• 17/05/2019

Dopo un anno nessuna risposta su bonifica Ca’ Filissine

“Ancora una volta nessuna risposta dal governo per spiegare le ragioni dei ritardi per apporre una firma all'accordo di programma per la bonifica della discarica di Ca’ Filissine. Dopo un anno le cause si trovano o nell’incapacità o nel dolo”

Lo dichiarano i parlamentari veneti Diego Zardini e Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico, che questa mattina hanno interpellato il ministro dell’Ambiente 

“Sono anni che vi sono i finanziamenti, nonostante le falsità dette dai detrattori oggi in maggioranza. Nella scorsa legislatura, - spiegano i deputati Dem  - grazie al lavoro dei governi a guida PD, sono state trovate le risorse necessarie a presentare un progetto di bonifica a rifiuti zero, con uno stanziamento di 65 milioni di euro, ed è stato avviato un tavolo tra comune, regione, Arpav e Ministero competente per giungere alla definizione di un accordo di programma per la bonifica e la salvaguardia della salute dei cittadini di Pescantina e dei comuni limitrofi della Valpolicella.

È da novembre dello scorso anno, cioè da 6 mesi, che - aggiungono - la regione Veneto ha inviato, per la firma, al Ministero dell'ambiente il testo dell'accordo di programma stilato con il comune e gli enti istituzionali interessati. Da allora si è persa ogni traccia, nonostante i successivi solleciti formali e informali”.

“Dopo che per anni il progetto è stato boicottato, neppure una firma è stata apposta. È evidente che il governo non ha a cuore la salute dei cittadini che da anni aspettano che il percolato venga rimosso e che non ci siano più rifiuti. Dopo un anno le cause possono essere solo l’insipienza dell’esecutivo o la malafede. Oggi scopriamo che, forse, questa firma non deve essere apposta prima del 26 maggio proprio per non far comprendere dove stava la verità. - concludono Rotta e Zardini - Con buona pace dell’ambiente e della salute di chi vive in quel territorio”.

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