• 30/09/2015

Il comparto bieticolo-saccarifero nazionale sta attraversando grandi difficoltà. Nonostante la scelta del Mipaaf e del governo di destinare 17 mln di aiuto accoppiato allo zucchero, la crisi è profonda e mette in affanno le circa 10.000 aziende agricole e 4 impianti di trasformazione, con quasi 2.000 addetti, che compongono il settore e che insieme producono un terzo del consumo nazionale.

La causa risiede nel bassissimo prezzo internazionale del prodotto finito, non in grado di coprire i costi della filiera nazionale dello zucchero e nella fine del regime delle quote, ma anche la mancata erogazione del saldo degli aiuti nazionali relativi alle campagne bieticolo-saccarifere del 2009 e del 2010.

Con l’obiettivo di richiamare il governo ai propri impegni insieme ad altri 18 parlamentari fra cui il presidente della Commissione Agricoltura Luca Sani, i capigruppo Pd in Commissione Agricoltura della Camera Nicodemo Oliverio e del Senato Maria Teresa Bertuzzi, nonché la responsabile nazionale Pd Agricoltura Sabrina Capozzolo, ho inviato ai ministri Martina e Padoan una lettera in cui si ripercorre la vicenda delle quote non erogate.

“Come certamente ricorderete – si legge nella lettera - tali contributi sono stati approvati ai sensi dei Reg. CE n. 318 e 319/2006 che avevano disegnato un articolato quadro di interventi per il settore prevedendo l'erogazione di aiuti per il quinquennio 2006/2010 sia comunitari puntualmente erogati, sia nazionali versati per il triennio 2006, 2007, 2008, ma solo parzialmente per la campagna 2009 e per nulla per la campagna 2010. Il Comitato interministeriale di cui alla L. 81/2006 (da ultimo nella seduta del 5 febbraio 2015), il Parlamento ed il MIPAAF, in diverse occasioni, hanno formalmente confermato tale impegno; restano però ancora da stanziare circa 46 milioni di Euro. La mancata erogazione di tali somme, iscritte a credito nei bilanci dei corrispondenti anni dalle imprese del settore, rischia di aggravare in modo irreparabile le difficoltà nelle quali si trova il comparto”.

“Confidiamo sul vostro impegno – conclude la lettera - per arrivare all’effettivo stanziamento dell’intero importo con una prossima delibera Cipe, ma riteniamo importante che già nella prossima Legge di stabilità vi sia lo stanziamento di una quota della somma in questione per dare agli operatori una tempestiva, se pur parziale, risposta”. Lo afferma il deputato del Pd Giuseppe Romanini , componente della commissione Agricoltura della Camera.