Discussione sulle linee generali
Data: 
Lunedì, 14 Luglio, 2014
Nome: 
Lia Quartapelle Procopio

A.C. 2272

Relatore

 Colleghi deputati, l'Accordo rafforza la collaborazione bilaterale tra Italia e Niger per la lotta ai crimini ed ai traffici di esseri umani, di droga, di migranti, che prendono corpo sul territorio nigerino ad opera della criminalità organizzata transnazionale. 
Il Niger è oggi il paese più povero del pianeta ma al tempo tra i primi produttori al mondo di uranio, una risorsa strategicamente importante perché fondamentale per la produzione di energia nucleare. 
L'intesa si inquadra nella prospettiva, fortemente sostenuta dall'Unione europea, di creare le condizioni affinché il Paese, al pari di altri Stati dell'area, possa trarre profitto dalle proprie risorse naturali, assicurando in primis il mantenimento della sicurezza interna e della stabilità. 
Il testo, che si compone di quindici articoli, individua le autorità competenti per l'applicazione dell'accordo che, per l'Italia, è il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell'Interno e precisa le modalità della cooperazione per il contrasto alla produzione e al traffico di stupefacenti, che riguardano principalmente lo scambio di informazioni di carattere operativo. Vengono altresì disciplinate le modalità della cooperazione sulla lotta al terrorismo, che avverrà tramite lo scambio rapido di informazioni su tecniche, modus operandi e strutture riconducibili alle organizzazioni terroristiche operanti sul territorio delle due Parti, nonché sui soggetti che ne fanno parte; lo scambio di informazioni sui canali di finanziamento delle organizzazioni terroristiche e l'eventuale reimpiego dei capitali e lo scambio di esperienze in materia. 
In materia di contrasto all'immigrazione illegale e alla tratta di esseri umani, l'articolo 7 precisa che le modalità della cooperazione comporteranno, tra l'altro, lo scambio di informazioni sui flussi di immigrazione clandestina, gli itinerari, la produzione di documenti, eccetera. 
L'articolo 8 esplicita le modalità di cooperazione in materia di lotta alla criminalità organizzata. Questa si effettuerà tramite lo scambio di informazioni operative riguardanti in particolare il traffico illecito di armi; i reati ambientali, tra i quali particolare importanza riveste il traffico di materiali radioattivi; il traffico di opere d'arte e di autoveicoli rubati; la falsificazione di documenti, di banconote e di brevetti; l'induzione alla prostituzione ed i reati informatici. 
Il disegno di legge di autorizzazione alla ratifica, approvato dal Senato il 2 aprile scorso ed il cui esame presso la Commissione Affari esteri della Camera si è concluso il 2 luglio scorso, consta di quattro articoli. Oltre alle consuete disposizioni riguardanti l'autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione, l'articolo 3 reca la norma di copertura finanziaria degli oneri di attuazione dell'Accordo, valutati in 56.846 euro a decorrere dall'anno 2014. A tali oneri si provvede mediante riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia, per il 2014, utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero degli affari esteri. 
Auspico una pronta approvazione del provvedimento: l'Accordo infatti potrà significativamente concorrere ad ampliare la cooperazione con un Paese di un'area – quella del Sahel – segnata oggi da un aggravamento delle condizioni di sicurezza e di stabilità, sia sul versante interno che sul piano esterno, basti pensare al terrorismo di matrice islamista come al traffico di vite umane, legato ai flussi migratori clandestini che attraversa le fasce desertiche del Sahel.