• 15/01/2015

“La decisione di Atlantia di cedere una quota di minoranza di Aeroporti di Roma, per poi investire in altre parti del mondo, non è un segno di smobilitazione ma di dinamismo: senza perdere il controllo di una società molto importante, l’ingegno e il know how italiano potranno dimostrare ancora una volta di essere competitivi sul mercato internazionale. Potrebbe essere una grande opportunità anche per gli scali romani, Fiumicino in testa, se i nuovi spazi saranno occupati da soggetti non interessati solo al lato finanziario dell’operazione, ma anche a produrre nuovi investimenti”. Lo dichiara Michele Meta, deputato Pd e Presidente della Commissione Trasporti della Camera.

“L’internazionalizzazione del sistema aeroportuale –prosegue il deputato democratico – è una tendenza positiva, che va ad inserirsi in un panorama ancora troppo fermo: da anni, ormai, abbiamo infatti l’esigenza non più prorogabile di ammodernare gli scali italiani, senza scalfire la sicurezza e la tutela dei livelli occupazionali, per essere competitivi in un settore in cui la concorrenza è molto alta. Da qui passa tutto il futuro del trasporto aereo nel nostro Paese, che ne ha bisogno non solo per migliorare le comunicazioni internazionali ma anche per garantire la continuità territoriale”.

“Nonostante il perdurare della crisi mondiale del settore dei trasporti – conclude Meta – i segnali positivi dell’ultimo anno lasciano sperare in un’inversione di tendenza: la vertenza Alitalia dimostra come l’Italia sia tornata appetibile agli investitori internazionali, riuscendo ad attrarre capitali dall’estero. E il merito è anche, e soprattutto, di una maggioranza di governo che è tornata ad occuparsi di politica industriale”.