23/02/2024 - 18:00

Cancellare norma su blocco della circolazione stradale, è intimidatoria e anti presidii

“Siamo molto preoccupati dalle immagini sempre più frequenti di violenze durante le manifestazioni in giro per l'Italia. Il caso di oggi di Pisa, dove sono stati coinvolti giovani studenti che non rappresentavano alcun pericolo, alimenta ancora di più la nostra preoccupazione.

L’escalation dello scontro è sotto gli occhi di tutti. Siamo stati facili profeti quando, negli scorsi giorni, abbiamo interrogato il Ministro Piantedosi durante il Question Time della Camera proprio sulle modalità usata per la gestione dell'ordine pubblico durante le manifestazioni pubbliche e sull'uso sproporzionato della forza.

Le dimostrazioni di dissenso e di libero pensiero, nelle modalità previste dalla costituzione, sono espressioni di libertà. Devono essere perciò considerate sacrosante in democrazia e devono essere garantite e tutelate dalle Istituzioni dello Stato, a partite da chi è chiamato a gestire l'ordine pubblico.

Ecco perché confermiamo al Ministro Piantedosi che la nostra attenzione sarà massima su come il Governo si muoverà su questo delicato terreno.

Saremo le prime sentinelle per impedire ogni inasprimento da parte dello Stato della modalità di gestione delle forme democratiche di protesta e di dissenso.

Per questa ragione chiediamo che venga immediatamente cancellato l'art. 11 del disegno di legge governativo sulla sicurezza, a prima firma proprio del Ministro Piantedosi, che vorrebbe trasformare il blocco della circolazione stradale fatto solo con il proprio corpo da un semplice illecito amministrativo a un vero e proprio reato da codice penale. Cosa che potrebbe portare alla reclusione fino a due anni anche semplicemente per chi fa un presidio per strada.

In questa legge è facile riscontrare un atteggiamento intimidatorio e la volontà di limitare in maniera drastica la possibilità di protestare senza incorrere in modo sproporzionato in gravissime conseguenze personali”

 

Così il democratico Matteo Mauri.

21/02/2024 - 17:57

“Ministro Piantedosi nessuno ci deve convincere del fatto che le forze di polizia sono un baluardo fondamentale a difesa delle garanzie democratiche di questo Paese. Dopodiché ci guardiamo attorno e mettiamo in fila alcuni elementi perché facciamo riferimento a vicende molto diverse: da  ciò che è accaduto in una scuola a ciò che accade in piazza, alle identificazioni da parte degli uomini della Digos che, a detta sua, forse non erano completamente consapevoli e che invece devono essere assolutamente consapevoli. Per cui noi non pensiamo che ci sia un disegno sovversivo. Ma pensiamo invece che il governo non ci debba garantire che non ci siano direttive ministeriali per chiedere alla polizia di contrastare il dissenso, noi vogliamo e pretendiamo che il governo faccia esattamente l'opposto, cioè si erga a difesa di chi ha opinione diverse e di chi vuole dimostrare il proprio dissenso nelle forme democratiche e deve essere tutelato.  Perché questo deve fare chi è in maggioranza. Noi svolgiamo il nostro compito fino in fondo, essendo sentinelle attente e anche preoccupate rispetto a ciò che abbiamo visto, consapevoli della forza che lo Stato può dimostrare nella garanzia di quelle tutele democratiche ma tutti devono sapere che nessuno abbasserà mai di un millimetro la guardia, perché sono questioni rilevantissime per il nostro Paese”. Così il deputato Matteo Mauri, responsabile Sicurezza del PD nazionale, intervenendo nella replica del question time a Piantedosi.

Nel presentare l’interrogazione, il deputato Federico Fornaro, della presidenza del Gruppo Pd, ha elencato i casi delle identificazioni di una dozzina di persone in occasione delle manifestazioni di cordoglio per Navalny, dell’uomo identificato dalla Digos alla Scala per il solo fatto di aver detto ad alta voce «Viva l'Italia antifascista» al termine dell'Inno di Mameli e le più allarmanti notizie riportate dalla stampa sulle modalità di reazione o di gestione dell'ordine pubblico, ad esempio nei fatti di Torino del 3 ottobre 2023 o di Napoli del 13 febbraio 2024 di fronte alla sede Rai, o ancora di Bologna del 16 febbraio 2024, modalità di reazione ritenute da più parti sproporzionate in relazione ai fatti avvenuti. “Questi segnali di un atteggiamento intimidatorio e repressivo del dissenso – ha detto in Aula Fornaro - trovano ulteriore conferma nella disposizione prevista dall'articolo 11 del disegno di legge governativo, a prima firma Piantedosi, sulla sicurezza pubblica che trasforma in reato l'impedimento alla circolazione fatto con il proprio corpo e che verrebbe ora punito con la reclusione fino a due anni, norma che limiterebbe in maniera drastica la possibilità di protestare senza incorrere in gravissime conseguenze”.

14/02/2024 - 15:42

“L’approvazione da parte delle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera dell’emendamento bipartisan al Decreto Milleproroghe che proroga la moratoria del taglio dei contributi all’editoria di altri 24 mesi è certamente una buona notizia. Ora però non si deve perdere tempo e occorre lavorare con serietà ad una revisione organica della normativa a tutela del pluralismo dell'informazione. Al centro deve essere posto il diritto del cittadino ad una informazione corretta e puntuale”.

Lo dichiarano i deputati democratici Mancini, Bonafé, Cuperlo, Fornaro, Mauri, Guerra, Lai, Pagano e Roggiani, firmatari dell’emendamento 7.18 al Dl Milleproroghe.

08/02/2024 - 10:31

no a nuove tentazioni Lega su “emendamento Bandecchi”

“Il dietrofront sulle università online è una notizia positiva, ci auguriamo che questo argomento sia definitivamente accantonato e che nella maggioranza non vi siano nuove tentazioni a presentare una norma che, come denunciato dalla Conferenza dei rettori, dall’Anvur e dell’Anac, favorisce le università telematiche in termini economici, impoverisce la qualità dei percorsi accademici e crea problemi in termini di legalità” così le deputate e i deputati democratici, Simona Bonafè, Debora Serracchiani, Gianni Cuperlo, Federico Fornaro, Andrea Orlando e Matteo Mauri che hanno da subito denunciato in commissione l’attenzione “sospetta” della Lega sulla norma giornalisticamente ribattezzata “emendamento Bandecchi”.

29/01/2024 - 19:11

Mauri: serve solo alla propaganda del governo
“Il protocollo Italia-Albania è inutile e costoso per il nostro paese, che dovrà impegnare più di 650 milioni di euro solo per allontanare temporaneamente poche migliaia di migranti all'anno.
Un provvedimento fatto  solo in vista delle Elezioni Europee per la propaganda del governo, che non avrà nessun effetto concreto sul numero di sbarchi e che avrà effetti negativi sull’integrazione di coloro a cui verrà riconosciuto il diritto di rimanere nel nostro paese. Il protocollo presenta gravi criticità, è incompatibile con il diritto europeo e la sua applicazione comporterà molte discriminazioni. Oltre al fatto che il Governo non ha chiarito molti aspetti, che lo renderanno concretamente irrealizzabile, sui quali il Partito democratico ha più volte nel corso dell’esame in commissione chiesto al governo delucidazioni mai arrivate”. Così il deputato democratico, vice presidente della commissione affari costituzionali, Matteo Mauri.

29/01/2024 - 16:17

"È incredibile aver dovuto ascoltare le parole del Carabiniere che ha detto di non riconoscersi nel Presidente Mattarella. Parole pericolose e inaccettabili".

"Ed è apprezzabile la tempestività con cui il Comando generale dell'Arma ha fatto sapere che l'agente verrà immediatamente trasferito e che verranno presi i necessari provvedimenti disciplinari".

Lo dichiara il deputato Matteo Mauri,  Responsabile Sicurezza del PD nazionale.

"La fedeltà alle Istituzioni dovrebbe essere il pre-requisito per ogni servitore dello Stato. A maggior ragione se appartenente a un corpo così delicato per la democrazia come quello di chi esercita l'uso legittimo della forza e deve garantire la sicurezza di tutti."

"Ovviamente le dichiarazioni gravissime di un singolo - continua Mauri - non si possono riversare in automatico su tutte le Forze dell'Ordine. Che hanno tutto il nostro sostegno e la nostra fiducia".

Ma non ci sfugge che ogni Carabiniere, all'atto solenne del giuramento, dichiara di "essere fedele alla Repubblica italiana e di osservarne la Costituzione".
E il fatto che un rappresentante dell'Arma si permetta di disconoscere - come se nulla fosse e in pubblico - il Capo di quella Repubblica e il garante di quella stessa Costituzione deve interrogare tutti profondamente. A partire dai vertici delle Forze di Polizia e di chi ne ha la responsabilità istituzionale.

A loro chiediamo una particolare attenzione e un particolare impegno per stroncare sul nascere ogni comportamento inadeguato e pericoloso.

Sul terreno della tenuta democratica e dell'affidabilità di chi la deve difendere, conclude Mauri - che da Viceministro all'Interno ha avuto proprio la delega alla Pubblica Sicurezza - non si può e non si deve cedere nemmeno di un millimetro, mai!"

23/01/2024 - 19:44

“Un accordo che non regge da nessun punto di vista. E che soprattutto è utile solo al Governo albanese e che crea un danno notevole alle tasche delle italiane e degli italiani. Oltre al fatto che non avrà nessun effetto sul numero degli sbarchi e sull'integrazione di chi ha diritto ad essere accolto in Italia. Basti pensare che è prevista una spesa di 653 milioni di euro per soli 5 anni e per al massimo 3.000 migranti al mese. Una spesa folle per fare le stesse cose che si fanno normalmente in Italia a costi immensamente minori. Cioè in sintesi un Accordo per fare cose inutili e costosissime che ha l’unica finalità di realizzare l’ennesima operazione di propaganda della presidente Meloni ”. Così il deputato democratico Matteo Mauri, vicepresidente della commissione Affari Costituzionali di Montecitorio.

18/01/2024 - 14:00

“La Commissione di questa notte alla Camera sull'Accordo con l'Albania è stata l'ennesima tappa dell'operazione di propaganda di Giorgia Meloni sul tema dell'immigrazione.
In particolare un tassello della competizione tra FdI e Lega a chi si supera più a destra.
Un accordo che non regge da nessun punto di vista. E che soprattutto è utile solo al Governo albanese e che crea un danno notevole alle tasche delle italiane e degli italiani. Oltre al fatto che non avrà nessun effetto sul numero degli sbarchi e sull'integrazione di chi ha diritto ad essere accolto in Italia.
Basti pensare che è prevista una spesa di 653 milioni di euro per soli 5 anni e per al massimo 3.000 migranti al mese. Una spesa folle per fare le stesse cose che si fanno normalmente in Italia a costi immensamente minori. Cioè in sintesi un Accordo per fare cose inutili e costosissime.
È per evitare questo scempio e per denunciare il mancato rispetto di fondamentali principi umanitari che abbiamo dato battaglia in Commissione, come PD e come opposizioni unite.
La relazione del Governo e della maggioranza è stata sempre la stessa: un muro di gomma.
Hanno dato parere contrario agli emendamenti che abbiamo presentato. Compresi quelli che provavano semplicemente ad inserire nel testo della Legge i principi su cui il Viceministro Cirielli è venuto ufficialmente a dare garanzie in Commissione.
Un atteggiamento assurdo e inaccettabile per un provvedimento su cui il Governo ha voluto prevedere una procedura accelerata, che ha contribuito a strozzare la discussione in Commissione, quando siamo in attesa della sentenza della Corte costituzionale albanese che potrebbe anche annullare tutto.
La propaganda in vista delle prossime elezioni Europee e l'ansia da prestazione della Presidente Meloni sta superando ogni limite e sta producendo danni che pagherà l'Italia”. Lo dichiara Matteo Mauri, deputato Pd e vicepresidente della commissione Affari Costituzionali di Montecitorio.

05/12/2023 - 19:21

La premier prova a contrastare la concorrenza della Lega di Salvini sul tema dei migranti.

 

“Con la discussione in Consiglio dei Ministri di oggi iniziano a venire al pettine tutti i problemi del Protocollo con l'Albania sui migranti. Prima il governo è stato costretto ad ammettere che fosse necessario passare dal voto del Parlamento per la ratifica, smentendo così importanti esponenti della maggioranza che lo negavano e dovendo riconoscere che avevano ragione il Partito Democratico e tutte le opposizioni che lo chiedevano a gran voce. Adesso iniziano le note dolenti dei costi. Sul tavolo del Consiglio dei Ministri c'è una prima stima che prevede che servano centinaia di milioni di euro. Soldi che vengono letteralmente buttati nel cestino inutilmente. E che si potrebbero risparmiare evitando un'operazione di pura propaganda di un governo che deve fare i conti con il clamoroso fallimento della gestione dell'immigrazione. Fare in Albania quello che si dovrebbe fare in Italia non risolve nessun problema e costa, come è ovvio, immensamente di più. Il tutto mentre è in discussione una Legge di Bilancio la cui parola d'ordine è che la “coperta è corta’ e che toglie a chi più ha bisogno. È l'ennesima operazione propagandistica della Presidente Meloni che prova a contrastare la concorrenza della Lega di Salvini sul tema dei migranti. Una campagna elettorale pagata dagli italiani e dalle italiane”. Così il deputato dem Matteo Mauri, vicepresidente della commissione Affari costituzionali.

30/11/2023 - 13:43

“Il dl immigrazione è una delle tante norme incivili che sta facendo in questi mesi il governo. Dall'inizio dell'anno hanno fatto quattro decreti, un accordo con l'Albania, che tra l'altro non sta in piedi e un decreto ministeriale. Vuol dire che il governo è intervenuto sul tema dell'immigrazione più di una volta ogni due mesi, ha fatto già delle cose che noi consideriamo vergognose come il decreto sulle ong contro i salvataggi in mare o il cosiddetto decreto Cutro che complica ancora di più la vita sull'assistenza e sull'accoglienza dei migranti. Ma con il dl immigrazione si sono superati, perché se la sono presa con i minori, stranieri non accompagnati”. Lo ha detto il deputato dem Matteo Mauri, vicepresidente della commissione Affari Costituzionali, intervistato sul sito web dei deputati Pd.

 

“Ragazzini e ragazzine – ha aggiunto l’esponente Pd - che arrivano da soli nel nostro Paese, vivono una realtà completamente diversa, sono completamente disorientati, sono più vulnerabili di altri e loro riescono, da un lato ad aumentare la capienza dei centri per i minori, oltre che per quelli degli adulti, per decreto, da un giorno all'altro, del 50 per cento, ma soprattutto prevedono, ed è una cosa che non era mai stata fatta in passato, che i minori stranieri non accompagnati di 16, 17 anni, possano essere messi dentro i centri per adulti, creando una promiscuità molto pericolosa di cui si assumono le responsabilità e andando contro la normativa europea che dice che al limite si può fare, ma solo nel rispetto del superiore interesse del minore. Usano i ragazzini immigrati per coprire i propri fallimenti perché non sono in grado di gestire il fenomeno migratorio, continuano a fare solo propaganda e nel farlo se la prendono con chi ha più bisogno. Noi crediamo che questa cosa sia assolutamente inaccettabile”.

28/11/2023 - 15:27

"La Lega si cimenta in un funambolismo logico chiedendo conto al PD della nostra astensione su un loro OdG che chiedeva una maggiore presenza delle Forze dell'Ordine sui mezzi pubblici. Già di per se’ a motivare la scelta sarebbe sufficiente leggere l'OdG e le sue motivazioni di pura vuota propaganda, come al solito. Oltre al fatto che sono tutte cose che se il Governo volesse potrebbe fare anche immediatamente. Ma è molto più interessante far notare che è il partito di Salvini che invece dovrebbe dare spiegazioni agli italiani.
Infatti l'On. Iezzi aveva presentato un emendamento identico al Decreto votato oggi. E il Governo, rappresentato dal Sottosegretario dell'interno, anche lui della Lega, l'ha obbligato a ritirarlo in Commissione Affari Costituzionali, altrimenti l'avrebbe fatto bocciare. Allora le ipotesi sono due: o il capogruppo Igor Iezzi ha la memoria molto corta oppure semplicemente ci troviamo di fronte alla solita propaganda da quattro soldi della destra”.

Così il deputato democratico Matteo Mauri, ex vice ministro dell'Interno.

27/11/2023 - 20:26

"Il Governo ha incredibilmente respinto in Aula alla Camera l'ordine del giorno presentato dal PD che chiedeva semplicemente il rispetto del principio universale del "superiore interesse dei minori".

Lo dichiara il deputato PD Matteo Mauri, ex viceministro dell'Interno, che aggiunge che: "la scelta di mettere i minori stranieri non accompagnati negli stessi dei Centri di accoglienza per gli adulti già di per sé è un grande errore per l'inevitabile promiscuità che si verrà a creare. Non è un caso infatti che fino ad oggi fosse rigorosamente vietato. Ma il fatto di rifiutarsi addirittura di prevedere che questo debba essere fatto solo nel caso di superiore interesse del minore getta una luce molto sinistra su questa scelta sciagurata".

21/11/2023 - 13:34

“La verità è che questo inutile e costoso accordo è stato stipulato con il governo albanese, che è l’unico che ci guadagna, dalla presidente del Consiglio senza che neanche i partiti della maggioranza ne fossero messi a conoscenza. Quando si è saputo della sua esistenza, per dieci giorni non lo avete reso pubblico, mentre il Governo albanese l'ha fatto subito. Poi lo avete pubblicato sul sito della Farnesina con una pagina mancante, quella con l’impegno per i primi 16,5 milioni di euro di spesa. Tutto questo per nascondere la vostra incapacità a gestire il fenomeno dell’immigrazione. Il ministro degli Esteri è venuto oggi a dirci che il provvedimento verrà discusso in Parlamento ed approvato con legge di ratifica. Ma questo non lo deve dire alle opposizioni, lo deve spiegare al ministro dei Rapporti con il Parlamento che invece negava questa necessità”.

Così Matteo Mauri, vicepresidente della commissione Affari costituzionali ed ex vice ministro dell’Interno, intervenendo in Aula alla Camera in dopo le comunicazioni del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sull'accordo con l’Albania per i migranti.

“L’esternalizzazione dell’accoglienza - ha aggiunto - non è prevista né dall’Unione europea, né dalla legislazione italiana. Nell'accordo scrivete che si applicano le norme europee, ma se è così il provvedimento è illegittimo. Decidete allora. Qual è la norma applicata per la detenzione amministrativa in Albania che citate nell'Accordo ma non è spiegata? Cioè i migranti restano in Albania per 28 giorni come dice la presidente del Consiglio o per 18 mesi come dicono altri esponenti del Governo? E dove avviene la divisione fra i cosiddetti soggetti deboli, donne in gravidanza e minori? Sulle navi, oppure in Albania e poi si riportano immediatamente in Italia? Vengono divise le famiglie? Quanti soldi dobbiamo spendere per far funzionare questa operazione, a cominciare dalla ricostruzione della fatiscente base militare offerta dal governo albanese? E quanto in più rispetto alla cifra che avremmo speso in Italia? Quante forze di polizia sono necessarie e da dove vengono sottratte? Visto che, stando ai dati di quest'anno, solo il 2,7% dei migranti arrivati via mare viene rimpatriato, tolti gli 80 che forse lo saranno dall’Albania gli altri 2.920 dei 3mila totali dovranno essere riportati in Italia. Dunque, questo è un meccanismo che non sta in piedi. La democrazia - ha concluso - è fatta di regole e non dei giochini per aggirarle”.

12/10/2023 - 17:39

“Condividiamo e sosteniamo l'iniziativa delle più importati Associazioni italiane a internazionali contro il Dl Immigrazione e Sicurezza. È assolutamente fondata la loro preoccupazione ed è sacrosanto l'appello che hanno lanciato contro le ultime norme volute dal governo con il Dl 133, che mettono a rischio i diritti dei minori stranieri migranti. È un grave errore pensare di introdurre procedure che rischiano di far espellere minorenni, che devono essere tutelati più di chiunque altro e che sono protetti dal diritto internazionale. Così come è un errore mettere giovani ragazze e ragazze stranieri non accompagnati negli stessi centri di accoglienza con gli adulti costringendoli a una condizione di promiscuità pericolosa, inaccettabile e da sempre vietata. La scelta di derogare al numero massimo di persone nei centri di accoglienza è la dimostrazione dell'associazione incapacità del governo di affrontare questa fase in modo adeguato. Non solo condividiamo l'iniziativa autorevole del mondo dell'associazionismo contro il Decreto appena incardinato alla Camera, ma come Partito Democratico faremo di tutto in Commissione e in Aula per impedire che anche questo scempio venga realizzato”.

 

Così il deputato democratico della commissione Affari costituzionali ed ex vice ministro dell’Interno, Matteo Mauri.

05/10/2023 - 14:46

“Il blocco di 20 giorni della nave di soccorso Open Arms nel porto di Carrara è l'ennesimo scandalo di questo Governo.  La "Legge contro le Ong" voluta dal Governo Meloni-Salvini, che pretende di vietare di fare salvataggi multipli di imbarcazioni in difficoltà, è una legge pericolosa che mette a rischio della vita migliaia di persone. A maggior ragione visto il significativo aumento degli arrivi via mare registrati in questi mesi”. Lo dichiara il deputato democratico Matteo Mauri, ex vice ministro dell’Interno

“La ‘colpa’ della Open Arms sarebbe perciò – continua Mauri - quella di aver salvato vite umane in mezzo al mare. La sua ‘colpa’ sarebbe quella di aver rispettato l’obbligo inderogabile di soccorso stabilito dal diritto internazionale. Un obbligo che dovrebbe essere prima ancora morale che giuridico. Perché su tutto dovrebbe sempre prevalere l'umanità.

È inaccettabile che nel nostro Paese esista il "reato di umanità". È inaccettabile che questo Governo di destra giochi sulla pelle dei più deboli. È inaccettabile che venga criminalizzato chi salva le vite nel Mediterraneo, cioè esattamente quello che dovrebbe fare lo Stato. È per questo – conclude - che continueremo a batterci perché venga cancellata questa Legge disumana, inutile e pericolosissima”.

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