Dichiarazioni di voto finale
Data: 
Giovedì, 4 Maggio, 2017
Nome: 
Walter Verini

A.C. 3785-A/R

 

Grazie, Presidente. Mi chiedevo durante queste ore e questi giorni e sollevo, qui, questo interrogativo: è possibile, quando si tratta di temi così delicati usare ancora parole che si chiamano serietà, responsabilità, delicatezza? Io voglio credere di sì, anche se, quanto abbiamo ascoltato in queste ore, in questi due giorni, in quest'Aula, mi pare che siano elementi e cose che depongano al contrario. Però voglio crederlo, perché è l'atteggiamento che abbiamo tenuto noi del Partito Democratico davanti ad atteggiamenti speculari, opposti, naturalmente non li metto sullo stesso piano, però, per esempio, io penso che sia sbagliato, sia pericoloso, ma non solo perché siamo alla vigilia di competizioni elettorali, ma penso che sia sbagliato sia pericoloso per tutti strumentalizzare, quando ci sono, le paure dei cittadini oppure amplificarle quando queste paure sono percepite oppure, addirittura, suscitarle quando queste paure non esistono, non ci sono. E tutto questo è ancora più grave perché si tiene questo atteggiamento - farò qualche polemica anch'io, ma la voglio fare invitando, se possibile, ad una riflessione - non per tutelare la sicurezza dei cittadini, che credo dovrebbe stare a cuore a tutti, ma semplicemente per qualche presunto pugno di voti in più.

Io credo che anche coloro che hanno mostrato - e vedo la parte nobile, se c'è, ma si fa per dire - un'idea diversa della sicurezza da quella che abbiamo espresso noi hanno perso una grave occasione. Io credo che soprattutto alcuni interventi di parte leghista, di parte Fratelli d'Italia hanno dato uno spettacolo avvilente, che, secondo me, non ha avuto niente a che fare con la sicurezza, ma solo con qualche inaccettabile strumentalizzazione elettorale, inaccettabile anche perché pericolosa. Pensate, in quest'Aula, qualcuno ha definito coloro che sostengono la proposta di legge Ermini amici dei delinquenti; ci hanno detto: “siete dalla parte dei carnefici”, cioè siamo arrivati a questo lessico che dire propagandistico è già un'esagerazione. Riflettiamo, se possibile, un po' insieme: ma si può arrivare a questo livello?

Dall'altra parte, ci siamo trovati altre forze - penso a forze, per così dire, alla nostra sinistra -, che con ben altro spessore e con ben altra ispirazione, ovviamente, però, hanno mostrato una inadeguatezza, secondo me, culturale: siamo stati definiti “la tartaruga che non raggiungerà mai la lepre”. Io però ho paura di una sinistra un po' pachidermica - per rimanere sempre ad una espressione faunistica -, che, però, è attardata e mostra di non avere per niente le antenne su quello che c'è nella società. Non bisogna esagerare con la strumentalizzazione delle paure, non bisogna suscitarle, ma non si può neppure negare che il tema della sicurezza è un tema presente nella nostra società e una sinistra degna di questo nome non può sottovalutare il tema della sicurezza dei cittadini (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Ma le risposte che noi vogliamo dare al tema della sicurezza sono, ovviamente, radicalmente diverse a quelle forcaiole, pericolose che da parte dell'estrema destra sono state date.

Infine, in questa premessa più politica, io devo dire che non so come definirlo, veramente non so come definire l'atteggiamento di altre forze come i 5 Stelle, che, ancora una volta, quando si tratta di temi scomodi, danno un colpo al cerchio e uno alla botte: votano gli emendamenti leghisti, ma vergognandosi un po', strizzano l'occhio a posizioni pericolose come fanno sempre sul temi scomodi, ma un stando un po' di qua e un po' di là, stando un po' a guardare. Ebbene, io dico e lo dico con rispetto di tutte le forze politiche: quando, prima o poi - e io mi auguro meglio prima di poi -, chiederete scusa sui temi dei vaccini vi auguro di sottoporvi ad un vaccino contro l'opportunismo e la vostra demagogia (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico – Commenti di deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

Dicevo che il Partito Democratico ha tenuto una linea seria, che è una linea delle legislazioni europee, dei principi di civiltà giuridica. Noi siamo dalla parte della sicurezza dei cittadini, ma vogliamo che i principi cardine, come quello della proporzione fra l'offesa e la difesa, che sono in tutti gli ordinamenti europei, vengano rispettati: la proposta Ermini sostiene questo. Perfino - lo dico a qualche avvocato che prima è intervenuto dicendo, francamente, cose intollerabili su cui ha replicato il collega Ermini - il “codice Rocco” sanciva il tema dell'adeguatezza della reazione: soprattutto a chi viene dall'estrema destra, forse, quel nome di insigne giurista evoca dei periodi a loro cari.

Nella nostra proposta di legge non può essere altrimenti: c'è il ruolo centrale del magistrato, solo che la novità che introduciamo sta nell'aiutare il magistrato a contestualizzare meglio possibile quando il cittadino, giustamente, nella propria casa, si difende da un'aggressione nottetempo, ma non solo nottetempo.

E in questo senso, noi credo che abbiamo fatto un passo in avanti, ma l'abbiamo fatto in una cornice democratica, dove la sicurezza non è una giungla, dove non c'è la difesa “fai da te”, non c'è la giustizia “fai da te”, ma per un cittadino che si sente aggredito nella sua casa, nei suoi affetti, nei suoi beni e che ha, giustamente, un turbamento e una paura c'è la possibilità di reagire: quella è legittima difesa. Ma noi mai e poi mai accetteremo di considerare legittima difesa, magari, quando uno spara a un ladro che fugge, quando uno in giardino ruba la bicicletta. No, in quei casi, la difesa non è legittima: in quei casi - come oggi dicono molti magistrati e avvocati in molte interviste -, si tratta di un reato e non di una difesa.

Allora, chiamare all'autodifesa i cittadini, lanciare questo messaggio è pericoloso: lo ha detto il questore di Milano Marcello Cardona in un'intervista dell'altro giorno, quando dice “io non faccio altro che dire no alla richiesta di porto d'armi”. Ma, poi - è stato ricordato nel dibattito -, nei Paesi in cui si sollecita la diffusione delle armi, nei Paesi in cui ogni cittadino quasi ha un'arma, aumentano a dismisura gli omicidi per futili motivi, aumentano a dismisura gli omicidi in famiglia: è questo il messaggio che davvero volete dare? Io penso che l'escalation delle armi in un Paese, della giustizia e della difesa “fai da te” abbia come effetto collaterale questo: ce lo dicono tutti i Paesi dove questo avviene. E voi con questi messaggi vi prendete una grande responsabilità, altro che difendere la sicurezza dei cittadini: così la sicurezza si indebolisce.

Qualcuno ci ha chiamato “imbroglioni”, ma chi è che ha imbrogliato i cittadini? Dieci anni fa avevate fatto credere che con la “legge Castelli” i furti in abitazione sarebbero diminuiti: no, c'è stata una crescita esponenziale (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Allora chi ha imbrogliato i cittadini, allora, come oggi? Perché oggi, tra l'altro, sappiamo - è stato ricordato da Mazziotti ieri, dal questore Dambruoso - che i reati sono diminuiti, dal 2014 ad oggi, anche grazie al fatto che noi, nei limiti del possibile - lo ricorda sempre Emanuele Fiano -, le risorse alle forze dell'ordine e sicurezza le abbiamo aumentate (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Dov'era La Russa? Dov'era la Meloni, quando i loro Consigli dei Ministri diminuivano le risorse alle forze dell'ordine e della sicurezza?

Abbiamo rifiutato un terreno pericoloso, ma, al tempo stesso, siccome noi teniamo alla sicurezza dei cittadini, abbiamo offerto ulteriori strumenti ai magistrati e, come PD, abbiamo anche presentato l'emendamento che, in caso di attestazione di legittima difesa, sarà lo Stato a pagare le spese di quei cittadini.

Infine, Presidente, colleghi, noi abbiamo parlato di legittima difesa, abbiamo parlato della sicurezza e per me la sicurezza è un bene fondamentale di tutti i cittadini e così è per il Partito Democratico, ma la sicurezza non può significare solo repressione e contrasto: sicurezza significa avere più vita nelle città, più vita nelle periferie, più illuminazione, più vita sociale, perché più queste cose ci sono, più la sicurezza è garantita (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Non si può replicare soltanto con le armi.

In queste giorni, con toni del tutto inaccettabili, ma, comunque, si è sviluppato un dibattito serio tra chi pensa che la sicurezza sia un problema quasi, con snobismo, da non affrontare, tra chi lo vuole affrontare con dei messaggi pericolosi che sono contrari alla sicurezza e chi vuole dare delle risposte nel solco della civiltà democratica e della convivenza civile. La proposta di legge Ermini va in questa direzione e il Partito Democratico la vota senza enfasi, ma con grande convinzione e responsabilità