• 17/10/2014

“Occorre modificare il programma di sviluppo rurale nella misura relativa al sostegno agli investimenti per la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli”. Lo dichiara Laura Venittelli, deputata del Partito Democratico, che ha rivolto un’interrogazione al ministero delle Politiche agricole, evidenziando l’anomalia procedurale che inibisce alle imprese di una certa rilevanza di inserirsi in questo programma, diniego che rischia di ripercuotersi anche sulla catena dei fornitori locali.

“L’attuale formulazione del bando regionale per il Molise – spiega Venittelli – esclude, infatti, la possibilità di accesso per imprese di trasformazione di dimensioni superiori al target delle cosiddette Pmi, arginando negativamente le chance di sviluppo economico e occupazionale, specie per un comprensorio territoriale a forte vocazione ortofrutticola come il Basso Molise”.

“Un simile restringimento dei criteri – continua Venittelli – non ha ragion d’essere, poiché l’Unione europea non indica paletti e prerogative esclusive per le Pmi. Sarebbe opportuno inoltre operare una congrua valutazione dell’esistente sul territorio prima di redigere e pubblicare bandi che possano risultare non collegati rispetto alle potenzialità del comparto primario”.

“L’auspicio è che si possa tornare ad aprire questa opportunità, in modo da sfruttare al massimo l’occasione fornita dal finanziamento comunitario all’agricoltura del Molise. Ne beneficerebbero innanzitutto le maestranze e i coltivatori conferenti, oltre che le stesse aziende”, conclude la deputata democratica.