Dichiarazione di voto
Data: 
Martedì, 17 Maggio, 2016
Nome: 
Vittoria D'Incecco

 

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Presidente, l'endometriosi è una malattia cronica, progressiva e invalidante che in Italia, come abbiamo detto tutti, colpisce tre milioni di donne.  È una patologia estrogeno dipendente, la cui caratteristica specifica consiste nella presenza di tessuto endometrio simile, cioè quel tessuto che normalmente riveste l'interno dell'utero al di fuori della cavità uterina e la sede elettiva è rappresentata principalmente dalle ovaie, dal peritoneo pelvico, dalla vescica e spesso anche dall'intestino. È una patologia grave che richiede importanza, che interessa non solo la sfera fisica ma che ha anche un notevole impatto nei rapporti interpersonali, sociali e sulla vita lavorativa delle donne. Si manifesta, secondo dati internazionali più recenti, nella popolazione femminile in età riproduttiva tra i 25 e 35 anni, Presidente, e predilige purtroppo le adolescenti, in un'età compresa tra i 15 e i 19 anni. Non conduce alla morte, ma condivide con i tumori l'insorgenza di dolore neuropatico resistente alla terapia medica e la capacità di metastatizzare, espandendosi sia localmente sia nei tessuti circostanti. 

La scarsa conoscenza della malattia fa sì che prima di riuscire a formulare la diagnosi passino in media circa 9 anni; un vero e proprio calvario per le donne, fatto di ecografie, visite specialistiche, accertamenti a volte invasivi e costosi, spesso anche inutili, per scoprire l'origine di quella sintomatologia sorda, subacuta e subcontinua che è propria dell'endometriosi. Ma i sintomi non sempre sono presenti: molte donne scoprono di esserne affette quando cominciano a desiderare una gravidanza e si accorgono di avere difficoltà a raggiungerla. 
L'approvazione della mozione rappresenta un passo concreto verso una reale tutela della salute delle donne. Le pazienti affetti dall'endometriosi potranno finalmente curarsi adeguatamente, senza bisogno dell'aiuto finanziario dei familiari, e contare sulla diagnosi precoce per limitare il più possibile le conseguenze sull'integrità fisica e sulla qualità della vita. Il Ministro della salute sin dall'inizio del suo mandato ha compreso la severità che può raggiungere tale patologia e recentemente ha annunciato che essa sarà inserita nei nuovi LEA e le ha anche dedicato una specifica attenzione nel Piano nazionale per la fertilità. Sono diverse anche le campagne di sensibilizzazione messe in campo del Ministero per la tutela in generale della salute della donna: ricordo, ad esempio, l'iniziativa «La mia salute di donna dipende anche da me». L'impegno del Governo per le donne è stato ribadito proprio recentemente, durante una manifestazione nazionale a Roma. In quell'occasione, infatti, è stato lanciato il Manifesto per la salute delle donne, specificando le dieci priorità su cui lavorare nei prossimi cinque anni con il contributo di tutte le forze del Servizio sanitario nazionale, delle altre istituzioni, degli stakeholder del mondo produttivo, del terzo settore e delle rappresentanze del mondo femminile e della società attiva in generale. 

L'aspettativa di vita delle donne è migliorata ed è anche superiore a quella degli uomini. Spesso, però, gli anni vissuti in più non sono sempre vissuti in salute. Sono stati fatti passi in avanti, ma tanto resta da fare per raggiungere anche nella sfera della salute per la donna – sembra paradossale – una condizione di piena parità di diritti e di opportunità. A tal fine è necessario intraprendere azioni finalizzate alla prevenzione e alla sensibilizzazione su questo tema che riguardi tutte le fasi della vita delle donne. Tutelare la salute delle donne significa anche far star bene l'intera famiglia e tutta la comunità. La mozione che impegna il Governo a tutelare le donne affette da endometriosi, ponendo l'accento su un percorso il più veloce possibile – speriamo – per la diagnosi e per la successiva cura, riaccende i riflettori su questa grave patologia e ben si sposa con le finalità del Manifesto per la salute delle donne. La mozione del Partito Democratico chiede al Governo di impegnarsi ad inserire al più presto l'endometriosi nell'elenco delle malattie invalidanti e ad adottare iniziative finalizzate all'esenzione dalla partecipazione al costo per prestazioni di diagnostica ambulatoriali specialistiche correlate... .e per l'acquisto di farmaci, promuovendo altresì iniziative utili alla riduzione dei tempi di attesa per le prestazioni effettuate dal Servizio sanitario nazionale; a mettere in campo forme di tutela delle lavoratrici affette da endometriosi, per garantire loro il diritto alla salute e salvaguardare il posto di lavoro; a promuovere una formazione valida e mirata... La ringrazio, Presidente, specialmente per un argomento come questo. Parlavo degli impegni che la mozione del Partito Democratico chiede al Governo: promuovere una formazione valida e mirata del personale sanitario dedicato e campagne informative capillari per la maggiore conoscenza nella popolazione; potenziare reti di servizi e centri di eccellenza pubblici per preservare la fertilità; istituire un registro nazionale per la raccolta e l'analisi di dati clinici e sociali allo scopo di monitorare senza differenze geografiche, come ancora purtroppo succede, l'andamento del fenomeno e individuare strategie condivise di intervento su questa preoccupante patologia in modo da evitarne le possibili complicanze. Il Partito Democratico chiede al Governo un impegno rapido, concreto perché l'endometriosi è una malattia che va presa in seria considerazione, nel rispetto del diritto alla salute sancito dall'articolo 32 della Costituzione che noi legislatori abbiamo il dovere di proteggere per la tutela di tutti i cittadini, in questo caso delle donne, nello specifico, come abbiamo detto, adolescenti e donne in età fertile, quelle che ora sono le nostre figlie, le nostre nipoti e domani saranno mogli e madri di una società spero migliore. Annuncio, pertanto, il voto favorevole del Partito Democratico (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).