Dichiarazioni di voto finale
Data: 
Mercoledì, 29 Marzo, 2017
Nome: 
Gianni Farina

A.C. 4109

Grazie, Presidente. Voglio ricordare a quest'Aula che, nel passato, il confine orientale è stato oggetto di drammatiche rivendicazioni. Già nel 1920, a seguito della prima guerra mondiale, il Trattato di Rapallo aveva creato forti tensioni con la rinuncia dell'Italia alla Dalmazia e alla città di Fiume e l'inclusione, invece, di territori in cui la maggioranza della popolazione era croata e slovena. Tale suddivisione ha fatto sì che la situazione andasse via via degenerando, arrivando a una tragica persecuzione etnica, prima, delle forze fasciste nei confronti di sloveni e croati e, poi, dopo la seconda guerra mondiale, da parte della Repubblica socialista federale di Jugoslavia nei confronti degli italiani. Nonostante le forti tensioni del passato, oggi, a seguito della caduta del regime di Tito, a cui sono seguite le guerre jugoslave degli anni Novanta, e dell'ingresso della Slovenia nell'Unione europea nel 2004, Italia e Slovenia si trovano concordi rispetto alle questioni relative alla linea di confine comune. Approfitto dell'occasione per ricordare gli eroi dimenticati della tragedia di Arsia in Istria; a causa di un insensato sfruttamento delle miniere avvennero ogni anno incidenti mortali, tredici nel 1937, sette nel 1939 e il 28 febbraio del 1940 il più grave, 185 minatori perirono tragicamente nel profondo della miniera. La stampa fascista di allora censurò la notizia. Dal 1945, dopo la guerra, lavorarono nella miniera i prigionieri italiani condannati dal regime jugoslavo di Tito ai lavori forzati. L'Istria fu perduta e si assistette all'esodo di massa di un popolo umiliato e sconfitto. È storia di ieri, oggi si ricompone la verità. Ricordo l'articolo 80 della Costituzione secondo il quale gli accordi che importano modifiche territoriali sono autorizzati con legge di ratifica da parte della Camera.

In considerazione di tali circostanze e allo scopo di mantenere ben visibile il tracciato dal confine di Stato, la commissione mista per la manutenzione del confine di Stato ha predisposto lo schema dell'Accordo oggetto della ratifica, oggi, per la revisione del confine di Stato comune. Ogni parte ha immediatamente provveduto ad inoltrare il testo dell'Accordo, compresi gli allegati, ai rispettivi Ministeri degli affari esteri per l'avvio e la conclusione delle trattative. Per tutte queste motivazioni, in conclusione, auspico una rapida approvazione del disegno di legge di ratifica in esame, già approvato dall'altro ramo del Parlamento il 18 ottobre scorso.