• 13/11/2014

"Il sì al ddl sulla Green Economy è una vittoria soprattutto per il nostro paese che nella drammaticità dei disastri ambientali di questi ultimi tempi, reclama, nella disperazione di molti, una sostanziale inversione di marcia nella gestione dell’ambiente. Con questo ddl si è messo ordine a un settore abusato, da sempre schiacciato tra politiche incoerenti, illegalità e corruzione, considerato più un fastidioso vincolo che una risorsa. Da oggi l’ambiente è divento perno dello sviluppo futuro dell’Italia.

Il ddl, insieme alla riforma delle agenzie ambientali e all’introduzione dei reati ambientali nel codice penale, rappresenta un pacchetto di riforme necessarie indispensabili per ricostruire il nostro territorio e un’economia sostenibile. Se, infatti, da un lato è necessario procedere, come ci chiede il Governo, a semplificare i percorsi amministrativi per il sistema imprenditoriale, dall'altro è fondamentale attraverso questi tre atti legislativi, costruire il quadro all'interno del quale possano svilupparsi e proliferare le imprese di qualità, che fanno del rispetto dell'ambiente e dell'innovazione i loro punti di forza. Con leggi efficaci dobbiamo mettere definitivamente al margine quell'imprenditoria malsana, protagonista principale dei fenomeni corruttivi che, dal 2006 al 2012, hanno prodotto una perdita di oltre 16 miliardi di euro di investimenti nel nostro Paese.

Tra le numerose misure significative ricordiamo quella sulla gestione dei rifiuti: i Comuni sono l'elemento chiave nel settore e noi abbiamo pensato di sostenere e premiare quelli virtuosi che hanno già raggiunto e superato il limite del 65 per cento fissato da norme già varate da anni. Gli obiettivi di raccolta differenziata sono stati determinati nel 2010: servono incentivi per il loro raggiungimento.

Il ddl è una prima proposta organica e concreta che va in una nuova direzione e coglie molti indirizzi politici contenuti nelle recenti comunicazioni al Parlamento europeo da parte della Commissione europea, quali, per citare le più significative, «Un'Europa efficiente nell'impiego delle risorse» e «Verso un'economia circolare: programma per un'Europa a zero rifiuti”.

Lo hanno dichiarato i deputati Pd della commissione Ambiente, Enrico Borghi, capogruppo, e Alessandro Bratti, relatori ddl Green Economy.