• 10/05/2016

“Il seminario promosso oggi dal ministero dell’Ambiente, alla presenza tra gli altri del ministro Galletti, del vice-ministro degli Esteri Mario Giro e del Direttore generale Francesco La Camera, è un’iniziativa molto utile e che va nella direzione giusta. E' un'occasione importante per presentare agli operatori attivi nel settore dell’energia e dell’efficienza energetica un ampio quadro di opportunità di cooperazione e di investimento nel Continente africano grazie alla collaborazione avviata dall'Italia con l’African Development Bank Group e con l’International Finance Corporation (IFC - Gruppo Banca Mondiale). Anche alla luce dei recenti accordi sul clima presi alla COP21 di Parigi e sottoscritti il 22 aprile dal Presidente Matteo Renzi all'ONU, a New York. Investire seriamente nella cooperazione in ambito ambientale, in special modo sul diritto all'acqua universale, sull'efficienza energetica, sull'agricoltura responsabile, sulla lotta all'inquinamento è  fondamentale per affrontare lo sviluppo di paesi sempre più vicini e strategici per l’Italia e serve inoltre a fronteggiare l'emergenza migranti. Infatti, davanti  all'impatto di calamità naturali legate agli effetti di un clima sempre più imprevedibile non è sempre possibile adattarsi e perciò spesso milioni di donne, uomini e bambini sono costretti a fuggire. I migranti ambientali, secondo le Nazioni Unite, entro il 2050 costituiranno circa 200 milioni di rifugiati e nel 2060, nella sola Africa, ci saranno circa 50 milioni di profughi climatici. Proprio su questi temi ho deciso, assieme alla collega Lia Quartapelle Procopio, capogruppo Pd in commissione Esteri di Montecitorio, di presentare una risoluzione presso le commissioni riunite Ambiente ed Esteri". Lo afferma Chiara Braga, deputata e responsabile Ambiente del Partito Democratico, commentando il seminario "Accordo di Parigi: attività di cooperazione e opportunità per l’Italia in Africa” in corso oggi al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.