Dichiarazione di voto
Data: 
Mercoledì, 28 Ottobre, 2015
Nome: 
Emanuele Fiano

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Signor Presidente, quando il Partito Democratico ha considerato di presentare questa mozione, ha pensato di riflettere su delle tematiche che sono inerenti ai flussi migratori che giungono nel nostro Paese. E una di queste tematiche è: cosa succede, e in quanto tempo, a coloro che giungono nel nostro Paese chiedendo, ai sensi della legislazione internazionale, della nostra Costituzione e delle nostre leggi, asilo politico ? 
Io penso che il tema della durata del processo che permette di valutare se sia corrispondente ad un diritto del richiedente l'asilo politico, e la durata del tempo che intercorre poi per la possibilità di ricorrere alla magistratura ordinaria nel caso di un diniego di quella richiesta da parte del richiedente, per i tre gradi della giustizia ordinaria a cui ha diritto, siano il tema che stiamo dibattendo qui questa sera. Ho sentito riflessioni serie: non tutte, ma su alcune di queste – come del resto dimostra l'apertura di credito che anche il Governo ha dato su alcune delle mozioni – si fa una riflessione seria perché evidentemente in quest'Aula, al di là delle appartenenze, condividiamo l'intelligenza di capire quali siano le problematiche non ideologiche inerenti a questi casi. 
Per questo qui ci sono due aspetti nella mozione; peraltro chi mi ha preceduto, la collega Ravetto di Forza Italia ne ha ribadito alcuni cenni, che condivido. Uno è l'aspetto della formazione della competenza e dei tempi delle commissioni territoriali a cui è preposto l'onere di rispondere affermativamente o negativamente circa la richiesta di asilo; e la seconda questione, quella da cui insieme ad altri colleghi del Partito Democratico siamo partiti, è quella sui tempi dei ricorsi. Perché voglio qui affermare con chiarezza: nel tempo del ricorso, dei gradi dei ricorsi possibili che possono azionare, giustamente trattandosi di diritto individuale, le persone che ottengono un diniego, in quel tempo noi non abbiamo una persona in attesa della risposta al proprio asilo; possiamo avere delle persone che sono ormai al di fuori del circuito di accoglienza, che attendono senza un tempo preciso la risposta al loro ricorso alla magistratura ordinaria, di cui noi non conosciamo esattamente in quel momento la permanenza in un luogo, che si trovano secondo me sostanzialmente in molti casi in una sorta di limbo. E questo non è un bene come fenomeno, né per la qualità dei diritti individuali che essi possiedono in quel momento, che sono molto incerti, né per il peso che questa procedura ha sulle strutture del nostro Paese. 
Per questo ho sentito delle dotte disquisizioni che hanno cambiato il mio parere sulla mozione presentata dai colleghi del MoVimento 5 Stelle, sul fatto che «valutare l'opportunità» sia termine politicamente scorretto. Noi chiediamo invece al Governo di velocizzare, di introdurre meccanismi che velocizzino la procedura relativa all'esame della domanda sullo status. 
Chiediamo al Governo di istituire delle sezioni specializzate nei tribunali, in particolare in quelli che oggi sono più di altri impegnati in questi ricorsi, perché non vi è una uniformità territoriale nella distribuzione dei ricorsi. Chiediamo che vi sia una formazione specifica, migliorata, per coloro che lavorano nelle commissioni territoriali e che devono esaminare i casi. 
Voglio cogliere una frase pronunciata dal collega Molteni, sulla cui mozione non esprimerò parere favorevole, sul fatto che anche nella fase di valutazione preliminare delle richieste di asilo politico forse si possa lavorare, ma non è nei temi della nostra mozione. 
Infine, a lavorare per la semplificazione complessiva dei procedimenti giurisdizionali che riguardano i ricorsi sui dinieghi delle richieste di asilo. Facciamo questo perché ci interessano due cose fondamentali: la salvaguardia precisa dei diritti individuali delle persone che giungono in questo Paese, perché noi vogliamo che i loro casi vengano esaminati rapidamente in quanto crediamo che abbiano il sacrosanto diritto di ricorrere, ma che questo ricorso non debba impegnare la giustizia italiana per un tempo infinito e che la loro condizione umana non rimanga nel limbo di una incertezza della risposta per un tempo altrettanto infinito. 
Per questo, Presidente, rispetto all'apertura di credito che il Governo aveva dato – a parte della mozione della Lega su cui ha espresso parere negativo – divergendo in parte dal parere del Governo, avendo ascoltato l'intervento del collega del MoVimento 5 Stelle, che non ha voluto approfittare di questa occasione di convergenza sulle necessità di modifiche qualitative all'iter di questi processi, chiederò al mio gruppo di votare negativamente sulla mozione del MoVimento 5 Stelle, dando invece parere positivo sulle altre mozioni in accordo con il Governo.