Data: 
Mercoledì, 4 Giugno, 2014
Nome: 
Giorgio Zanin

Signor Presidente, questo mio intervento si inserisce nella più vasta iniziativa sostenuta da numerosi parlamentari per sollecitare la calendarizzazione in Aula della nuova legge sulla cittadinanza. La scuola è levatrice dei diritti per tutti. I nuovi cittadini italiani crescono là, anche se vengono da altre parti nel mondo. La scuola siede tra passato e futuro, ricordava don Milani. I diritti maturati per legge non sempre corrispondono con i diritti che stanno maturando con le biografie. La vita reale dei cittadini spesso supera la realtà delle leggi.
  La storia ci insegna che anche noi proveniamo da radici che sono altrove. È questa la lezione presente anche nelle storie di Bilali, di Sanel, di Motsuraio, di Lucia, di Kaociar, di Gurmukh, di Fallou, di Fatima, di Almin, di Denis, di Anesa e di Alessandro Eduardo, tutti ragazzi che vivono la realtà della scuola secondaria a Pravisdomini, in provincia di Pordenone, il paese con la più alta densità di immigrazione del Friuli Venezia Giulia. Mi sembrano emblematiche anche per capire chi veramente siamo noi, la nostra scuola, quali qualità possiamo offrire oggi e soprattutto quale possibilità ci viene offerta per diventare nuovi attraverso questi nuovi ragazzi italiani. Non potendo leggerle tutte per ragioni di tempo, le renderò disponibili in rete. Qui mi limiterò a leggere quelle di Fatima e di Alessandro Eduardo. Scrive Fatima: sono nata in Marocco, il mio Paese di origine, vivo in Italia da quando avevo 4 anni, ora ne ho 15 anni e frequento la terza media. Mi ritengo fortunata, perché vivo in un Paese stupendo. L'Italia è un paese accogliente e molto bello da visitare. Ci sono un sacco di opportunità per il futuro. A proposito di futuro: vedo per me un futuro promettente. Io mi chiamo Alessandro Eduardo Sumanariu, sono un ragazzo di 14 anni e frequento la terza media della scuola secondaria di Pravisdomini. Abito a Pravisdomini, sono di nazionalità rumena e vivo in Italia da quando sono nato. Non ho la cittadinanza italiana, ma a differenza dei miei genitori, quando sarò maggiorenne, potrò richiederla. Sarebbe importante, perché così, potrò votare e se avrò dei figli potranno avere la cittadinanza.