Intervento di fine seduta
Data: 
Mercoledì, 25 Luglio, 2018
Nome: 
Camillo D'Alessandro

Presidente, prendo la parola per dire che, oltre al giusto, legittimo applauso che quest'Aula ha tributato ad un grande italiano che il Presidente Mattarella ha definito uno capace di andare oltre l'orizzonte, Sergio Marchionne oggi è già nella storia. Ed è la storia migliore del nostro Paese, ed è la storia di un emigrante, di un emigrante del Sud, un emigrante della mia terra, l'Abruzzo. Vorrei che in quest'Aula parlassero le sue parole, ricordando quando dovette lasciare la sua terra perché anche oggi si possa ricordare: “Sono nato a Chieti, lì ho vissuto fino a 14 anni, in un periodo della vita in cui si forma il carattere. Poi la mia famiglia ha deciso di andare in Canada. Non è mai facile allontanarsi dalla propria casa, dalla propria gente, dalle proprie radici: lo sanno bene anche tutti quegli abruzzesi che nel dopoguerra hanno lasciato la loro terra in cerca di lavoro e opportunità”. E conclude: “Non ho mai visto un abruzzese arrendersi: gli abruzzesi cadono e si rialzano da soli, non perdono tempo a lamentarsi, ma fanno, producono, ricostituiscono. Credo che questo sia l'atteggiamento di cui ha bisogno l'Italia oggi”. Questo è stato Sergio Marchionne (Applausi).