• 02/07/2014

“La Commissione Ambiente della Camera ha chiesto e ottenuto oggi dal Governo di anticipare al 2018 l’eliminazione dello zolfo dai combustibili marittimi usati nell’Adriatico e nello Ionio, rispetto al 2020 ipotizzato dalla Direttiva 33/2012 in via di recepimento. Si tratta di una decisione importante perché allinea con solo tre anni di ritardo questi Mari con quelli dei Caraibi, del Nord America e dell’Europa del Nord rispetto a quanto previsto in sede europea”. Lo dichiara Giovanna Sanna, deputata del Partito Democratico e relatrice del parere della Commissione Ambiente della Camera sul Decreto legislativo che fissa i limiti di tenore di zolfo nei combustibili marittimi usati nei mari italiani

“L’iniziativa italiana – precisa Sanna - però non basta. E’ necessario che tutti i Paesi che si affacciano su questi Mari (Slovenia, Croazia, Bosnia, Montenegro e Albania, ma anche la Grecia, per l’importanza della sua marineria) adottino gli stessi limiti negli stessi tempi. Questo si può ottenere in ambito ONU e perciò la Commissione ha invitato il Governo ad avviare una forte azione di politica internazionale che, dopo i Paesi adriatici e ionici, arrivi a coinvolgere tutti i Paesi del Mediterraneo nell’eliminazione dello zolfo entro il 2020”.

“L’altra grande sfida è disporre entro le nuove scadenze dei combustibili alternativi agli attuali ATZ (alto tenore di zolfo) come il gasolio 0,1 - già utilizzato nella pesca e nei porti, il GNL (gas naturale liquefatto) e le tecnologie di abbattimento delle emissioni dei camini senza aumenti di costo per le compagnie e i passeggeri. Una sfida che si può vincere anche nel Mediterraneo con l’impegno convinto e fattivo dello Stato, degli armatori e delle imprese energetiche”, ha concluso Giovanna Sanna.