26/01/2023 - 18:01

“Alla luce del forte ridimensionamento annunciato dai vertici del gruppo Dema è fondamentale che il governo riapra subito il tavolo di confronto”. I deputati del Pd Marco Sarracino e Arturo Scotto hanno depositato un’interrogazione al presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nella quale si chiede di intervenire urgentemente per riaprire il confronto sulla vertenza Dema, con l’obiettivo di preservarne i livelli occupazionali.

“Il concordato scadrà a brevissimo, il prossimo sette febbraio - spiegano Sarracino e Scotto - e non si può perdere altro tempo. Esprimiamo la nostra solidarietà ai lavoratori, che anche oggi hanno protestato per difendere il loro posto di lavoro e per richiamare l’attenzione delle istituzioni. Condividiamo le preoccupazioni - concludono gli esponenti dem - espresse dai sindacati e auspichiamo un sussulto di senso di responsabilità da parte di tutti".

12/01/2023 - 10:02

“Quali iniziative intendono adottare i ministri del Lavoro e dell’Interno per favorire il rapido avvio di una seria trattativa tra le associazioni datoriali e le organizzazioni sindacali per il rinnovo del contratto nazionale delle guardie giurate, scaduto da sette anni, in un settore che coinvolge circa 100mila lavoratori, nonché, in prospettiva, per avviare un percorso di riforma dell’intero comparto?”.

E’ la domanda contenuta nell’interrogazione ai ministri, Marina Calderone e Matteo Piantedosi, presentata dal Partito democratico alla Camera a prima firma Chiara Gribaudo, vicepresidente della commissione Lavoro, e sottoscritta anche da tutti i deputati Pd-Idp della commissione, Arturo Scotto, Marco Sarracino, Mauro Laus ed Emiliano Fossi.

“Il mancato rinnovo del contratto della vigilanza privata e dei servizi fiduciari - si legge nel testo - sta generando una perdita di salario non indifferente, visto che le retribuzioni sono ferme dal momento in cui lo stesso è scaduto e richiama tutti ad una iniziativa specifica per dare risposte a un settore che riveste un ruolo necessario se non insostituibile per nostra comunità. Complessivamente, appare sempre più necessario un intervento di revisione profonda della normativa che regola il settore della vigilanza privata, al passo con i tempi e con le tante funzioni che negli ultimi anni si sono incrementate. Nonostante la rilevanza e la delicatezza di dette funzioni, una guardia giurata ha uno stipendio che oscilla all'incirca dalle 1.000 euro per il sesto livello alle 1.300 euro per il quarto livello. Il fenomeno del lavoro povero, particolarmente diffuso nel nostro Paese, e di cui il settore della sicurezza privata rappresenta uno degli esempi più negativi, ha riproposto con forza la questione salariale”.

14/12/2022 - 19:22

Dichiarazione on.li Marco Sarracino , Arturo Scotto e Sen. Valeria Valente

"Sosteniamo la richiesta di Fiom, Fim e Uilm a seguito dell'ultimo incontro avvenuto con il Governo sulla vicenda "ex Whirlpool". Riteniamo infatti che sia innanzitutto assolutamente urgente garantire il passaggio di proprietà entro la fine dell'anno, dell'immobile da Whirlpool a Zes Campania, ma che parallelamente si proceda rapidamente all'individuazione di un soggetto che si occupi della reindustrializzazione. In un momento delicato come questo, perdere uno stabilimento produttivo come quello di Napoli, rappresenterebbe un colpo fortissimo all'economia del Mezzogiorno. Per questo vigileremo con molta attenzione affinché tutti i prossimi passaggi si svolgano in maniera corretta e veloce, specie se consideriamo che scadranno fra meno di un anno gli ammortizzatori sociali previsti per quei lavoratori". Lo scrivono in una nota i deputati Marco Sarracino e Arturo Scotto e la senatrice Valeria Valente del del Pd-Italia Democratica e Progressista.

29/11/2022 - 12:57

“Il salario minimo è e sarà una delle battaglie identitarie del Pd. In Italia esiste ormai una questione sociale non più rinviabile e questa crisi la sta aggravando. Ci sono diseguaglianze economiche che hanno raggiunto livelli non più accettabili dal punto di vista etico. La forbice tra chi ha e chi non ha continua ad allargarsi. Una politica che riaffermi una nuova giustizia sociale, che vada nella direzione di una redistribuzione delle ricchezze ma anche delle opportunità, è per noi prioritaria”. Così il deputato dem Marco Sarracino, intervenendo in Aula per illustrare la mozione Pd sul salario minimo.

“La manovra di Bilancio varata da questo governo purtroppo non va in questa direzione, anzi. Sul tema del lavoro non c’è praticamente nulla. Noi invece riteniamo fondamentale in questo momento affrontare con urgenza la questione salariale. In Italia, troppe persone, nonostante lavorino risultano essere sotto la soglia di povertà, soprattutto giovani e donne al Sud. Il salario medio di un under 35 nel nostro Paese è inferiore a 1000 euro al mese. Come può un ragazzo progettare un futuro in quelle condizioni? Voi parlate dell’immigrazione, ma non vedete che il principale problema in Italia è l’“inverno demografico”. È arrivato il tempo di istituire un salario minimo con una sua quantificazione a 9,50 all’ora. Puntiamo subito alla definizione della retribuzione minima legale, facendo innanzitutto riferimento ai principali contratti collettivi nazionali sottoscritti dai datori e prestatori di lavoro più rappresentativi. Ma prevedendo che il trattamento economico corrisposto ai lavoratori non possa essere inferiore a 9 euro e 50 all’ora, al lordo degli oneri contributivi e previdenziali. Perché esiste una soglia sotto la quale non si tratta più di lavoro, ma di sfruttamento. Per questi motivi, con questa mozione, il Pd impegna il governo ad avere una road map in grado di giungere al recepimento della direttiva comunitaria in tempi brevi. Siamo convinti che il senso di responsabilità che dovrebbe accompagnare tutte le forze politiche ci guiderà in questo percorso non facile, ma necessario”.

22/11/2022 - 18:52

“Abbiamo depositato un’interpellanza urgente al Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, per sapere se e quando intenda attivare un tavolo con Whirlpool e le Organizzazioni Sindacali per analizzare il Piano Industriale del Gruppo ed ottenere ampia informativa sulla procedura di cessione. Una eventuale cessione che -sia chiaro- dovrà essere vincolata a specifiche garanzie circa il mantenimento dei livelli occupazionali e produttivi”. Lo dichiarano in una nota i deputati del Pd, Irene Manzi, Augusto Curti, Stefano Graziano, Vinicio Peluffo, Piero De Luca, Marco Sarracino, Arturo Scotto, Toni Ricciardi, Marco Simiani, Federico Gianassi, Emiliano Fossi, Matteo Mauri e Chiara Braga 

“Sono anni che Whirlpool attua un significativo ridimensionamento della forza lavoro, nonché la dismissione di unità produttive sul territorio nazionale, con una progressiva esautorazione della piattaforma produttiva italiana. E oggi -proseguono i deputati del Pd- con una trattativa di cessione in corso, la multinazionale ha disertato qualsiasi tavolo di confronto istituzionale, dimostrando grave mancanza di rispetto verso i lavoratori, le Istituzioni e le parti sociali. 

“Nel nostro Paese la multinazionale ha 7 siti -molti dei quali collocati in aree interne- e impiega 5000 lavoratori, per non parlare di quelli dell'indotto e con le decisioni che sta prendendo rischia seriamente di non assicurare il mantenimento degli attuali livelli occupazionali e la continuità produttiva degli stabilimenti.
Siamo nel pieno -scrivono i deputati dem nell’interpellanza- di una grave crisi economica ed è necessario che una cessione così impattante per il tessuto economico e sociale dei territori sia gestita attraverso adeguati criteri di governance e che il Ministero e le Organizzazioni Sindacali siano costantemente informati e coinvolti nelle diverse fasi della trattativa”.

“Ci aspettiamo dal governo una risposta chiara e iniziative immediate anche rispetto alle azioni che vorrà mettere in campo per sostenere il comparto della produzione di elettrodomestici in Italia, dichiarando il settore strategico, con politiche industriali mirate a tutelare e rilanciare il tessuto produttivo dei nostri territori”. Così concludono i deputati dem.

22/11/2022 - 18:52

“Abbiamo depositato un’interpellanza urgente al Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, per sapere se e quando intenda attivare un tavolo con Whirlpool e le Organizzazioni Sindacali per analizzare il Piano Industriale del Gruppo ed ottenere ampia informativa sulla procedura di cessione. Una eventuale cessione che -sia chiaro- dovrà essere vincolata a specifiche garanzie circa il mantenimento dei livelli occupazionali e produttivi”. Lo dichiarano in una nota i deputati del Pd, Irene Manzi, Augusto Curti, Stefano Graziano, Vinicio Peluffo, Piero De Luca, Marco Sarracino, Arturo Scotto, Toni Ricciardi, Marco Simiani, Federico Gianassi, Emiliano Fossi, Matteo Mauri e Chiara Braga 

“Sono anni che Whirlpool attua un significativo ridimensionamento della forza lavoro, nonché la dismissione di unità produttive sul territorio nazionale, con una progressiva esautorazione della piattaforma produttiva italiana. E oggi -proseguono i deputati del Pd- con una trattativa di cessione in corso, la multinazionale ha disertato qualsiasi tavolo di confronto istituzionale, dimostrando grave mancanza di rispetto verso i lavoratori, le Istituzioni e le parti sociali. 

“Nel nostro Paese la multinazionale ha 7 siti -molti dei quali collocati in aree interne- e impiega 5000 lavoratori, per non parlare di quelli dell'indotto e con le decisioni che sta prendendo rischia seriamente di non assicurare il mantenimento degli attuali livelli occupazionali e la continuità produttiva degli stabilimenti.
Siamo nel pieno -scrivono i deputati dem nell’interpellanza- di una grave crisi economica ed è necessario che una cessione così impattante per il tessuto economico e sociale dei territori sia gestita attraverso adeguati criteri di governance e che il Ministero e le Organizzazioni Sindacali siano costantemente informati e coinvolti nelle diverse fasi della trattativa”.

“Ci aspettiamo dal governo una risposta chiara e iniziative immediate anche rispetto alle azioni che vorrà mettere in campo per sostenere il comparto della produzione di elettrodomestici in Italia, dichiarando il settore strategico, con politiche industriali mirate a tutelare e rilanciare il tessuto produttivo dei nostri territori”. Così concludono i deputati dem.

07/11/2022 - 18:00

Dichiarazione di Marco Sarracino, deputato Pd

"Nella narrazione del Governo è del tutto assente una riflessione seria sul lavoro povero. Cosa vuol dire accettare un lavoro a qualsiasi costo? Vuol dire forse proseguire sulla strada del lavoro sottopagato, sfruttato, discontinuo con paghe da fame, con contratti pirata? Non si può approfittare della disperazione delle persone, soprattutto dei più giovani. Se questo è il modello della destra di Salvini chiediamo che il Ministro Calderone, già commissariata dal furore ideologico della Lega su reddito di cittadinanza e pensioni, e la Premier Meloni, battano un colpo per difendere i lavoratori. Per quel che ci riguarda non possono più esistere lavoratori poveri. Per questo ci siamo fatti carico di una proposta di legge per il salario minimo e per questo riteniamo prioritario aumentare i salari. E' così che si combattono povertà, precarietà e sfruttamento, non con proposte vaghe e in qualche caso anche umilianti nei confronti delle persone". Lo scrive in una nota il deputato Pd Marco Sarracino.

20/10/2022 - 16:21

“Dinanzi a una destra distinta e distante dai nostri valori, il ruolo del Partito Democratico deve essere quello di combattere realizzando l’opposizione in Parlamento e, soprattutto, nella società. L’Italia che ha in mente il Pd è un’Italia con meno diseguaglianze sociali, in cui il punto centrale è il lavoro, i suoi diritti e la lotta allo sfruttamento. Non è un caso che una delle nostre prime proposte presentate, che ho firmato anch’io, riguarda il salario minimo. Se hai uno stipendio di 850 euro al mese, c’è qualcosa che non va. Occorre superare i contratti di lavoro eticamente inaccettabili. Purtroppo in questa campagna elettorale non siamo stati ritenuti credibili. Scontiamo ancora quanto fatto nel passato, dal jobs act alla buona scuola, fino alla cosiddetta rottamazione. Noi siamo cambiati molto in questi anni, ma non abbiamo avuto il tempo sufficiente per dimostrarlo. Oggi è necessario un patto generazionale che dia forza, a prescindere dall’età anagrafica, a chi è in grado di svolgere una seria battaglia politica e su questa capacità compiere la selezione dei gruppi dirigenti: con messaggi chiari, netti e radicali”.

Così il deputato del Partito Democratico, Marco Sarracino, intervistato da Radio Immagina.

20/10/2022 - 15:25

“Da giovane neo eletto in Parlamento sono stato subito colpito da tre elementi: da quanto il centrodestra sia sovrappresentato in termini numerici in Aula, da come sia invece sotto rappresentato il Sud e, ovviamente, in negativo, dall’atteggiamento tenuto dalle destre nelle loro prime scelte, partendo dalle elezioni dei presidenti La Russa e Fontana. Mi aspetto però, allo stesso tempo, che emergeranno tutte le loro contraddizioni, proprio come sta già accadendo in queste ore. Perché è un centrodestra che si è messo insieme per vincere le elezioni, ma che ha al suo interno delle differenze molto sostanziali. Il caso delle gravissime dichiarazioni di Berlusconi e dell’altrettanto grave applauso dei parlamentari di Fi lo testimonia. Quanto accaduto deve farci preoccupare su quelli che saranno i futuri assetti di governo, perché alcuni paletti, come la collocazione del nostro Paese a sostegno dell’Europa e del popolo ucraino, non possono essere toccati. È inimmaginabile. Non può passare il messaggio che non ci sia un aggressore, la Russia di Putin, e una nazione aggredita, l’Ucraina”.

Così il deputato del Partito Democratico, Marco Sarracino, intervistato da Radio Immagina.

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