Dichiarazioni di voto finale
Data: 
Martedì, 15 Settembre, 2015
Nome: 
Marco Fedi

 A.C. 2620

Signor Presidente, il voto del gruppo del Partito Democratico sul provvedimento di ratifica ed esecuzione del Trattato di estradizione tra la Repubblica italiana e la Repubblica popolare cinese sarà positivo per le ragioni che, con la necessaria brevità, cercherò di richiamare. In primo luogo, si tratta di motivazioni politiche; condivido l'intervento dell'onorevole Alli, che ci ricordava come questo trattato ci consentirà di rafforzare il legame con la Cina, anche in direzione della tutela dei diritti umani. Il Trattato di estradizione sviluppa e specifica l'altro trattato bilaterale Italia-Cina, approvato alla fine di aprile di quest'anno, in materia di reciproca assistenza giudiziaria penale. Esso concorre dunque a comporre una più ampia strategia di contrasto delle attività criminali che si svolgono nei due paesi, ottimizzando gli scambi di informazione ed i rapporti di collaborazione tra di essi. Si tratta di un'azione quanto mai opportuna, anzi necessaria, la cui esigenza nasce dallo sviluppo che le attività criminali hanno avuto nei contesti richiamati, in connessione con l'espansione dei rapporti bilaterali in una serie di ambiti quali il commercio, la finanza, il flusso di persone tra i due paesi e altro ancora. 
In relazione all'applicazione del trattato, già nel corso dell'esame nelle Commissioni competenti sono state sollevate alcune questioni non secondarie che, peraltro, sono riecheggiate anche oggi in aula. Esse riguardano l'evidente difformità dei sistemi penali dei due paesi ed il delicato tema del rispetto dei diritti umani che, nel nostro ordinamento e nella nostra cultura giuridica e civile, ha un valore assoluto. 
Nel trattato esistono cautele e contrappesi significativi sia per l'estradizione processuale che per l'estradizione esecutiva a partire dal principio della doppia incriminazione vale a dire il riconoscimento del reato in entrambi gli ordinamenti. È contemplato inoltre il rigetto obbligatorio della richiesta di estradizione nei casi di reati politici e militari quando esista il ragionevole sospetto che si intenda perseguire la persona per motivi religiosi, razziali o politici oppure quando eventuali sentenze come quella alla pena di morte siano incompatibili con i principi fondamentali dell'altro Stato, come è, nel nostro caso, in Italia. 
Il Trattato comunque, pur non potendo dare garanzie assolute in questo senso, costituisce pur sempre una cornice di certezza di diritto che può facilitare la tutela dei diritti umani, collocando su un piano più avanzato questa complessa problematica, anche nei rapporti con la Repubblica Popolare cinese. In ogni caso, e faccio appello al Governo, anche il gruppo del Partito Democratico chiede al Governo di essere molto attento e vigile nella fase interpretativa ed esecutiva, affinché la tutela delle libertà individuali e il diniego di pratiche di violazione dell'autonomia e della libertà delle persone rappresentino un impegno centrale nell'applicazione del Trattato. Per queste ragioni e con questo spirito il gruppo del Partito Democratico annuncia e conferma il voto favorevole (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).