• 13/06/2016

“Rafforzare il sistema dei controlli ambientali per un’Italia più  trasparente, pulita ed efficiente. La Camera voterà in questi giorni la  riforma delle Agenzie ambientali, un riordino delle strutture di monitoraggio per potenziare e rendere uniformi nel Paese le verifiche sullo stato dell’aria, delle acque, del territorio, dando finalmente vita ad un sistema nazionale integrato ed omogeneo che sia in grado di tutelare cittadini e ambiente, dare certezza a italiani e imprese e favorire un’economia più avanzata, innovativa e pulita.  Il testo mira a realizzare un sistema di monitoraggio in campo ambientale autorevole, indipendente e autonomo per ridare fiducia agli italiani. E introduce una semplificazione necessaria che non è deregulation, ma efficacia dei controlli.

Questa riforma avrebbe potuto essere approvata molto tempo fa e rappresenta un ‘caso scuola’ delle distorsioni del bicameralismo perfetto: era stata approvata all’unanimità dalla Camera oltre due anni fa e lo scorso mese ha avuto il via libera del Senato, che l’ha modificata quindi è tornata a Montecitorio. Mi auguro che anche in quest’ultimo passaggio si possa varare la legge all’unanimità. Il testo nasce da una mia proposta di legge, unificata con quelle analoghe dei colleghi Bratti e De Rosa. Insieme alla legge sugli ecoreati questa riforma, di cui è relatore il collega Zaratti, rafforza le politiche ambientali del Paese intervenendo sul fronte della prevenzione dopo che il Parlamento ha rafforzato gli strumenti giuridici per contrastare e perseguire le illegalità in campo ambientale. Un passo avanti per un’Italia che guarda al futuro”. Lo afferma Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, durante la discussione generale in Aula alla Camera della riforma delle agenzie ambientali di cui è primo firmatario insieme agli On. Bratti e De Rosa.