Data: 
Venerdì, 16 Maggio, 2014
Nome: 
Roberto Morassut

A.C. 2373

Esame e votazione della questione pregiudiziale

Signor Presidente, come gruppo Partito Democratico voteremo contro le pregiudiziali proposte dal gruppo della Lega Nord e dal MoVimento 5 Stelle, che sostanzialmente sollevano tre punti, in particolare la questione pregiudiziale sollevata dal gruppo della Lega Nord.

L'eterogeneità dei temi trattati dal decreto-legge, la non organicità delle misure e soprattutto il punto della competenza tra lo Stato e le regioni per quanto riguarda gli istituti per le case popolari, gli IACP comunque denominati sul territorio. Su questi punti non sono condivisibili le eccezioni poste dalla Lega Nord, intanto perché naturalmente qui stiamo trattando di un decreto-legge che non ha l'ambizione di porsi come provvedimento organico sul tema dell'edilizia residenziale pubblica, dell'emergenza abitativa, perché è ben chiaro, e questo tema è stato affrontato nel corso della discussione della Commissione di merito, l'VIII Commissione, che il tema di una organica risposta all'emergenza abitativa ormai cronica del nostro Paese va affrontato più saldamente sul campo della riforma del governo del territorio. Su questo naturalmente le Camere avranno occasione di entrare, sia perché come sappiamo vi è un progetto di revisione costituzionale che affronta il tema delle competenze in materia di governo del territorio tra lo Stato e le regioni, sia perché si arriverà – credo presto – ad una discussione più di carattere strategico con provvedimenti di natura legislativa proposti dalle Aule e dal Governo sul tema del governo del territorio dentro il quale non può che essere affrontato il tema dell'emergenza abitativa e del rilancio dell'edilizia residenziale pubblica.
  Il decreto-legge, in quanto decreto, propone alcune misure che non possono che essere che essere definite misure emergenziali, la cui urgenza e la cui necessità è evidente a tutti, non c’è bisogno di argomentare molto su questo, con misure che però hanno per la prima volta una loro coerenza se non organicità; naturalmente hanno una parzialità, ma hanno una loro coerenza. L'assenza di questo elemento complessivo è stato uno dei punti deboli dell'azione politica dei Governi precedenti e cioè, per esempio, il definanziamento del Fondo per gli affitti, l'assenza di un'iniziativa rivolta agli enti locali per stimolare la produzione di nuovi alloggi popolari e anche il tema della gestione del patrimonio pubblico in gran parte concentrato negli istituti autonomi case popolari, negli ATER, nelle aziende regionali e così via. Questo per rispondere alle prime due osservazioni contenute nelle pregiudiziali.
  Per quanto riguarda il tema della competenza tra Stato e regioni in materia di utilizzo del patrimonio e gestione del patrimonio degli IACP, in realtà le posizioni espresse dalla Lega vanno contro alcune sentenze della Corte costituzionale, mi riferisco in particolare alla n. 363 del 2003 e alla n. 121 del 2010 che sono sentenze che sostanzialmente puntano la loro efficacia su due aspetti. Il primo riguarda proprio le competenze della materia edilizia che è ricompresa, secondo l'articolo 117 vigente della Costituzione, nella materia del governo del territorio; ma ricompressa in che termini ? È ricompresa, come la Costituzione vigente chiarisce molto bene, in termini di principio e cioè della necessità di assicurare i livelli minimi essenziali di diritto di alcuni diritti sociali e civili su tutto il territorio nazionale, ovvero lo Stato attraverso la Costituzione ha il compito di assicurare gli strumenti e la possibilità di soddisfare alcuni diritti sociali e civili essenziali sull'intero territorio nazionale, demandando poi ovviamente l'azione operativa alle regioni che in materia di edilizia residenziale pubblica, e quindi anche degli IACP, debbono occuparsi di garantire l'offerta minima degli alloggi. Qui non si entra nella quantificazione dell'offerta minima, si adottano misure per garantire l'esercizio di questi diritti.
  Sul decreto-legge, signor Presidente, soltanto due parole, soltanto poche osservazioni. La nostra valutazione del decreto-legge è una valutazione ovviamente positiva, nella parzialità degli effetti del provvedimento, e non ripeto quanto detto all'inizio, in particolare su tre punti che voglio ricordare. Il primo è che si torna a finanziare il Fondo affitti che era quasi scomparso dai provvedimenti nazionali ormai da diversi anni e questo fondo affitti oltre tutto è rivolto in particolare a quelle categorie di cittadini, a quelle famiglie, che oggi sono sottoposte al dramma della morosità incolpevole, e che sono ormai il 90 per cento delle famiglie che sono sotto sfratto. Questo è un passaggio con cui si varcano le colonne d'Ercole perché su questo c’è sempre stata una resistenza da parte degli uffici, da parte dei ministeri ad affrontare con misure finanziarie il tema della morosità incolpevole.Si mettono a disposizione risorse per la ristrutturazione del patrimonio IACP, che è un patrimonio vecchio e vetusto, e altre cose ancora. Quindi mi pare che il decreto-legge rientri fortemente e chiaramente anche all'interno dell'articolo 47 della Costituzione. Cosa dice l'articolo 47 della Costituzione ? Favorire il risparmio popolare finalizzato alla proprietà degli alloggi; e proprio di questo si occupano gli articoli 3 e 5 di questo provvedimento.