• 30/01/2019

“La maggioranza Lega-M5s in commissione Ambiente alla Camera ha votato un testo base della legge sulla gestione pubblica dell’acqua che getterà nel caos un intero settore. Un comparto che avrebbe invece bisogno di stabilità e investimenti per garantire un servizio di qualità ai cittadini. Senza nessun dibattito di merito e nel silenzio assoluto e imbarazzante della Lega, oggi in Commissione si è finalmente chiarita la posizione di maggioranza e governo. Si tratta di una proposta di legge con un approccio tutto ideologico, che non tiene minimamente conto delle critiche e delle preoccupazioni raccolte in quasi tre mesi di audizioni dalla stragrande maggioranza dei soggetti che operano nel settore, dagli amministratori locali, dai sindacati, dalle stesse società pubbliche di gestione del servizio idrico”.

Così la capogruppo Dem in commissione Ambiente alla Camera, Chiara Braga.

“Dietro la retorica della gestione pubblica e con lo stravolgimento dello stesso contenuto del Referendum del 2011 - aggiunge la deputata Dem - si rischia di affossare un settore che al contrario ha un grande bisogno di stabilità e certezze. M5s vuole sventolare la bandierina dell’acqua pubblica in vista delle elezioni di maggio, nel tentativo di rifarsi una ‘verginità ambientale’ dopo aver votato il condono edilizio per Ischia e essersi rimangiati le promesse sulle trivelle. La Lega, pur di accontentare il suo alleato di governo, è pronta a sacrificare le buone gestioni dell’acqua pubblica anche nei comuni e nelle regioni che amministra. Di certo oggi in commissione Ambiente - conclude Chiara Braga - si è capito perfettamente che della qualità di un servizio così importante per i cittadini, come quello idrico, a questa maggioranza non interessa niente”.