Data: 
Mercoledì, 22 Giugno, 2016
Nome: 
Ettore Rosato

Grazie, Presidente. Naturalmente con cordoglio ci uniamo a questo ricordo di Gianluca Buonanno, con cui abbiamo condiviso momenti in quest'Aula, momenti difficili, momenti complicati, momenti di scontro, momenti di discussione, ma di Gianluca abbiamo sempre il ricordo di tutti noi: un ricordo di una persona vera, una persona sincera, una persona con l'animo popolare, proprio con l'attaccamento anche alla sua terra, alle sue amministrazioni, ai suoi comuni, come il collega Simonetti adesso ci ricordava. 
Abbiamo anche criticato i suoi comportamenti, i suoi eccessi, ma li abbiamo sempre considerati all'interno di quel suo gusto eccessivo per la provocazione, ma un gusto che era una vena autentica di autoironia, non solo di ironia e del suo essere un rappresentante del territorio fatto così, così voleva rappresentare la sua gente, con la sua semplicità, ma anche con la sua forza e con la sua passione per la politica. Chi di noi potrà dimenticare anche i gesti irriverenti che ha fatto in quest'Aula ! Lo ricorderemo anche nei momenti di maggior scontro con noi, ma anche per quella vena vera che noi riconosciamo in chi sa fare politica per passione, sa fare politica con impegno, sa fare politica anche mettendoci la sua faccia e la sua forza. Poi, naturalmente, sono certo che gli farebbe piacere sapere che da parte anche di chi si è scontrato di più nella sua terra, dove egli amministrava, dove egli faceva il sindaco, dove egli faceva la sua campagna elettorale, c’è sempre stato un grande rispetto da parte dei suoi colleghi, anche quelli del Partito Democratico. Per questo noi vogliamo esprimere tutta la nostra vicinanza al suo partito, alla Lega, un partito a cui era legato veramente affettivamente, che ha contribuito a costruire nel corso della sua lunga militanza politica, ricordando che noi siamo stati avversari, mai nemici. 
Questo credo sia un messaggio che la politica debba insegnare: avversari anche duri, ma mai nemici, perché, se c’è un messaggio che la politica deve lasciarci, è questo, che io credo noi dobbiamo rappresentare. Naturalmente, la nostra vicinanza anche alla famiglia, perché Gianluca era anche un padre e un marito, oltre che un rappresentante politico, e noi ci uniamo al dolore dei suoi cari.