Discussione generale
Data: 
Lunedì, 20 Novembre, 2017
Nome: 
Marco Causi

A.C. 4468

Relatore

Signora Presidente, signor rappresentante del Governo, colleghe e colleghi, l'Accordo al nostro esame, composto da un preambolo e da dodici articoli, è finalizzato a fissare la cornice giuridica entro cui sviluppare la cooperazione bilaterale tra le Forze armate di Italia e Mozambico.

L'intesa è inoltre volta ad indurre positivi effetti indiretti in alcuni settori produttivi e commerciali dei due Paesi e ad esercitare un'azione stabilizzatrice per l'intera regione dell'Africa orientale, sostenendo anche le attività di contrasto alla pirateria marittima.

Il testo disciplina gli aspetti generali della cooperazione, prevedendo che essa si sviluppi sulla base di piani annuali e pluriennali elaborati dalle parti. Fra i campi di cooperazione, sono annoverati i settori della politica di sicurezza e di difesa, il supporto logistico e l'acquisizione di beni e servizi, la formazione e addestramento, la sanità militare.

L'articolato regola gli aspetti finanziari dell'Accordo, le questioni attinenti alla giurisdizione e alle modalità per il risarcimento degli eventuali danni provocati dal personale delle parti in relazione all'esercizio reso.

Viene anche disciplinata l'eventuale cooperazione nel settore dei materiali per la difesa, con l'impegno esplicito delle parti a non riesportare il materiale acquisito senza un preventivo benestare della parte cedente, con l'obiettivo di razionalizzare i controlli e di garantire la protezione della proprietà intellettuale, inclusi i brevetti.

Il disegno di legge, già approvato dal Senato il 4 maggio scorso, quantifica gli oneri economici in circa 4.000 euro ad anni alterni, imputabili alle spese di missione.

Concludo richiamando i profondi vincoli di amicizia tra il nostro Paese ed il Mozambico, iniziati fin da prima dell'indipendenza negli anni Settanta del secolo scorso e poi significativamente rafforzato dal ruolo di mediatore svolto dall'Italia durante i negoziati che si conclusero con la firma dell'Accordo di Pace di Roma del 4 ottobre 1992, che pose fine a 16 anni di guerra civile che devastarono il Paese.

A questo occorre aggiungere i numerosi interventi effettuati dalla Cooperazione allo sviluppo negli ultimi trent' anni, di cui le Autorità mozambicane ci sono sinceramente riconoscenti e che hanno contribuito a fare dell'Italia un partner di primo piano del Mozambico, come testimonia anche la relazione al provvedimento. Maputo è infatti tra i venti Paesi prioritari della nostra cooperazione, come attesta il sito Openaid Italia, e ha potuto contare nel 2015 su circa 17 milioni di euro erogati per il finanziamento di progetti di sviluppo.

Tutto ciò premesso, auspico una rapida approvazione di questo disegno di legge da parte dell'Aula.