• 17/10/2016

“Dopo l'eliminazione di Imu e Irap e il successo in UE con l'etichettatura di latte e  prodotti lattiero-caseari, ora un'altra manovra finanziaria che riconosce all’agricoltura il suo ruolo strategico nella nostra economia. Passo dopo passo l'agricoltura arriva a tasse zero: viene eliminata l'Irpef agricola, introdotta una misura che prevede la decontribuzione totale dei giovani under quaranta e azzerato il costo delle garanzie che rilascia l'Ismea per gli agricoltori che fanno investimenti.

Non è un mero intervento agevolativo, è un riconoscimento a un settore che utilizza la terra come bene strumentale di impresa e rappresenta anche un argine contro il dissesto idrogeologico e presidio fondamentale del territorio. L’agricoltura e l’ambiente assumono una declinazione unitaria: i 7 miliardi stanziati in 3 anni per il dissesto idrogeologico interesseranno anche le imprese agricole nel momento in cui saranno chiamate a fornire i necessari servizi all'ecosistema. Vengono, inoltre, stanziati altri 10 milioni, da aggiungere agli altri 20 previsti dal decreto Enti locali di luglio scorso, perché la filiera cerealicola continui nel ruolo fondamentale per la produzione italiana della pasta.

Il Governo conferma un’ agricoltura uscita dalla marginalità cui era relegata dai governi di centro-destra: oggi il sistema produttivo si è riorganizzato coniugando modernità e tradizione. I risultati economici positivi degli ultimi due anni mostrano che la strada presa è giusta. L'Italia sarà sempre più identificata per le caratteristiche della sua agricoltura, i risultati raggiunti e che raggiungerà saranno da traino all’ economia. Lo avevamo detto da tempo. E le scelte del Governo, in particolare di Renzi e di Martina, degli ultimi due anni lo hanno confermato.