• 02/10/2014

“Il declassamento dell’aeroporto di Foggia è una scelta priva di senso del Ministero delle Infrastrutture, che penalizza una struttura su cui il sistema territoriale ha investito e sta investendo risorse finanziarie ingenti per valorizzarne la sua funzione strategica al servizio di un’area vasta che comprende ampie porzioni di Puglia, Molise, Campania e Basilicata”. Lo affermano i deputati Michele Bordo, presidente della Commissione Politiche UE della Camera, e Colomba Mongiello, componente della Commissione Agricoltura di Montecitorio, commentando l’esclusione del ‘Gino Lisa’ dagli scali di interesse nazionale individuati dal Piano elaborato dal Ministero dei Trasporti.

“Questa qualifica è stata attribuita a 3 dei 4 aeroporti pugliesi gestiti da Aeroporti di Puglia – continuano Bordo e Mongiello – escludendo quello che ha le maggiori opportunità di sviluppo in ragione del flusso turistico in entrata ed uscita garantito dalla vicinanza del Gargano e del traffico di merci agricole e agroalimentari, come indicato nei documenti di programmazione strategica della Regione da almeno un decennio a questa parte.

D'altronde, il declassamento è solo l’ultimo atto di una sequela di incidenti, inciampi, ritardi, difficoltà che hanno interessato l’aeroporto foggiano e che sono attribuibili ad inefficienze territoriali e ministeriali singolarmente coincidenti.

Il Piano aeroportuale del Ministero dei Trasporti rischia di mettere la pietra tombale sul ‘Gino Lisa’. Per questa ragione – concludono Bordo e Mongiello - abbiamo chiesto un incontro urgente al ministro Lupi per esporre le ragioni della Capitanata ed ottenere la modifica del piano medesimo”.