23/04/2024 - 16:48

La Meloni negozia in Europa le nuove regole del Patto di stabilità e poi, al momento del voto al Parlamento Ue, il suo partito e tutta la maggioranza di governo si astengono. È evidente che si tratta di una smentita e di una sonora bocciatura per la premier e il ministro Giorgetti! È in atto un goffo e disperato tentativo di prendere le distanze da sé stessi perché sanno che l’accordo da loro siglato è penalizzante per l’Italia a causa della loro incapacità negoziale e della poca credibilità. Il Pd ha scelto coerentemente di astenersi perché pur essendo interessati ad evitare il ripristino delle vecchie regole, il testo finale del Patto rappresenta un passo indietro rispetto alla proposta avanzata da Gentiloni che abbiamo sostenuto con forza, e tutto questo rischia di provocare politiche restrittive per il nostro Paese nei prossimi anni.
Così Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione Politiche europee alla Camera.

23/04/2024 - 10:56

PD non ha partecipato al voto sul parere

I rappresentanti del gruppo PD in Commissione bicamerale per le Questioni regionali non hanno partecipato stamane al voto sul parere sulla riforma dell'autonomia differenziata. “Non abbiamo partecipato ad una farsa. La Commissione non ha svolto un ciclo di audizioni in grado di effettuare per un'istruttoria completa su una riforma pericolosa per l'architettura istituzionale del Paese e per la tenuta dell'unità nazionale. Peraltro, la maggioranza non ha tenuto minimamente in considerazione tutte le critiche e le preoccupazioni emerse dai confronti operati. Si tratta di una scelta irricevibile - ha dichiarato Piero De Luca, capogruppo del PD, che aggiunge: "questo è un metodo inaccettabile, che svilisce e delegittima completamente il ruolo della Commissione bicamerale, ridotta a semplice passacarte, incapace di fornire un contributo reale all'esame parlamentare”.

22/04/2024 - 13:54

Poggioreale è uno dei luoghi che assomiglia di più all’inferno. I numeri parlano chiaro: sono 2060 detenuti ad oggi, quando la casa circondariale ne può ospitare al massimo 1500. In questo momento sono due i padiglioni chiusi per ristrutturazione e, dunque, le condizioni di promiscuità sono ancora più evidenti e drammatiche. Il sovraffollamento di questo carcere è una vergogna nazionale che si salda con la presenza di tantissime persone detenute per ragioni psichiatriche. Sono 200 con problemi di salute mentale, di cui 80 psicotici, alcuni dei quali dovrebbero essere già fuori da tempo perché destinati a centri di riabilitazione. La salute mentale resta il punto più drammatico: la legge prevede uno psichiatra ogni trecento detenuti, ma questi numeri non esistono nella realtà. 660 invece sono i detenuti che sono in carcere per reati legati alla tossicodipendenza, alcuni dei quali potrebbero usufruire di pene alternative. Solo la settimana scorsa sono stati due i tentativi di suicidio, ma dall’inizio dell’anno i numeri sono elevatissimi. Sono stati salvati da piantoni con cui abbiamo parlato a lungo, che però al momento vengono retribuiti per tre ore al giorno, mentre svolgono un lavoro h.24 per evitare incidenti. Molte celle dovrebbero contenere al massimo sei detenuti, ma tantissime ne ospitano nove. Molti detenuti si sono lamentati delle difficoltà a comunicare all’esterno attraverso il telefono, nonostante ne abbiano diritto alcuni giorni al mese: molti apparecchi sono rotti o funzionano a singhiozzo. Chiediamo al Dap di sbloccare la situazione incrementando il numero di telefonate e videochiamate per evitare l’accumulatrice di tensioni. Il Consiglio Regionale e la Giunta della Regione Campania hanno dato il via libera per aprire un secondo Rems (Residenza per esecuzione delle misure di sicurezza): auspichiamo che si proceda in questa direzione perché è una misura necessaria.

Serve però una svolta nazionale, un impegno serio per affrontare e risolvere in futuro in modo strutturale il dramma del sovraffollamento, attraverso il miglioramento delle infrastrutture e l'implementazione di misure alternative, così da poter garantire condizioni davvero dignitose e umane per i detenuti in Italia e a Napoli. Lo dichiarano i deputati Arturo Scotto e Piero De Luca, in visita al Penitenziario d i Poggioreale, accompagnati dal dottor Samuele Ciambriello, Garante del detenuto e dalla dottoressa Maria Rosaria D’Alesio, coordinatrice dell’Ufficio del Garante del detenuto.

 

19/04/2024 - 19:37

“Fitto continua a vendere fumo spacciandolo per un successo. La verità è che sulla Zes unica siamo fermi all’anno zero e la colpa è solo del governo che è stato in grado di smantellare un sistema, quello delle Zone economiche speciali, che funzionava e che portava investimenti nel Mezzogiorno. Per la smania della destra di centralizzare tutto, a oggi è tutto paralizzato: il credito di imposta è fermo, le imprese che vogliono investire non hanno certezze e non ricevono risposte dalla struttura creata a Palazzo Chigi. Fitto saprà che non c’è peggior nemico dell’economia dell’incertezza. La sua Zes è un fallimento totale e dovrebbe chiedere scusa agli italiani”.

18/04/2024 - 19:15

Un grazie ad Enrico Letta per il suo importante rapporto sul Mercato unico europeo. Il suo lavoro traccia la strada per il futuro di un’Europa più unita, più forte e più solidale. Un'Europa in grado di competere ed incidere negli scenari internazionali. Un’Europa in grado di difendere davvero nei prossimi anni i propri cittadini, i propri lavoratori, le proprie aziende.
Così Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione Politiche europee alla Camera.

18/04/2024 - 16:22

Continuiamo ad essere molto preoccupati per l'atteggiamento di insofferenza che il governo ha ormai da quando si è insediato nei confronti del Pnrr, un piano che doveva essere di rilancio e di ricostruzione del Paese. Innanzitutto non possiamo non rilevare l'assenza del ministro Fitto che aveva il dovere di essere qui ad ascoltare il dibattito parlamentare, che è stato compresso dalla decisione di mettere ancora una volta la fiducia. Il Pnrr era volto innanzitutto a recuperare i divari che esistono tra il Nord e Sud e a eliminare le diseguaglianze di genere e generazionali. Di tutto questo non c'è l'ombra nel vostro ennesimo decreto omnibus, dove avete inserito l'accordo con l'Albania e le norme pro Brunetta. Gli unici dati che ormai emergono chiari e netti, nonostante i vostri tentativi di camuffare, sono i tagli di un miliardo e due di investimenti per la sanità. Mancano all'appello 500 progetti di case ed ospedali di comunità già finanziati, centomila posti in asili nido e miliardi di euro di progetti destinati alla riqualificazione delle periferie. Noi oggi vi chiediamo una cosa semplice: recuperare le risorse che avete tagliato a investimenti già programmati in scuola, asili e sanità, servizi essenziali decisivi per i cittadini, ancor di più nelle aree del Mezzogiorno. E risparmiateci i vostri toni di entusiasmo e di euforia quando parlate del Pnrr, perché anche le tensioni di questi giorni tra i ministri Giorgetti e Fitto evidenziano le divisioni all'interno del governo, che stanno pesando come un macigno sul futuro del Paese.

Così Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione Politiche Ue della Camera, intervenendo in Aula durante la discussione sul decreto Pnrr.

16/04/2024 - 11:56

“Le fibrillazioni fra Fitto e Giorgetti sullo slittamento del Pnrr mettono a rischio il rispetto dei tempi per il pnrr compromettendo la realizzazione degli investimenti e degli interventi nel Paese. Sul Pnrr il governo è in ritardo, come dimostra la lettera che il ministro Giorgetti ha inviato all’Ue per richiedere lo slittamento dei tempi, e il Parlamento non è adeguatamente informato, mancano le schede tecniche e oggi si vota l’ennesima fiducia per evitare il dibattito nel merito su un provvedimento che contiene un po’ di tutto ma leva fondi a settori importanti come la sanità. Anche l’Ue ha respinto la richiesta di proroga. La maggioranza cerca di evitare il dibattito politico sul Pnrr che però è a rischio per l'incapacità ma anche per la confusione della maggioranza e del Governo come confermano le ultime mosse di Giorgetti”. Lo dichiara Piero De Luca della presidenza del gruppo Pd alla Camera e capogruppo in commissione Politiche Ue di Montecitorio.

15/04/2024 - 16:01

“Ancora una volta la maggioranza trova nella fiducia l’escamotage per evitare di confrontarsi nel merito in parlamento sulle criticità del provvedimento e per nascondere tensioni e divisioni interne sul Pnrr. Il testo su cui il governo ha deciso di stroncare il dibattito è zeppo di incognite: mancano le schede tecniche dei progetti e degli investimenti per non far emergere i gravi ritardi nell'attuazione, molte misure per interventi importanti come scuola, asili e sanità, sono state definanziate, altre invece portate su risorse ordinarie di bilancio spalmandole in avanti su tempi infiniti. E non è un mistero che il ministro Giorgetti stia trattando in Europa per rinviare la chiusura dell’intervento a dopo il 2026. Siamo ormai al Piano Nazionale Ritardi e Rinvii”, così il capogruppo democratico nella commissione Affari europei della Camera, Piero de Luca commenta l’apposizione della fiducia al decreto Pnrr.

12/04/2024 - 17:46

"Grave la forzatura della destra"

È molto grave la forzatura della maggioranza su un disegno di Autonomia divisivo che rappresenta una minaccia per la coesione nazionale. La riforma voluta dalla Lega come bandierina elettorale e avallata dalla Meloni è un progetto secessionista che aumenta il divario tra Nord e Sud e mina i servizi pubblici essenziali come scuola, sanità, assistenza e trasporti. L’opposto di quello che serve al Paese e di quanto avevamo programmato con il Pnrr. Perché non solo non contrasta le diseguaglianze, ma le cristallizza per legge. Peraltro questa riforma indebolisce profondamente l’intero sistema Paese non sostenendo gli investimenti e il rilancio economico. È un progetto dannoso perché, in un momento in cui è sempre più importante la dimensione sovranazionale, spezzetta invece in 20 differenti ordinamenti materie strategiche come le politiche industriali ed energetiche. Con questa riforma i sovranisti del governo Meloni stanno devastando il Paese e assestando un colpo letale al Sud.

Così Piero De Luca, capogruppo PD nella Commissione parlamentare per le questioni regionali, nel suo intervento in commissione Affari costituzionali sull’Autonomia differenziata.

10/04/2024 - 12:11

“Sul il Pnrr, il governo è sempre più nel caos: da un lato nasconde al Parlamento le schede tecniche nel Def e dall'altro litiga con l'Europa sull'eventuale proroga oltre il 2026. I ritardi sono acclarati e le opere ancora non realizzate. Insomma tante promesse, tanti rinvii e pochi fatti”. Così il deputato dem Piero De Luca, capogruppo Pd in Commissione Politiche UE alla Camera.
“Ciò che resta sono i tagli alla sanità, al welfare e agli enti locali. Ma su questo il governo è consapevolmente cieco” ha concluso De Luca.

09/04/2024 - 17:54

Cosa ci nasconde il ministro Giorgetti sul Pnrr? Continua ad esserci un quadro di assoluta opacità sull’avanzamento del piano con ritardi, buchi e ripetuti rinvii mentre il governo insiste nel non consegnare al Parlamento, a cui spetterebbero di diritto, le schede tecniche dei lavori. Purtroppo le poche certezze che abbiamo sono il taglio di 1,2 miliardi di fondi alla sanità, l'eliminazione di 500 case ed ospedali di comunità, la riduzione di 100.000 posti in asili nido, e i 6 miliardi cancellati a comuni ed enti locali per interventi fondamentali per le nostre comunità. Se a questo quadro di per sé già preoccupante aggiungiamo l’auspicio di oggi del Ministro dell’Economia di una proroga del Pnrr oltre il 2026, i nostri timori aumentano. A questo punto, è sempre più evidente che Giorgetti nasconda qualcosa al Parlamento e al Paese.

Così il deputato dem Piero De Luca, capogruppo Pd in Commissione Politiche UE alla Camera.

04/04/2024 - 21:02

“La presidente Meloni sbaglia clamorosamente e conferma che, anche davanti al trattamento degradante nei confronti di una nostra connazionale, per lei conta di più l’equilibrio politico con un suo alleato. Meloni ha il dovere di utilizzare tutti gli strumenti giuridici che gli consente il diritto europeo per far eseguire le misure cautelare in Italia anche durante il processo” così il capogruppo democratico nella commissione Affari europeo della Camera, Piero De Luca che cita “la decisione quadro 2009/829/GAI, insieme alla normativa sul riconoscimento reciproco di misure e decisioni giudiziarie in Europa, che consente all’autorità competente dello Stato di residenza di chiedere l’esecuzione sul proprio territorio di misure cautelari, privative della libertà personale, imposte ad un proprio cittadino, anche durante lo svolgimento del processo in un altro Paese europeo”

03/04/2024 - 19:22

“Oggi in commissione Affari costituzionali alla Camera abbiamo toccato con mano tutto l’imbarazzo dei presidenti Zaia e Marsilio che sui Lep si sono trovati a prendere le distanze da quanto contenuto nel testo del governo, fornendo un'interpretazione non corrispondente alla realtà per non assumersi la responsabilità di avallare una vera e propria secessione dei ricchi”, così il capogruppo democratico nella commissione Affari europei della Camera, Piero De Luca, che sottolinea “i due governatori hanno balbettato quando gli abbiamo fatto notare che il testo del governo cristallizza i divari esistenti e li aumenta in futuro, poiché il testo della riforma non prevede di finanziare prima i Lep e non prevede alcun fondo di perequazione prevedendo, di fatto, che in Italia ci saranno cittadini di serie A e di serie B quanto ai servizi essenziali come sanità, assistenza sociale, scuola, trasporto pubblico locale”.

 

03/04/2024 - 12:32

“Non possiamo permetterci stanchezze o tentennamenti nel sostegno all’Ucraina, ovvero nella difesa di un popolo aggredito. Ne va del rispetto della sovranità e autodeterminazione di questo popolo, ma anche dei princìpi fondamentali della Ue e della nostra Costituzione come la libertà, la democrazia e il rispetto dei diritti umani. Ci siamo impegnati in questo senso in Europa e per questo motivo critichiamo l’atteggiamento schizofrenico del Governo che si muove come un giano bifronte. Con un vice premier, Tajani, che ha una postura in linea con gli impegni assunti finora, e un altro, Salvini, che si ostina ad avere da anni un comportamento ambiguo verso Putin e il suo regime. Da ultimo ricordo le frasi di congratulazioni all’indomani del voto in Russia che non sono cancellabili di fronte a smentite “obbligate” e di pura forma. Questa è la ragione per cui abbiamo presentato una mozione di sfiducia: la posizione di Salvini indebolisce ed imbarazza infatti il Governo e, inevitabilmente, l’Italia a livello internazionale. È indispensabile che la linea del Governo in politica estera sia netta e priva di divisioni, altrimenti diventiamo inaffidabili ed irrilevanti, come purtroppo sta accadendo da mesi a questa parte”. Così Piero De Luca, capogruppo Dem in commissione Affari europei a Montecitorio, intervenendo a “Il Rosso e il Nero”, su Rai Radio1.

28/03/2024 - 17:22

Le audizioni di questi giorni confermano tutte le nostre preoccupazioni. Il disegno di Autonomia differenziata targato Lega-Meloni è profondamente divisivo e rappresenta una forte minaccia per la coesione nazionale. È un progetto secessionista che aumenta il divario tra Nord e Sud e mina i servizi pubblici essenziali come scuola, sanità, assistenza e trasporti. L’opposto di quello che serve al Paese e di quanto avevamo pensato e programmato con il Pnrr. Di fatto è una riforma che non solo non contrasta le diseguaglianze, ma le cristallizza per legge. E produce anche un caos ordinamentale perché crea, come ha sintetizzato bene Svimez nella sua audizione di oggi, “una Babele di Regioni sovrane, all'interno di uno Stato Arlecchino” che indebolisce l’intero sistema Paese non sostenendo gli investimenti e il rilancio economico. È una riforma assolutamente antistorica perché, in un momento in cui non è sufficiente nemmeno più la dimensione nazionale, spezzetta in 20 differenti ordinamenti materie strategiche come le politiche industriali ed energetiche, come ha lamentato anche Confindustria. Per far sventolare alla Lega una bandierina ideologica, il governo Meloni indebolisce il Paese e ammazza il Sud.

Così Piero De Luca, capogruppo PD nella Commissione parlamentare per le questioni regionali.

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