25/01/2023 - 13:43

“In queste ore stiamo assistendo all’ennesima retromarcia del governo Meloni. Fallito infatti miseramente il tentativo di scaricare sui gestori la responsabilità dei rincari sui carburanti, l’esecutivo sta svuotando pezzo per pezzo il decreto Trasparenza, a testimonianza delle forti critiche arrivate dalle associazioni e dalle forze di opposizione come il Pd, che fin da subito ha sollevato tutti i limiti e gli errori del provvedimento.
Nella fase di conversione ci impegneremo perché il decreto venga modificato radicalmente e chiediamo fin da subito al governo di convocare un tavolo per intervenire sulle storture e arrivare a una riforma complessiva per rispondere ad una richiesta forte che arriva dall’intero settore”.
Così la delegazione del Pd guidata da Vinicio Peluffo, capogruppo Pd in commissione Attività produttive della Camera, e composta dai deputati dem Anthony Barbagallo, Andrea Casu, Valentina Ghio e Cecilia Guerra, all'assemblea delle tre sigle dei gestori di carburanti.

12/01/2023 - 10:04

“Sollecitato da un mio ordine del giorno al Dl Aiuti quater, il governo ha accettato di ‘valutare l'opportunità di’ impegnarsi a istituire un tavolo tecnico per la regolazione delle tariffe autostradali anche al fine di contenerne l'aumento. Nonostante la forma blanda dell'impegno, si tratta di un risultato importante”.

Lo dichiara la deputata del gruppo Pd- Idp, Maria Cecilia Guerra.

“Gli aumenti già decisi e quelli progettati - aggiunge - vedono come protagonista prioritario il principale concessionario autostradale, Aspi, che ha goduto di forti rendite in passato. È difficile immaginare che queste rendite non siano state sufficienti ad ammortizzare i costi per gli investimenti in infrastrutture sostenuti, che sono una componente rilevante della tariffazione. Ciò rende gli aumenti delle tariffe poco giustificabili. Sono aumenti - conclude - che hanno conseguenze sociali rilevanti, soprattutto perché colpiscono il trasporto delle merci e, quindi, si trasferiscono a valle sui prezzi a carico dei consumatori”.

30/12/2022 - 14:57

“C’è un grosso regalo fiscale per gli utili delle multinazionali, immobilizzati nei paradisi fiscali, introdotto nella Legge di bilancio con uno dei cinque emendamenti multiformi (più di cento norme), presentati dal governo solo il 18 dicembre notte. Per le imprese multinazionali sarà possibile affrancare questi utili, pagando solo il 9% (o addirittura il 6% se vincolati a riserva, in Italia, per due anni) invece che l’Ires (al 24%). Quale la motivazione per questo mega regalo? Non già fare emergere utili, visto che la loro esistenza è certificata dai ‘country by country report’ cui sono tenute le multinazionali. Ma, ci dicono, quella di ‘liberare dai paradisi fiscali risorse oggi di fatto immobilizzate’, peccato che la stessa Relazione tecnica ipotizzi il rientro di solo il 5% di quelle somme. Le bugie, si sa, hanno le gambe corte”.

Lo dichiara Maria Cecilia Guerra, deputata del gruppo Pd-Idp.

22/12/2022 - 11:43

Dichiarazione di Maria Cecilia Guerra, deputata Pd-Idp

“Se la legge di bilancio rappresenta l'orientamento di questo Governo e di questa maggioranza su assi fondamentali come lavoro, welfare e fisco noi siamo profondamente insoddisfatti e delusi”. Così Maria Cecilia Guerra, relatrice di minoranza per il Pd-Idp , nel suo intervento in Aula.

“Segnalo il disprezzo – ha osservato Guerra-   con cui si guarda alla povertà, considerata responsabilità degli individui che ne soffrono e un mercato del lavoro che discrimina giovani, donne e immigrati, con i tagli alla sanità e all'istruzione pubbliche, a fronte di un'inflazione che ha ripreso a mordere dopo decenni, con l'utilizzo delle pensioni per fare cassa.”  Per Guerra “uno degli aspetti più sintomatici della filosofia di questa manovra è sicuramente il tema della iniquità in campo fiscale, dove il fisco è considerato non come strumento necessario per permettere il finanziamento di beni e servizi necessari a tutta la collettività, ma come uno strumento con cui si possono distribuire privilegi a questa o a quella categoria di contribuenti, con agevolazioni, esenzioni e regimi privilegiati.”  “Un'ulteriore fonte di iniquità – ha proseguito Guerra- è il premio molto grande che si riconosce a chi non paga le tasse. L'evasione fiscale non è considerata una piaga nel nostro Paese, ma una difesa legittima e giustificata verso un fisco considerato aggressivo, a cui, infatti, si vuole imporre una tregua. Ecco, allora, la saga dei condoni, che sono dieci e sono chiamati, tutti con nomi fantasiosi. “Infine – ha evidenziato l’esponente Dem- a questi condoni se ne è aggiunto un altro: lo spalma debiti delle società di calcio. Ci provoca una riduzione di cassa per più di 800 milioni e solo grazie all'intervento del Pd abbiamo evitato un nuovo emendamento che permette anche uno scudo per i reati tributari penali.”

 

19/12/2022 - 11:34

“Nelle proposte emendative del governo presentate in commissione ci sono norme di carattere ordinamentale che non hanno effetti finanziari e  che per legge non possono stare nella legge di bilancio, non si capisce quindi come possano essere state dichiarate ammissibili dal presidente della commissione. Peraltro l’assenza di incidenza sui conti pubblici è sottolineata ripetutamente dalla relazione tecnica della Ragioneria. Una ulteriore dimostrazione che maggioranza e governo proseguono con un atteggiamento di totale arroganza e disprezzo delle regole. Un comportamento inaccettabile che denota scarsa sensibilità democratica e nessun rispetto per le opposizioni”.  Lo dichiara la deputata del Gruppo Pd-Idp Maria Cecilia Guerra.

16/12/2022 - 12:44

“Dietro a una serie di giri di parole rassicuranti, la manovra contiene 10 veri e propri condoni che maggioranza e governo, a parte la fantasia del linguaggio, non cercano neanche di nascondere. Li hanno chiamati: definizione agevolata, regolarizzazione, adesione agevolata, conciliazione agevolata, rinuncia agevolata, stralcio, ma si tratta di condoni che fra l’altro riguardano periodi in cui non sussistevano particolari criticità.

Basta guardare l’elenco per ricavarne il reale significato:

1)            Definizione agevolata avvisi bonari

2)            Regolarizzazione irregolarità formali

3)            Adesione agevolata e definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento (regolarizzazione di violazioni non ancora contestate)

4)            Adesione agevolata e definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento (regolarizzazione di violazioni già contestate)

5)            Definizione agevolata delle controversie tributari

6)            Conciliazione agevolata delle controversie tributarie

7)            Rinuncia agevolata dei giudizi tributari pendenti in Cassazione

8)            Regolarizzazione degli omessi pagamenti di rate dovute a seguito di acquiescenza, accertamento con adesione, reclamo o mediazione, e conciliazione giudiziale

9)            Stralcio dei debiti fino a 1000 euro affidati agli agenti della riscossione

10)         Definizione agevolata carichi affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022)

Gli effetti finanziari sono impressionanti: nel complesso costano 1,1 miliardi nel 2023, poi ci si attendono maggiori entrate nel 2024 e nel 2025 per, rispettivamente 878 e 737 milioni. Ma in questi casi la perdita è sicura e l’introito futuro no.

Questi i motivi per i quali abbiamo presentato emendamenti per cancellare tutti i condoni e bloccare un’iniziativa che avrà come conseguenza solo di indebolire la fedeltà fiscale e incentivare il mancato pagamento del dovuto, tanto prima o poi un condono arriva”.

Lo dichiarano la capogruppo del Pd-Idp alla Camera Debora Serracchiani, il capogruppo in commissione Bilancio Ubaldo Pagano e la deputata Maria Cecilia Guerra.

16/12/2022 - 12:29

Più liste di attesa e sperequazioni territoriali

"La maggioranza si oppone a un aumento della spesa sanitaria, in calo rispetto al nostro Pil, prevalentemente a causa dell'inflazione. Si apre la via a una riduzione della quantità e qualità delle prestazioni. Vuol dire: più liste di attese, più sperequazioni territoriali, cittadini di serie A che si possono pagano le cure di tasca propria e di serie B che invece devono attendere e sperare.
Non si mettono risorse adeguate per accompagnare la scelta del Pnrr di potenziare l'assistenza territoriale, che porta le cure vicino ai cittadini senza dovere sempre ricorrere all'ospedale. Il Pnrr ci mette gli investimenti, ma il personale doveva contribuire a mettercelo questa legge di Bilancio. La maggioranza vota compatta contro la difesa del nostro servizio sanitario, contro il servizio universale con cui noi vogliamo si dica che la salute deve essere garantita a tutti, indipendentemente dalla propria situazione economica".
Lo dichiarano i deputati del gruppo Pd-Idp Ubaldo Pagano e Maria Cecilia Guerra.

10/11/2022 - 13:40

“L’aiuto alle famiglie giunto dai provvedimenti adottati dal governo Draghi, dal giugno 2021 fino al decreto Aiuti ter, ha quasi dimezzato il peso dell'inflazione sui bilanci familiari. Ma ha soprattutto avuto un positivo impatto sulle famiglie in maggiore difficoltà a causa dell'aumento dei prezzi, come ci ha ricordato ieri l'Istat. Un intervento che ha permesso di neutralizzare per il 10% più povero della popolazione l’88% di questo impatto. Bisogna continuare in questa direzione e gli emendamenti del Gruppo Pd-Idp vanno proprio nella direzione del rafforzamento di questa impostazione: con l’estensione, ad esempio, dell'indennità una tantum di 150 euro a un numero più ampio di disoccupati, lavoratori stagionali, precari e intermittenti; con l’ampliamento della soglia Isee per i beneficiari dei bonus energetici; con il rafforzamento del bonus per gli abbonamenti annuali ai trasporti pubblici. Tutti emendamenti che potevano essere finanziati rafforzando la tassazione sugli extraprofitti, pur correggendo alcune delle storture di quel prelievo, ma aumentandone aliquota e periodo di applicazione. Tutte proposte bocciate da governo e maggioranza. Se il buongiorno si vede dal mattino...”.

 

Così la deputata del Gruppo Pd-Idp, Maria Cecilia Guerra, intervenendo in Aula nella discussione generale sul decreto Aiuti ter.

09/11/2022 - 13:03

“La Nadef presentata dal governo è un documento omissivo. In contrasto con le previsioni normative non contiene alcuna indicazione né sulla dimensione complessiva della manovra, né sulla sua composizione. Il Gruppo Partito democratico - Italia democratica e progressista è invece convinto che al centro della Legge di Bilancio debbano esserci le misure a sostegno dei lavoratori, delle imprese e delle famiglie. Con la nostra risoluzione chiediamo invece con determinazione un pacchetto di interventi anticrisi finanziati non solo dalle risorse previste in manovra, ma anche da quelle che potrebbero aggiungersi dal rafforzamento della tassazione degli extraprofitti e da ulteriori misure a carattere redistributivo. Il sostegno delle retribuzioni e del potere d’acquisto dei salari deve avvenire anche attraverso un abbattimento del cuneo fiscale, in continuità con il processo avviato nella scorsa legislatura, e garantendo che gli interventi previsti per fronteggiare il caro energia e l’incremento dei prezzi di altri beni primari siano applicati per tutto il periodo che si renderà necessario.  Fondamentale sarà anche intraprendere le iniziative necessarie presso le sedi istituzionali europee al fine di concordare politiche e strumenti comuni di intervento orientati ad evitare che la persistenza dell’inflazione abbia ricadute negative sulla diseguaglianza sociale e sulla continuità operativa delle imprese, sull’occupazione e sulle famiglie. Purtroppo sembra che l’esecutivo sia più interessato a misure molto discutibili sul piano dell’equità fiscale, come l’estensione della flat tax per i professionisti e l’inaugurazione di una nuova stagione di condoni indiscriminati”.

 

Così la deputata Maria Cecilia Guerra, firmataria della risoluzione presentata dal gruppo Pd-Idp alla Camera.

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