Data: 
Martedì, 3 Giugno, 2014
Nome: 
Maria Grazia Rocchi

A. C. 2385

Dichiarazione di voto

Signor Presidente, noi ci rendiamo conto che il decreto va ad affrontare, soprattutto all'articolo 1, una questione che è una vera e propria emergenza. Ci piacerebbe riuscire a chiudere la stagione delle emergenze; probabilmente l'articolo 1 serve un po’ anche a questo, perlomeno auspichiamo che serva anche a questo.
  In realtà l'articolo 1, con le modifiche approvate al Senato, va ad affrontare una situazione che è frutto di un contenzioso apertosi con il concorso bandito nel luglio del 2011 ma non solo; altre questioni erano rimaste aperte da precedenti procedure di reclutamento, in particolare quella bandita nel 2004.
  Vede Presidente, se rischiassimo di non convertire in legge questo decreto-legge noi apriremmo, per la scuola e soprattutto per quelle scuole che sono attualmente condotte da 112 dirigenti in servizio – sulla base però di una graduatoria che il Consiglio di Stato ha annullato per effetto del non accoglimento del ricorso da parte del MIUR – una fase complicatissima, soprattutto per la validità degli atti posti in essere dalla dirigenza scolastica in questi due anni – siamo a conclusione del secondo anno scolastico – di amministrazione delle scuole. Mi riferisco ad atti di primaria importanza per la pubblica amministrazione e per il funzionamento delle scuole stesse, parlo della liquidazione degli stipendi al personale con contratto a tempo determinato, parlo dei pagamenti delle fatture ai fornitori, ma non solo, della validità delle commissioni di esame, della validità degli scrutini che in questi giorni si stanno aprendo. Per questa ragione non ci possiamo permettere in nessun caso che questo decreto-legge non venga convertito in legge in tempi utili, ne varrebbe veramente del funzionamento delle istituzioni scolastiche coinvolte e non sono poche: più volte ho ricordato che rappresentano circa un quarto delle scuole toscane, per cui renderebbe veramente difficile la conclusione dell'anno scolastico nonché la regolarità degli atti già posti in essere dai dirigenti stessi.Però mi rendo conto che noi avremmo auspicato un altro tipo di soluzione per risolvere una questione complessa, ma siamo davanti a veramente un difficile equilibrio; le parti in gioco e gli interessi che dovevano essere tutelati erano molti, avremmo preferito certo che fosse valorizzata di più e in maniera più importante l'esperienza maturata, non soltanto l'esperienza maturata ma anche gli investimenti effettuati nella formazione dei dirigenti scolastici in servizio. Gli anni duri in cui hanno preso in mano situazioni di estrema criticità, scuole difficili che ritrovando la continuità hanno anche ritrovato la via per la positiva risoluzione di molte delle complesse situazioni che li vedevano impegnati. Questo ci è stato dimostrato dai molti interventi, i molti richiami, i molti appelli a che le scuole mantenessero la loro continuità di gestione e di leadership, anche di tipo educativo, che era stata faticosamente ritrovata.
  Per questo la soluzione di un difficile e complesso equilibrio nella valorizzazione dei molteplici interessi in gioco in questo momento è il massimo del compromesso che si può ottenere, ma rispetto ed esprimo le necessità di dover dare alle scuole rapide ed urgenti risposte in ordine alla loro funzionalità gestionale, che rendono estremamente importante e urgente la conversione di questo decreto-legge.