• 25/03/2015

Inopportune però le dichiarazioni di Zanetti 

"La risposta che il sottosegretario Zanetti ha dato al question time del PD sulla vicenda delle posizioni dirigenziali nelle Agenzie fiscali in seguito ad una recente sentenza dell'Alta Corte è positiva per la gestione dell'emergenza, ma ancora inadeguata sotto il profilo delle scelte di fondo sull'architettura di queste fondamentali strutture dello Stato." Lo dichiara Marco Causi, capogruppo PD in Commissione Finanze a Montecitorio.

"In materia di organizzazione delle Agenzie fiscali l'impressione è che il Governo non riesca a elaborare un indirizzo che - accanto alle importanti novità normative che si stanno introducendo in questa fase, e la cui attuazione ha bisogno estremo di corpi tecnici pienamente funzionanti - intervenga a dare stabilità, certezza e innovazione agli uffici dell'amministrazione finanziaria."

"Sono poi molto criticabili - continua Causi - alcune dichiarazioni rilasciate da Zanetti, che descrive le Agenzie come un bastione del comunismo reale in mano alla Cgil e ne ricatta il top management con lo spettro del danno erariale. Queste dichiarazioni, se non fossero inopportune, meriterebbero di essere seppellite da una fragorosa risata: è forse il soviet supremo del sindacato ad avere, negli anni del berlusconismo, varato i condoni e gli scudi fiscali? Sono forse i colbacchi dei dirigenti delle Agenzie fiscali ad avere bloccato nel corso degli anni i concorsi alla dirigenza, oppure il fatto che i Governi non hanno dato luogo agli atti necessari per fare entrare in vigore la riforma Brunetta?. Inviterei Zanetti ad auto-contenersi - conclude Causi - e a partecipare invece in modo costruttivo ad una riflessione ormai urgentissima sul futuro delle Agenzie fiscali. In questa direzione ci siamo oggi impegnati come gruppo PD della Commissione Finanze di Montecitorio, con il varo in tempi strettissimi di un programma di audizioni."