• 22/07/2014

Il recupero dei centri storici del nostro paese attraverso l’Incentivazione dell’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili. Lo propone la deputata Pd Maria Iacono nella sua proposta di legge presentata a Montecitorio.

Spiega Iacono: “L’ obbiettivo è di incentivare l’installazione, sui tetti degli immobili pubblici e privati all’interno dei centri storici italiani, di impianti fotovoltaici integrati, ovvero del tipo a ‘tegola fotovoltaica’, quindi perfettamente legati al tessuto urbanistico ed architettonico dei luoghi, finalizzati a divenire ‘capacità reddituale’ dei soggetti proprietari degli immobili interessati, ovvero di ottenere una linea di credito finalizzato esclusivamente alla ristrutturazione ed alla messa in sicurezza dell’immobile su cui insiste l’impianto in parola”.

“La tutela del territorio e dei centri storici – prosegue la deputata Pd - sono tra i proponimenti principali che il Parlamento ha il dovere di perseguire, oltre alla tutela delle ricchezze artistiche e culturali. Il nostro patrimonio architettonico e culturale è deposito di storia, cultura e tradizione ma anche straordinario volano di una economia sempre più globalizzata e legata a dinamiche di mercato internazionali, dove le innovazioni tecnologiche permettono straordinarie possibilità di sviluppo. E’ necessario individuare nei centri storici delle città il vero patrimonio culturale ed architettonico. Sono contenitori della ricchezza artistica e culturale del paese e ciò è ancor più vero in quelle città, spesso nel meridione, che soffrono l’abbandono dei propri centri storici, e che sono per la propria storia ricche di interesse urbanistico e culturale. Per esempio, il centro storico di Agrigento e di molte realtà della sua Provincia”. “Come è noto – conclude - l’istallazione di tali impianti fotovoltaici è una possibilità concreta di sviluppo tecnologico e rispetto per l’ambiente. Questo deve tradursi anche in possibilità economica e valore aggiunto per i centri storici, per concorrere al superamento dell’attuale momento di depressione economica”.