Data: 
Lunedì, 23 Giugno, 2014
Nome: 
Alessandro Mazzoli

A.C. 2447

Signor Presidente, signor sottosegretario, onorevoli colleghi, il decreto-legge n. 73 oggi in discussione, recante misure urgenti di proroga di commissari per il completamento di opere pubbliche, potrebbe apparire, ad una prima lettura, un atto dovuto oppure un provvedimento di routine. In realtà non è così, e nel lavoro parlamentare non è stato così. Lo dice il fatto che nei due rami del Parlamento, al Senato prima ed alla Camera poi, sono state sollevate questioni pregiudiziali di costituzionalità che hanno richiesto una discussione, un approfondimento ed un voto. 
  Lo dice anche il fatto che questo decreto, una volta approvato definitivamente dalla Camera, come noi auspichiamo, esce sostanzialmente modificato rispetto alla proposta originaria del Governo. Ciò è avvenuto, non certo in una logica di contrapposizione tra maggioranza parlamentare e Governo, ma in un rapporto di collaborazione e di condivisione. L'attività parlamentare, in particolare nel passaggio al Senato, ha consentito di migliorare il provvedimento e renderlo più coerente con la finalità di completare in tempi certi e definiti alcuni interventi infrastrutturali fondamentali, non solo per le aree interessate, ma per il Paese. Parliamo delle opere di completamento per la messa in sicurezza sismica della galleria Pavoncelli; parliamo del completamento dell'asse stradale Lioni-Grottaminarda; parliamo dell'emergenza nella gestione degli impianti di collettamento e depurazione di Acerra, Marcianise, Napoli Nord, Foce Regi Lagni, Cuma e dell'impianto di grigliatura e derivazione di Succivo, nella regione Campania. 
  La vicenda della galleria Pavoncelli si snoda lungo un secolo di storia. Fu realizzata agli inizi del Novecento; era allora – ed è oggi – l'unica via d'acqua che consente di servire un'utenza di circa 1.700.000 abitanti trasferendo in Puglia, attraverso l'acquedotto del Sele, le acque prelevate dalla sorgente di Caposele. Su questa infrastruttura, nel corso dei decenni, numerosi sono stati gli interventi di rinforzo e consolidamento, sia precedenti, sia successivi al sisma del 1980. Ciò è avvenuto tanto per i limiti delle caratteristiche costruttive dell'opera, quanto per la natura dei terreni interessati. In ogni caso, la galleria ha continuato a subire cedimenti che rischiavano, in assenza di alternative, di provocare crolli capaci di impedire l'approvvigionamento idrico della Puglia, e non soltanto della Puglia. Di qui la necessità e l'urgenza di realizzare la Galleria Pavoncelli-bis, cioè un bypass alla Galleria Pavoncelli, opera per la quale nel 2010 fu nominato un commissario straordinario con scadenza 31 marzo 2014. Ora, la scelta di prorogare il commissariamento fino al 31 dicembre 2016 è del tutto coerente con la necessità di completare l'opera e tutti gli interventi infrastrutturali necessari per superare l'emergenza, e di farlo senza interruzioni, cioè senza soluzione di continuità. 
  L'asse stradale Lioni-Grottaminarda era previsto dalla legge n. 219 del 1981 e con quei fondi fu realizzata nel tratto da Contursi a Lioni. Il suo completamento rientrò, poi, nella legge obiettivo come opera di interesse nazionale. In realtà, si tratta di un'opera strategica perché si inserisce nel Corridoio VIII, uno di quelli che unisce il mar Tirreno con l'Adriatico, cioè un collegamento trasversale alla dorsale appenninica, in particolare completando il collegamento fra la A3 Salerno-Reggio Calabria e la A16 Napoli-Bari. In questo caso fu nominato, in base alla legge n. 289 del 2002, un commissario ad acta per il completamento del programma dei lavori. Trattandosi di lavori da realizzare con fondi CIPE, calendarizzati fino al 2016, è del tutto conseguente differire dal 31 dicembre 2013 al 31 dicembre 2016 il termine del mandato commissariale per portare a compimento l'intera opera. 
  In relazione, poi, all'emergenza nella gestione degli impianti di collettamento e depurazione di Acerra, Marcianise, Napoli Nord, Foce Regi Lagni, Cuma e dell'impianto di grigliatura e derivazione di Succivo, è bene tenere presente che parliamo dell'impianto che gestisce la depurazione di tutta la costa nord della Campania e in parte anche del basso Lazio. Il commissariamento, intervenuto nel 2012, si è reso necessario perché in quel momento non sussistevano le condizioni per il subentro della regione Campania nella gestione diretta degli impianti per mancanza di una struttura tecnica gestionale interna e per l'impossibilità di provvedere all'assunzione di personale da adibire al funzionamento e alla messa a norma degli impianti medesimi. E, quindi, le possibili interruzioni o disfunzioni nella gestione degli impianti di depurazione stavano generando una situazione di pericolo per la tutela dell'ambiente, della salute e dell'igiene pubblica e per la sicurezza delle persone e delle cose. Il decreto in esame dispone la proroga del commissario per otto mesi, dal 31 marzo 2014 al 31 novembre 2014. E la proroga è necessaria, intanto per consentire lo svolgimento di tutta una serie di contratti in essere, e, poi, per accompagnare i comuni e la regione affinché siano messi in condizione di provvedere in proprio, secondo i meccanismi ordinari, alla gestione di questo fondamentale impianto di collettamento e depurazione.

Ora, a parte l'ultimo caso citato, i primi due richiamano ad opere pubbliche risalenti agli inizi degli anni Ottanta, alla fase immediatamente successiva al terremoto dell'Irpinia cioè oltre trent'anni fa. Due esempi di opere pubbliche fondamentali e strategiche e, nello stesso tempo, due esempi di incompiute per un lunghissimo tempo. Non sono le uniche due. In Italia sono molte le opere incompiute. Sarebbe importante discutere qui e prendere le decisioni conseguenti su come si consegna definitivamente alla storia l'Italia delle incompiute, su come si riparte, lasciandoci alle spalle un'idea di politica e di esercizio del potere fatti di promesse, di evocazioni, di annunci, di lungaggini e complicazioni burocratiche e di rare o tardive realizzazioni. Questo è uno dei nostri compiti più importanti. Se vogliamo veramente sbloccare il Paese, dobbiamo affrontare e risolvere questo groviglio di questioni e a me sembra che il Governo stia dando segnali importanti in questa direzione. E lo dico senza sentirmi minimamente coinvolto da quella cultura che ha usato a piene mani la pratica dei commissariamenti: per me, per noi il commissariamento non rappresenterà mai la regola ma sempre l'eccezione. 
  Su questi tre interventi che stiamo esaminando, soltanto un confronto di merito sulla situazione delle singole realtà poteva e può aiutare ad individuare le soluzioni più adeguate. E proprio attraverso le audizioni dei tre commissari svolte in Senato è stato possibile comprendere lo stato dei lavori e la possibilità di giungere al completamento delle opere. Sia per la Galleria Pavoncelli sia per il tratto stradale Lioni-Grottaminarda i lavori saranno completati entro la fine del 2016; mentre, per la gestione degli impianti di collettamento e depurazione della fascia nord della Campania, la fase di emergenza si concluderà prima della fine di quest'anno. 
  I tre commissari hanno espresso in questi anni e hanno confermato in audizione grande professionalità e competenza, offrendo un rendiconto della loro attività contrassegnato da trasparenza, efficacia degli interventi realizzati e significativo avanzamento dei lavori. Il tutto senza aggravio dei costi o maggiori oneri a carico dello Stato e della finanza pubblica. Soltanto proseguendo su questa strada sarà possibile portare a compimento questi interventi, naturalmente continuando, come Parlamento, a seguire il percorso nei prossimi mesi con verifiche periodiche: quelle verifiche previste proprio dal decreto-legge. Ogni sei mesi i commissari saranno tenuti a riferire al Parlamento circa lo svolgimento e l'avanzamento dei lavori e in merito allo stato della contabilità. Noi pensiamo che si debba esprimere fiducia verso questa responsabilità dimostrata e verso la credibilità di un lavoro portato avanti con serietà. In fondo quella responsabilità, quel senso delle istituzioni e quel rispetto per il Paese sono condizioni essenziali per ognuno di noi per rendere il servizio dovuto ai cittadini.