• 14/04/2016

"E' urgente garantire in Italia la piena applicazione della legge 194 e delle recenti modifiche per la lotta agli aborti clandestini, la contraccezione sicura, l'accesso alla metodica farmacologica, il rafforzamento delle politiche di educazione e informazione, l’ampliamento della rete dei consultori, al fine di prevenire la scelta dolorosa dell'aborto, ma anche di permettere alle donne che compiono questa scelta la facoltà di abortire legalmente e in condizioni di sicurezza". Lo dichiara, in una nota, la deputata Pd e responsabile nazionale del partito per l'infanzia e l'adolescenza, Vanna Iori, che ha sottoscritto un'interpellanza urgente, a prima firma Giuditta Pini, rivolta alla ministra della Salute, Beatrice Lorenzin.

"I rilievi giunti dal Comitato europeo dei diritti sociali del Consiglio d'Europa sono preoccupanti, poichè riferiscono che in alcuni casi, considerata l’urgenza delle procedure richieste, le donne
che vogliono un aborto possono essere forzate ad andare in altre strutture, diverse da quelle pubbliche, in Italia o all’estero, o a mettere fine alla loro gravidanza senza il sostegno o il controllo
delle competenti autorità sanitarie, oppure possono essere dissuase dall’accedere ai servizi di aborto", aggiunge la deputata del Pd. "I dati sull’obiezione di coscienza in Italia confermano i rischi
denunciati dal Consiglio d’Europa, poichè la media nazionale di obiettori è circa il 70% del personale, con alcune situazioni specie nel Meridione dove la percentuale sale quasi al 100%. Queste situazioni possono comportare rischi notevoli per la salute delle donne e farle rifluire di fatto nell'aborto clandestino", conclude Iori.