Dichiarazione di voto
Data: 
Martedì, 6 Ottobre, 2015
Nome: 
Lorenzo Becattini

Grazie, Presidente. Colleghi, la tutela dei diritti dei consumatori nei confronti degli operatori nel mercato dell'energia elettrica e del gas è una questione di grande importanza, come hanno sottolineato i colleghi che sono intervenuti prima di me, anzitutto perché coinvolge una grande quantità, la quasi totalità, dei cittadini, delle imprese e delle famiglie del nostro Stato e poi anche perché segna il livello di efficienza o di inefficienza di un sistema, in questo caso su un settore molto importante, che è quello del mercato dell'energia. 
  Naturalmente, quando parliamo dei cittadini e quando parliamo delle imprese la nostra attenzione principale va a coloro che sono in maggiore difficoltà, tenuto conto che i grandi consumatori hanno capacità di negoziazione molto superiori rispetto al cosiddetto mercato retail
  È positivo oggi che tutti i gruppi, pur con sfumature di partenza iniziali, abbiano attribuito importanza a questo confronto. È una bella pagina del Parlamento, che dovrebbe essere anche di insegnamento per altri momenti nella vita istituzionale; vi è stata una convergenza sostanziale sulle mozioni che sono state presentate. Sarà capitato anche a molti di voi in queste settimane, dal momento dell'avvio di questo confronto, di essere fermati dai cittadini per chiedere a coloro che siedono in Parlamento qualcosa di operativo, di concreto, che vada nella direzione di poter avere un sistema più semplice e con meno patologie. Non stiamo parlando di massimi sistemi, ma di cose concrete, che hanno a che fare con la vita di tutti i giorni delle famiglie e che spesso mettono in difficoltà le famiglie quando si vedono recapitare delle bollette che sono fuori controllo e che incidono negativamente sul bilancio familiare, specialmente in un momento di grande crisi. 
  Ma di cosa stiamo parlando ? Stiamo parlando di violazioni al codice del consumo, di una norma del 2005, guarda caso nata a cavallo tra le due grandi liberalizzazioni, quella del gas, che porta la data del 2003, e quella dell'energia elettrica del 2007. Parliamo di conteggi errati, di consumi stimati e non effettivi, di sistemi di calcolo imprecisi e, in generale, di una scarsa trasparenza in un settore cruciale, quello dell'energia, che ha visto più volte l'autorità sanzionare gli operatori. Ed è – come è stato ricordato – di qualche mese fa l'avvio di un'altra istruttoria, il 13 luglio, nei confronti di alcuni operatori che, naturalmente, saranno sottoposti a questa verifica. Che, poi, queste disfunzioni siano particolarmente avvertite dai cittadini lo dimostrano due semplici dati, che cito, presi dallo sportello del consumatore, dove il 26 per cento e il 39 per cento delle comunicazioni riguardano, appunto, le fatturazioni, rispettivamente, nel settore dell'energia elettrica e nel settore del gas. Questo comparto, quindi, come possiamo dire senza tema di essere smentiti, ha forti margini di miglioramento. 
  E anch'io mi voglio unire ai ringraziamenti per il collega Baldelli che per primo ha avuto la sensibilità di portare questo argomento in questa Assemblea. Penso che quando una persona appunto coglie un punto rilevante che interessa tante persone gli si debba rendere il merito giusto. 
  Il momento politico e istituzionale che stiamo attraversando ha in sé alcuni momenti che possono accompagnare efficacemente queste nuove misure che vanno introdotte, anzitutto da iscriversi nel tema più generale della semplificazione. La semplificazione è tale se arriva a risolvere anche questi problemi. E, poi, è stato fatto un lavoro prezioso nelle Commissioni per la legge sul mercato e la concorrenza, dove la tutela dei cittadini per avvicinarsi al mercato liberalizzato per il 2018 è stata affrontata con giudizio, con professionalità e oggi le norme, che sono state già approvate in parte dal Parlamento, sono sicuramente più garantiste e più efficaci rispetto a come ci erano entrate.Sottolineavo il fatto che abbiamo uno strumento importantissimo, come è stato già rammentato: le correzioni al decreto legislativo sull'efficienza energetica, il n. 102 del 2014. Quella può essere la sede naturale per poter accompagnare le misure di trasformazione di cui stiamo parlando. 
  Inoltre, sono state apportate anche alcune innovazioni che voglio ricordare. Sicuramente, va nella direzione giusta il documento di consultazione dell'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico che portava, appunto, come data di conclusione della consultazione il 30 settembre per quanto riguarda il tema dell'accesso ai dati e la consapevolezza dei clienti finali e la possibilità per ciascun cittadino-utente di regolare il proprio consumo. E in quel documento ci sono alcune cose che sono di buon senso: il divieto di invio di fatture miste, che sono oltre il 40 per cento – le bollette miste sono i consumi effettivi e stimati – inoltre la promozione dell'autolettura, che è un cardine fondamentale per potere far evolvere tutto questo sistema. 
  Infine, vorrei ricordare il fatto che dal 1o gennaio 2016 dovremmo avere finalmente la bolletta 2.0. Consentitemi, colleghi, di dire che forse ci si poteva arrivare prima. Infatti, dopo una liberalizzazione che ha dodici e otto anni, dovevamo arrivarci prima alla bolletta 2.0, perché oggi è una barriera incredibile ricevere una bolletta del gas e dell'energia elettrica in cinque pagine e non capire quello che si sta pagando. Penso che sia possibile farlo in un foglio A4, come avveniva un tempo. Inoltre, bisogna anche ragionare sul merito e sulla tecnologia.... Dicevo che, nel fare uno sforzo per andare oltre, ci sono anche soluzioni tecnologiche che in parte sono state rammentate, cioè se oggi avessimo avuto un livello molto più alto di contatori elettronici sul gas, probabilmente una parte di questi problemi sarebbero stati risolti e anche il tema della foto-lettura sarebbe giusto che venisse all'attenzione dell'Autorità per potere essere introdotto nei provvedimenti di correzione e di aggiornamento delle norme che vengono poste a guida nel sistema della vendita. 
  Insomma abbiamo un lavoro da fare e ringrazio il Governo per aver ragionato bene e accolto una serie di indicazioni e anche aver voluto istituire un tavolo di confronto dove sono presenti molti protagonisti, ciascuno a diverso titolo interessati: in primis le associazioni dei consumatori, le società di distribuzione, le società di vendita, le Autorità. Questo è il sistema più giusto per non fare oggi una passerella ma stimare, magari tra sei mesi, che abbiamo fatto passi avanti, come si fa, del resto, in un'impresa: dopo un po’ si fa la semestrale e si guarda dove siamo arrivati. 
  Anche noi nella nostra mozione abbiamo sottolineato molti di questi aspetti: il diritto degli utenti a non pagare i conguagli errati e a ricevere sollecitamente rimborsi di somme non dovute, una più congrua tempistica per quanto riguarda la fatturazione del conguaglio e così via dicendo. Insomma un lavoro per tirare fuori quelle anomalie che oggi sono state evidenziate da tutti e che mettono in grande difficoltà l'utente finale rispetto alla gestione del servizio. 
  Concludendo, dobbiamo lavorare e abbiamo oggi gettato una pietra importante per questo lavoro sulla semplicità e sulla trasparenza e dobbiamo anche ragionare sui costi perché non ci può bastare solo la semplicità e la trasparenza. Oggi ancora l'energia è un mercato troppo caro. 
  Quindi, credo che questo passaggio sia stato importante e ringrazio anch'io tutti i gruppi che hanno lavorato su questo fronte. Penso che abbiamo fatto un passo in avanti e che si possa arrivare ad una votazione unitaria sulle mozioni (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).