• 04/12/2014

La norma transitoria che impone l’applicazione della VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) a tutti i progetti per ogni singolo caso è stata necessaria per adeguare la legislazione italiana alla europea, a seguito delle procedure di infrazioni contestate dalla Ue al nostro Paese. Tuttavia, amministrazioni e privati hanno a disposizione la Guida della Commissione europea che fornisce indirizzi operativi e facilita la valutazione delle opere e dà l’opportunità di decidere, nella legittimità, di non sottoporre alla Via progetti con scarso o nessun impatto sull’ambiente. È questo il contenuto della risposta del ministro Galletti all’interrogazione della deputata Pd  Raffaella Mariani (commissione Ambiente), dello  scorso settembre, seguita alla richiesta di molti soggetti istituzionali (Province e Regioni) e produttivi di avere chiarimenti sull’applicazione della procedura di Via ai progetti varati dalle pubbliche amministrazioni e dalle realtà private. “Il ministro – ha dichiarato Mariani - ha inoltre rassicurato che a breve sarà emanato il decreto per fissare i nuovi criteri d’esenzione. Attualmente, però,  per i progetti dove sussista il dubbio di un reale impatto ambientale sarà sufficiente un esame preliminare, con questionari o checklist e sul risultato si potrà decidere di sottoporre o meno i progetti alla Via. Sarà così possibile evitare il paventato abbandono di progetti da parte di quegli  imprenditori scoraggiati dal rischio di  doversi sottoporre a lunghe e onerose procedure ambientali per qualsiasi iniziativa. E si darà così nuovo respiro a chi vuole mandare avanti la nostra economia e aiutare il paese ad uscire dalla crisi”.