14/05/2024 - 12:25

Cambiare regolamento Ue, moratoria importazione, campagna sensibilizzazione

“E’ da due settimane ormai che registriamo l’assenza del ministro e dei sottosegretari all’Agricoltura in questa Aula e in Commissione quando chiamati a rispondere ad interrogazioni che riguardano i compiti del ministero o a garantire l’esame dei provvedimenti. Preferiscono evidentemente l’impegno per la campagna elettorale o stringere mani nelle fiere proseguendo la loro propaganda. Nel caso della produzione del foie gras, con questa interrogazione abbiamo affrontato il tema dell’atroce realtà di una tecnica barbara e la risposta del governo non ci ha soddisfatto. E’ tiepida e svicola rispetto a interventi urgenti e concreti. Sappiamo che in Italia la pratica dell’alimentazione forzata di anatre e oche è vietata dal 2001. Non abbiamo presentato un’interrogazione per sentirci dire questo”.Così il capogruppo Pd in commissione Agricoltura alla Camera, Stefano Vaccari, intervenendo in Aula in replica alla risposta del governo all’interrogazione presentata insieme ai colleghi dem, Forattini, Marino e Rossi.

“Volevamo sapere dal governo - ha aggiunto - quali passi formali avrebbe compiuto nei confronti dell’Ue per modificare il regolamento che stabilisce il requisito sbagliato e crudele del peso minimo del fegato d’oca e d’anatra per la produzione del foie gras. Requisito che si raggiunge solo attraverso la tortura degli animali che, chiusi in gabbie strettissime, sono sottoposti alla pratica del gavage, ovvero dell’inserimento di un tubo nella gola per costringerli a ingurgitare in pochi secondi e più volte al giorno una quantità di cibo esageratamente superiore alle necessità. Insomma, il foie gras non è altro che una produzione legata ad una malattia, la steatosi epatica, in totale contrapposizione con la tutela del benessere animale. Il governo deve sostenere con determinazione presso la Commissione europea l’adozione di metodologie alternative e non violente abrogando la norma dei pesi minimi. Nel frattempo deve avviare una moratoria temporanea e di civiltà che vieti nel nostro Paese importazione e commercializzazione del foie gras, prodotto solo in cinque Paesi Ue, e una campagna di sensibilizzazione sul consumo di questo alimento a partire dalla scelta che alcune catene della grande distribuzione hanno già fatto non inserendo sugli scaffali questo prodotto. Il resto - ha concluso - rischia di essere solo chiacchiere senza costrutto”.

13/05/2024 - 18:18

“Vandalizzare la tomba di Enrico Berlinguer non è solo un gesto vile ma pieno di odio verso chi ha rappresentato milioni di italiani che hanno lottato per affermare diritti, libertà e democrazia. Non arretreremo e casa per casa, strada per strada, continueremo ad impegnarci ancora di più”.

Così sui social il deputato democratico, Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera.

10/05/2024 - 11:41

Si compiace che siccità non colpisce Nord e sue eccellenze vino

“Ignobili affermazioni del ministro Lollobrigida che conferma quanto sapevano. Per questo governo il Sud è parte marginale del Paese tanto che con l'autonomia differenziata sarà sancita la definitiva separazione delle regioni del Mezzogiorno. Incredibile che il ministro Lollobrigida nel question time di ieri al Senato si compiaccia del fatto che la siccità colpirà il Sud e non le regioni del Nord dove si produce vino di eccellenza. Lollobrigida dimentica o fa finta di dimenticare che sono 180 le etichette certificate dei vini nel Mezzogiorno e nelle Isole e che quei territori hanno produzioni enogastronomiche di eccellenza che rafforzano e qualificano il Made in Italy nel mondo. Se vuole siamo in grado di inviare una nota esplicativa al ministro.

Chieda dunque scusa agli agricoltori e ai cittadini del Mezzogiorno e se proprio non riesce ne tragga le conseguenze”.

Così Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera.

08/05/2024 - 14:38

“Dinnanzi all’emergenza idrica nazionale il ministero dell’Agricoltura non può più tergiversare. E’ necessario un serio stanziamento di risorse oltre quelle che si intende destinare alla Sicilia assieme alla decretazione d’urgenza che pure questa è arrivata in ritardo. Il misero finanziamento da poco più di 400 milioni di euro che il governo ha detto sia oggi disponibile è assolutamente insufficiente. La realtà è che l’esecutivo è in grande ritardo, come denunciamo già da tempo, e che occorre mettere in campo un piano straordinario, peraltro già annunciato entro giugno dallo stesso commissario dell’Acqua il 22 di marzo scorso, dopo la Cabina di regia per la crisi idrica del 19 marzo. Non c’è più tempo da perdere: ci aspettiamo con urgenza le risposte che sono attese dall’intero comparto agricolo”.

Così il capogruppo del Pd in commissione Agricoltura alla Camera, Stefano Vaccari, in replica alla risposta del ministro Francesco Lollobrigida all’interrogazione presentata insieme ai colleghi dem, Forattini, Marino e Rossi.

“Serve intervenire con misure straordinarie - denunciano i deputati interroganti - per supportare gli agricoltori e mitigare gli impatti devastanti della siccità sul comparto agricolo nazionale, sollecitando l’adozione di interventi mirati. Tra questi, l’erogazione di aiuti economici straordinari per compensare le perdite subite dagli agricoltori, l’attivazione di misure di sostegno per la gestione idrica e l’accelerazione delle procedure per l’ottenimento di autorizzazioni e finanziamenti per interventi di efficientamento idrico e irrigazione. L’Anbi (Associazione nazionale consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue) - aggiungono - ha censito oltre settecento progetti di manutenzione straordinaria delle infrastrutture idriche nazionali, per un investimento complessivo di 2,3 miliardi di euro. Le regioni hanno presentato 562 proposte da 13,5 miliardi per il piano nazionale di interventi strutturali e per la sicurezza del settore idrico, ma serve indicare in fretta le priorità e indicare le risorse con cui realizzarle”.

 

02/05/2024 - 17:20

"Un fucile imbracciato prima di tirare un grilletto. Una immagine volgare che nuoce alla stessa immagine dei cacciatori ai quali l'europarlamentare Pietro Fiocchi di FdI intenderebbe rivolgersi".

È la dura critica del capogruppo PD della Commissione Agricoltura della Camera, Stefano Vaccari, al manifesto elettorale che vede Pietro Fiocchi che punta un fucile verso l'elettorato.
"Quando si hanno cariche pubbliche - aggiunge - occorrerebbe utilizzare equilibrio e responsabilità e non certo aprire conflitti nella società. In questi anni i cacciatori sono stati penalizzati proprio da chi ha alimentato lo scontro per evidenti interessi personali. Di fronte a certe immagini - conclude - gli elettori sapranno giudicare".

30/04/2024 - 09:44

“Condividiamo le preoccupazioni del presidente dell’Unione nazionale dei comuni, comunità ed enti montani, Marco Bussone, contenute nella lettera scritta al ministro dell’Interno e ai prefetti riguardo le interpretazioni restrittive contenute nella legge del 22 febbraio 2000 sulla par condicio in vista delle elezioni europee e che come Partito Democratico avevamo denunciato con una specifica interrogazione rivolta a Matteo Piantedosi. Come già per il 25 Aprile, infatti, il problema si ripropone anche in vista del 2 Giugno e non solo. Tutti i comuni, infatti, fino al 9 giugno data in cui si voterà per le elezioni europee, non dovrebbero mettere i loro loghi sui manifesti di eventi istituzionali, come quelli delle Feste della Repubblica, del Giro d’Italia, del Salone internazionale del Libro, di concerti e spettacoli o di altre iniziative. Le disposizioni, compresi i patrocini, valgono per tutti i comuni, anche quelli dove non si svolgono le consultazioni amministrative per l'elezione del sindaco e del consiglio comunale. Un conto è una seria applicazione della par condicio e la salvaguardia di una sana dialettica politica sui contenuti, altra cosa è una ingiusta e inspiegabile limitazione dell’attività istituzionale degli enti locali”.

Lo dichiara il deputato democratico, Stefano Vaccari, segretario di presidenza della Camera.

29/04/2024 - 16:14

“A Livorno e a Grosseto importante operazione delle forze di polizia, alle quali vanno i nostri ringraziamenti, per aver assicurato alla giustizia 10 persone di origine pakistana per intermediazione e sfruttamento del lavoro nei confronti di 67 persone extracomunitarie ospiti del Cas di Piombino. La piaga del caporalato è sempre presente nelle nostre campagne, anche perché è timida la consapevolezza e la determinazione delle istituzioni e del governo nel dare piena applicazione alle norme della legge 199 del 2016 che consentirebbe di contrastare più efficacemente la diffusione delle pratiche di sfruttamento del lavoro. Dietro il caporalato si nascondono pure imprenditori ed imprese compiacenti che favoriscono l'illegalità per meri interessi economici”.

Lo dichiara il capogruppo Pd in commissione Agricoltura alla Camera, Stefano Vaccari.

“Per uno o due euro l'ora - aggiunge - si ricattano migliaia di persone che si affidano ad una misera paga pur di tentare di sopravvivere e che spesso sono alloggiate in catapecchie che non garantiscono le indispensabili tutele sanitarie. Tante volte le cronache ci parlano anche di morti improvvise. La buona agricoltura deve ribellarsi e rivendicare i comportamenti corretti che sono in stragrande maggioranza per non essere confusa con un gruppuscolo di imprenditori senza scrupolo che si affidano a padroncini schiavisti. Il ministro Lollobrigida - conclude - anziché continuare ad annunciare spot propagandistici e ad allargare i suoi staff faraonici assuma questa emergenza convocando un tavolo di lavoro con le forze interessate ed adotti un piano strategico per l'agricoltura italiana, comparto essenziale e qualificante per dare vita ad un nuovo modello di sviluppo improntato alla qualità, alla sostenibilità e alla giustizia sociale”.

 

24/04/2024 - 16:02

“Sulla peste suina il governo continua ad annunciare interventi e misure che tardano ad arrivare nonostante la nomina di un commissario e una serie di subcommissari. Quante delle aree interessate alla diffusione del virus sono state recintate per evitare il diffondersi della malattia attraverso gli spostamenti dei cinghiali? Quanti cinghiali finora sono stati abbattuti per ridurre drasticamente la popolazione di ungulati, ormai insostenibile visti i numeri eccessivi certificati dall’Ispra, anche a tutela delle produzioni agricole?
Con grande imbarazzo abbiamo ascoltato, oggi in Aula alla Camera, la risposta che il ministro dei rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha dato ad una interrogazione parlamentare che chiedeva conto delle iniziative intraprese da parte del ministero dell’Agricoltura. E’ lo stesso imbarazzo che avranno provato il ministro Lollobrigida e i sottosegretari del ministero dell’Agricoltura visto che avrebbero dovuto rispondere loro per competenza ed invece hanno delegato un ministro che si occupa di tutt’altro. D’altronde non avrebbe potuto dire altro rispetto a quanto ascoltato. Siamo di fronte al nulla e sul nulla è difficile costruire dati e riscontri di lavoro. C’è il serio rischio che un comparto produttivo venga messo in ginocchio non tanto dalla peste suina ma dall’incapacità di saperla affrontare”.

Lo dichiarano i deputati e le deputate del Pd della Commissione Agricoltura Stefano Vaccari, capogruppo, Antonella Forattini, Stefania Marino e Andrea Rossi.

22/04/2024 - 15:52

"Le carceri italiane sono sovraffollate e il personale necessario non è sufficiente per la gestione ottimale delle strutture. Una condizione che abbiamo riscontrato anche questa mattina nella visita fatta alla casa circondariale S. Anna di Modena nell’ambito dell’iniziativa 'Bisogna aver visto' del PD, che si sta svolgendo su tutto il territorio nazionale".

Lo dichiarano il deputato PD Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera e il consigliere regionale Luca Sabatini.
"Anche qui a Modena - aggiungono - i dati testimoniano del sovraffollamento del carcere, con una capienza di persone detenute che è oltre il 50% in più di quella massima, con 535 unità su 382 posti di capienza, dei quali 370 in detenzione definitiva, con un aumento di 100 unità in più solo nell’ultimo anno per effetto dei provvedimenti del Governo e della saturazione di altre carceri della regione. A fronte di questo numero, ci sono 40 agenti di polizia penitenziaria in meno della pianta organica prevista, 217 rispetto ai 257 che dovrebbero esserci, ovvero un agente ogni 50 persone o 75 agenti per turno. Nonostante queste condizioni di precarietà – proseguono i due esponenti Dem – l’assistenza alle persone recluse è buona, e rispetto al 2020, anno della rivolta, c’è stata una drastica diminuzione della somministrazione di farmaci, e questo è uno tra i dati maggiormente positivi che abbiamo riscontrato.
Tuttavia, a livello nazionale – concludono Vaccari e Sabattini – il quadro è, se possibile, ancora più fosco, come emerge dai dati del rapporto presentato oggi dall’Associazione Antigone  che registra un aumento dei suicidi.
utilizzo della pena a fini populistici che il Governo sta effettuando aggrava il problema, con un livello di affollamento che non si registrava da oltre 10 anni, ovvero da quando l'Italia fu condannata dalla Corte Europea per i Diritti dell'Uomo".

22/04/2024 - 09:19

 Contrastare i mutamenti climatici, combattere l'inquinamento, preservare la biodiversità, chiudere definitivamente l'era dei combustibili fossili, bloccare l'uso sconsiderato del suolo per evitare degradazione e dissesto, tutelare boschi e foreste, sostenere l'agricoltura sostenibile e multifunzionale, fare buon uso dell'acqua pubblica, utilizzare responsabilmente le risorse naturali: queste le vie maestre per  voler bene alla Terra ed avere l'obiettivo di un mondo migliore che garantisca benessere e salute, sconfigga povertà e fame, offra una buona e dignitosa occupazione ed una crescita economica inclusiva e sostenibile. Invece assistiamo a troppe marce indietro e ripensamenti  soprattutto in Italia dove le forze della reazione provano a frenare tutti i necessari cambiamenti e a indicare nella prossima sfida europea il banco di prova per tornare indietro. Si tratta invece di guardare avanti, di voltare pagina e occorre farlo subito ascoltando milioni di giovani che ogni giorno ci ricordano che partendo dalle cose più semplici a quelle più complesse è possibile fare la differenza. Subito, però”.

Così Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera.

20/04/2024 - 18:09

Sua autorevolezza e competenza saranno molto utili in Ue

“Il vice ministro Galeazzo Bignami, non potendo comunicare i risultati raggiunti dal suo ministero, si affida ad una polemica da quattro soldi nei confronti del presidente Bonaccini, candidato alle europee, pur di apparire e tentare di nascondere i gravi ritardi del governo sulla ricostruzione dei territori colpiti dall'alluvione. E’ invece una bella notizia la candidatura di Stefano Bonaccini al Parlamento Europeo ed è altrettanto giusta la scelta di affidare a Stefano la guida della lista del collegio Nord Est. Per Bonaccini parlano i dieci anni di Presidenza della regione Emilia Romagna e la grande determinazione nell'affrontare, con successo, momenti drammatici e difficili quali sono stati la gestione della ricostruzione dopo il terremoto del 2012, della pandemia nel 2020, dell’alluvione del 2023. L'autorevolezza e la competenza di Bonaccini saranno utili e necessarie, per il sano pragmatismo che ha accompagnato sempre la sua azione, nel parlamento europeo dove si affronteranno i passaggi complessi della transizione ecologica e digitale, avendo l'accortezza di coniugare sempre il giusto obiettivo di un nuovo modello di sviluppo, improntato alla qualità, alla sostenibilità  e alla giustizia sociale, con le procedure possibili e realistiche. Adelante presidente Bonaccini!”.

Così Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera dei deputati, replicando a un post del viceministro Bignami in cui si afferma che Bonaccini “scappa” dall’Emilia Romagna.

20/04/2024 - 16:41

“Sul contrasto alla peste suina troppe parole sono state spese da parte del governo e di contro i limiti operativi sono stati fin troppo evidenti. La malattia si sta diffondendo in fretta e ha già iniziato ad interessare territori particolarmente vocati alla trasformazione e all'allevamento delle carni suine. Occorre un deciso cambio di passo per impedire alla peste suina di fare danni irreparabili ad un settore importante per l’agroalimentare italiano ed avviare il suo eradicamento in tempi ragionevolmente brevi. Si rischia il blocco totale di un comparto primario, anche e soprattutto dal punto di vista dell'export, che fattura 20 miliardi di euro e occupa 40mila addetti considerando la produzione primaria e la trasformazione con un patrimonio di 43 eccellenze Dop e Igp riconosciute a livello internazionale. A questo volume economico occorre aggiungere il cospicuo settore dell'indotto. Di fronte ad una situazione così complessa le aziende italiane di trasformazione della carne suina, come denuncia Assica, hanno dovuto rinunciare a 20 milioni di euro al mese per mancate esportazioni in Paesi terzi che hanno chiuso i loro mercati a salumi e carni suine al primo caso di positività nei cinghiali, oltre mezzo miliardo totale di mercato estero, divenuto facile appannaggio di concorrenti stranieri e dell’Italian Sounding. Le recinzioni di contenimento sono state poche ed installate in ritardo mentre sul contenimento dei cinghiali si è praticamente all'anno zero, nonostante la disponibilità manifestata in ogni dove dalle Regioni e dal mondo venatorio. Per l'impiego dell'esercito siamo ancora agli annunci. Serve un piano strategico piu’ puntuale e concreto che deve scaturire dal pieno coinvolgimento di regioni, operatori, imprese, unita’  sanitarie, mondo venatorio ed esercito. Ora che ha allargato il suo staff, gia faraonico, potendo contare su altri due milioni di euro assegnati dal governo, il ministro Lollobrigida dovrebbe attivare tutte le procedure di urgenza per una operazione di contrasto alla peste suina non piu’ rinviabile che peraltro abbiamo chiesto invano con puntuali interrogazioni parlamentari e richieste in Commissione a cui ci e’ stato risposto in modo evasivo e notarile”.

Lo dichiarano Stefano Vaccari, capogruppo, Antonella Forattini, Stefania Marino e Andrea Rossi, deputati Pd della Commissione Agricoltura.

17/04/2024 - 19:02

“I terremoti e gli eventi catastrofici non sono uguali per tutti soprattutto se sono coinvolti i cittadini dell’Emilia Romagna. Dopo la mancata proroga dell’esenzione Imu per i fabbricati inagibili, dopo i mancati finanziamenti per fare fronte a tutti i danni, tutti non solo una parte, dell’alluvione del maggio 2023, con il nuovo decreto che comprende il superbonus i comuni dell’Emilia Romagna inseriti nel cratere del sisma 2012 sono stati esclusi dalla possibilità di poter utilizzare lo sconto in fattura e la cessione del credito a differenza di quanto previsto per i comuni terremotati di Lazio, Umbria, Abruzzo e Marche. Bocciare, alla Camera, in Aula, l’ordine del giorno al decreto Pnrr con il quale chiedevamo l’impegno del governo a ristabilire equità e giustizia estendendo le deroghe anche in Emilia Romagna, attesta una vera e propria ossessione dell’esecutivo Meloni verso la regione e il suo presidente Bonaccini, ricordiamoci la vicenda della nomina del commissario, anche al fine di poter comunicare, velleitariamente, una presunta inadeguatezza dell’amministrazione nel completare la ricostruzione dopo il sisma del 2012. E ancor più offensiva è stata la proposta del governo di tramutare l’Odg in una mera raccomandazione”.

Lo dichiara il deputato del Pd Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera.

“I dati, di contro - aggiunge - segnalano che l’eventuale proroga riguarderebbe solo il 5% dei fabbricati sui quali insistono già cantieri finanziati ed autorizzati dalla struttura commissariale. In quei comuni il completamento dei lavori non è stato realizzato non certo per mancanza di volontà, lo dimostra l’operatività dei cantieri, ma per una serie di congetture tra le quali il forte rincaro dei materiali nel tempo della crisi energetica. Eppure quando si vuole, i danari si trovano come i milioni di euro regalati al ministro Lollobrigida per allargare spudoratamente i suoi già faraonici staff. E purtroppo il governo non sta facendo la sua parte nemmeno per l’alluvione di dieci mesi fa. Grandi passerelle indossando gli stivali d’ordinanza - conclude - grandi impegni sul fatto che sarebbero stati rimborsati tutti i danni ed invece ora si naviga al buio e non si conoscono ancora le cifre reali stanziate per avviare la ricostruzione”.

17/04/2024 - 16:15

“Il ministro Lollobrigida, rispondendo in Aula ad una interrogazione circa la riduzione del numero di ami previsti nella pesca sportiva dei palamiti da 200 a 50 e di vietare l'utilizzo di sistemi automatici per il recupero dell'attrezzo, ha ripetuto le stesse posizioni che lo hanno portato a motivare le ragioni del decreto che noi riteniamo sbagliato. Una scelta unilaterale, considerato che le disposizioni precedenti erano in perfetta sintonia con le direttive comunitarie e le indicazioni della scienza”.

Lo dichiarano i capigruppo democratici della commissione Agricoltura, Stefano Vaccari, e della commissione Ambiente, Marco Simiani, alla Camera.

“Il ministro - aggiungono - ha paragonato migliaia di pescatori sportivi, che operano onestamente nel settore della pesca professionale a quanti operano illegalmente mascherandosi da pescatori sportivi, rischiando di esasperare la conflittualità tra pesca ricreativa e pesca professionale.   Non è limitando gli ami che si elimina l’illegalità e la pesca di frodo. Ripetiamo quanto detto in altre occasioni: il provvedimento è stato emanato senza un adeguato coinvolgimento del Parlamento e in assenza di un dialogo o concertazione preventiva con le parti e con associazioni sportive interessate. Il ministro si è impegnato a convocare quanto prima un tavolo con le associazioni di pesca sportiva. Speriamo - concludono - che il tavolo venga convocato quanto prima per evitare coinvolgendo i professionisti, i ricreativi, le associazioni professionistiche e dilettantistiche che praticano questo antico sistema di pesca e che rappresentano un patrimonio ad alto valore sociale e culturale per le comunità costiere del nostro Paese”.

 

 

17/04/2024 - 13:38

Il presidente dell’Integruppo parlamentare Amici dei Motori: automotive resta settore strategico, rafforzare insediamenti e produzioni in Italia

“L'Italia dei motori è patrimonio indiscusso del Made in Italy, conosciuto e apprezzato nel mondo. L’edizione 2024 di Italian Motor Week ne rappresenta una vetrina di assoluto rilievo”.

Lo dichiara Stefano Vaccari (Pd), presidente dell’Intergruppo parlamentare Amici dei Motori, al quale aderiscono cinquanta deputati e senatori di quasi tutti i gruppi politici.

“Il comparto automotive - aggiunge - deve essere guida nella attuale fase di transizione, puntando su innovazione e ricerca anche nel settore della componentistica, per non farsi trovare impreparato nella complessità del mercato globale. Nel fare questo c’è la necessità di rafforzare insediamenti e produzioni in Italia, salvaguardando l'occupazione. Italian Motor Week24 allarga e valorizza ancor più la prospettiva di questo settore strategico, grazie al ricchissimo calendario di eventi culturali, sportivi, di educazione stradale, ricreativi ed enogastronomici messi in campo dalla rete Anci Città dei Motori: è una grande opportunità - conclude - per valorizzare il turismo legato al ‘Made in Italy’ dei motori, e quindi tutti gli altri percorsi dei nostri Comuni e territori. I primi giorni di IMW24 confermano il grande successo di pubblico, e fanno ben sperare che il risultato dello scorso anno sarà superato”.

Italian Motor Week 24 è iniziata sabato 13 aprile e andrà avanti sino a domenica 21 aprile. Tutti i calendari, per Comune e per data, sono disponibili su www.cittamotori.it e su www.italianmotorweek.it.

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