• 02/07/2015

“Chi ha redatto il Piano nazionale aeroporti non conosce Verona e nulla sa di quanto sta accadendo. E’ poi clamoroso che nel Piano nazionale aeroporti manchi un riferimento all'aeroporto di Montichiari nel sistema Nord-est e venga citato come aeroporto bresciano nel sistema Nord-ovest adatto a trasporti postali”. Così il deputato del Partito Democratico Vincenzo D’Arienzo, commenta il Piano nazionale aeroporti, presentato in Commissione Trasporti alla Camera.

“Come tutto il mondo sa, invece – prosegue D’Arienzo - poiché il D'Annunzio è di proprietà del Catullo ed è l'unico dove si può allungare la pista ed è prevista una fermata Tav - e, quindi, ha ampi margini di crescita, anche solo cargo - va posto a beneficio del sistema aeroportuale Nord-est”.

“Nel Piano – continua il deputato democratico - vi sono opere infrastrutturali date come imminenti: la Ti.Bre. e il casello autostradale dedicato all'aeroporto. Invece quel percorso, sia autostradale sia ferroviario, è fermo e non finanziato. Anzi, posso dire che e' stato dimenticato e non sarà realizzato entro il 2016 come dice il Piano”.

“Sul casello – aggiunge D’Arienzo - possibile che l'Enac non sappia che è stato cancellato? Al contrario, è finanziato il tratto Tav Bs/Pd e il tunnel del Brennero, ovvero i due percorsi TEN1 e TEN6 che arrivano in città. Inoltre, le ferrovie hanno in progetto lo spostamento del binario sul collegamento Verona/Mantova per portare il treno vicino all'aeroporto. Sarebbe, di fatto, una metropolitana di superficie. Nel Piano nessuna valutazione su queste due importanti infrastrutture. Gli stessi progetti di ampliamento nell'ara della ‘Margherita nord’ e del prolungamento della pista del Catullo, citati nel Piano come il futuro dell'Aeroporto, non ci saranno per le mutate previsioni dell'attuale proprietà dello scalo”.

“Sbagliando le premesse, si sbagliano le conclusioni. Un Piano lacunoso che Verona non merita. Va riscritto”, conclude Vincenzo D’Arienzo.