Discussione sulle linee generali
Data: 
Martedì, 6 Dicembre, 2016
Nome: 
Patrizia Maestri

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Grazie, Presidente, noi oggi attraverso questa discussione in quest'Aula vogliamo praticamente riportare un'attenzione a quel lavoro importante che fece la Commissione d'inchiesta insediata nel 2003 e grazie alla mozione del collega De Maria vogliamo riportare l'attenzione a una maggiore consapevolezza di quello che fu un momento drammatico della storia del nostro Paese. Questi eccidi tragici, le stragi nazifasciste perpetrate contro le popolazioni civili italiane, spesso con la collaborazione e la partecipazione di italiani fascisti dal 1943 al 1945, praticamente rappresentano un problema ancora irrisolto. Le loro vittime sono state stimate in un numero altissimo, fra i 15 e 20.000, senza contare gli effetti devastanti sull'intera vita di alcune località come Marzabotto, Sant'Anna di Stazzema ed altre, dove la distruzione è stata pressoché totale. Allora noi oggi vogliamo chiedere un impegno al Governo affinché sia resa giustizia e verità alle vittime di quelle tragedie, ma soprattutto che ci sia una maggiore consapevolezza, un impegno del Governo a creare maggiore consapevolezza in quella che è la ricerca di un'identità storica, di un'identità e di una memoria collettiva che non deve essere dimenticata. E dobbiamo anche pensare che dobbiamo fare chiarezza su quelli che sono stati i crimini di guerra, fare chiarezza su quelle che sono state le responsabilità, fare chiarezza su questi processi che non hanno avuto ancora un esito positivo. Allora dal 2003 questa discussione che ha portato oggi ad un archivio nella nostra Camera affinché questi dati siano consultabili a tutti, dobbiamo fare in modo che debba diventare patrimonio collettivo anche di tutti i territori di tutti i comuni affinché questa nostra storia non vada dimenticata, proprio in un momento in cui il Paese sta attraversando grandi tensioni, ma non solamente il Paese ma tutta l'Europa, e quindi questi avvenimenti, questa memoria, debbano anche essere di impedimento a che queste tragedie debbano avvenire ancora.