• 05/06/2015

"Alla luce delle indiscrezioni sul «deposito nazionale unico» delle scorie radioattive apparse sul sito http://radioactivewastemanagement.org/ e riprese dalla Gazzetta del Mezzogiorno, secondo le quali, contrariamente a ciò che sino ad oggi hanno sempre dichiarato i vertici di Sogin, i depositi sarebbero due (un deposito «geologico» per lo stoccaggio delle sostanze ad altissima radiotossicità che sarebbe scavato a grande profondità ed un altro di superfice destinato ad ospitare materiale a bassa radiotossicità), chiediamo al Ministero dello Sviluppo economico se tale indiscrezione corrisponda al vero e in caso affermativo come mai non ne sia stata data comunicazione ufficiale". Lo dichiarano i deputati del Pd, Dario Ginefra e Ludovico Vico.

"Sarebbe opportuno sapere quale percorso si intenda compiere per coinvolgere le regioni potenzialmente interessate ad ospitare i depositi - concludono Ginefra e Vico - e quali misure di sicurezza per la salute delle comunità locali vogliano adottare, anche alla luce di quanto giá occorso in queste ore nello stabilimento di Rotondella (Matera). Infine chiediamo che vengano chiarite le procedure e forme di vigilanza al fine della sicurezza nazionale".