• 11/09/2014

“Il governo s’impegna a rilanciare la coltivazione del pioppo, promuovendo un efficace confronto con le regioni e l’Autorità del bacino del fiume Po e l’istituzione di un apposito tavolo di lavoro, al quale partecipino anche i rappresentanti delle categorie interessate. Assumerà anche assumere iniziative immediate affinché si aumenti l'estensione delle aree interessate da arboricoltura da legno coltivate a pioppo, in modo da consentire alla filiera di essere autosufficiente riguardo le esigenze di materia prima al livello attuale di produttività dell'industria nazionale del legno-arredo”. Lo rende noto il capogruppo Pd in Commissione Agricoltura Nicodemo Oliverio, commentando l’approvazione all’unanimità, da parte della stessa commissione, di una risoluzione, di cui Nicodemo è primo firmatario, per rilanciare la coltivazione del pioppo.

“La Commissione – spiega Oliverio - è consapevole dell’importanza del pioppo per la sua contemporanea valenza economica, produttiva e ambientale e ritiene che la pioppicoltura rappresenti per l'Italia la più significativa fonte interna di legname per l'industria, pur occupando una superficie minima rispetto a quella delle foreste. Per un Paese che importa più dei 3/4 del legno che consuma, ma che proprio nell'industria della trasformazione del legno in pannelli, mobili ed arredamenti ha uno dei suoi punti di forza nel mercato mondiale, la produzione di legno di pioppo assume un'importanza strategica.

“Negli ultimi anni – continua Oliverio - il problema della mancanza della materia prima disponibile, sta portando alcune aziende del settore a delocalizzare la produzione all'estero, dove la pioppicoltura viene maggiormente valorizzata, con la conseguente perdita di posti di lavoro in Italia sia nelle fasi della coltivazione che in quelle della trasformazione (la filiera legno-arredamento occupa circa 400.000 dipendenti a livello nazionale, pari all'8 per cento dei dipendenti del settore manifatturiero, ed interessa 75.000 imprese, pari a circa il 15 per cento sul totale nazionale)”.

“La Commissione Agricoltura ha chiesto al governo di incentivare la coltivazione del pioppo tradizionale nelle aree golenali e demaniali dello Stato, valorizzandone il contributo per la buona gestione delle aree stesse e il mantenimento della stabilità, della fertilità e della depurazione dei suoli e delle acque, nonché il deflusso regolare delle acque in caso di piena dei fiumi”, conclude il capogruppo Pd.