Intervento di fine seduta
Data: 
Mercoledì, 12 Febbraio, 2020
Nome: 
Andrea De Maria

Presidente, negli scorsi giorni, Patrick George Zaky, studente dell'Università di Bologna, di nazionalità egiziana, è stato arrestato nel suo Paese, dove era rientrato per una breve vacanza. Amnesty International ha denunciato con grande forza le modalità dell'arresto e le condizioni di detenzione, caratterizzate dal ricorso alla tortura e da pratiche che violano i diritti umani fondamentali, situazioni purtroppo ricorrenti nell'azione di repressione contro i movimenti per i diritti civili e dei diritti umani in Egitto. Lo sappiamo bene pensando a Giulio Regeni, torturato a morte da funzionari dei servizi segreti egiziani, una tragedia per la quale continuiamo a chiedere sia fatta giustizia. L'Università e il comune di Bologna, tanti colleghi, studenti e docenti si stanno mobilitando per la liberazione di Zaky. Abbiamo presentato, come gruppo del Partito Democratico, un'interrogazione parlamentare, e consideriamo importante l'impegno del Governo italiano, confermato in queste ore e anche poco fa in Aula. Su questo chiediamo al Governo la massima determinazione. Vogliamo sottolineare che tutte le testimonianze di chi lo ha conosciuto, in Italia come in Egitto, ci parlano di una persona che nulla ha a che fare con la violenza. Un cittadino torturato e privato della libertà per le sue idee e forse per le sue scelte di vita. L'Egitto è un grande Paese, ha storiche relazioni con l'Italia, ha un ruolo molto importante nel Mediterraneo e in Medioriente, ma proprio per questo dobbiamo sapere che, solo se in quel Paese si affermeranno Stato di diritto e rispetto dei diritti umani, si garantiranno davvero pace e stabilità. Continueremo a seguire l'evolvere della situazione e a chiedere e a sostenere l'impegno del Governo italiano per la libertà e l'incolumità di Zaky, per promuovere e difendere i diritti umani coerentemente ai principi della nostra Carta costituzionale.