“Evitare la procedura di infrazione a causa delle esercitazioni militari in zone protette”. Lo chiede la deputata Pd Liliana Ventricelli in un’interrogazione ai ministri Difesa e Ambiente a seguito della procedura di indagine della commissione europea sul rispetto della normativa Habitat, successivamente al fascicolo aperto da La Direzione generale “Ambiente” per verificare l’eventuale violazione dell’art. 6 direttiva Habitat sulla tutela dei siti di interesse comunitario (Sic) e zone di protezione speciale (Zps).
“Nonostante il recepimento di tale direttiva – spiega Ventricelli - continuano a esservi in queste aree numerose servitù militari dove si svolgono esercitazioni militari, in particolare in Puglia, Emilia Romagna, Abruzzo, Sardegna, Sicilia, Friuli Venezia Giulia. A inizio legislatura, su questo tema, mi sono confrontata con Governo, commissione Difesa e Parco dell'Alta Murgia giungendo a una riduzione significativa delle esercitazioni. Ora, finalmente, interviene anche l'Europa e in caso di condanna da parte della Corte europea di giustizia, l’Italia dovrebbe pagare una sanzione minima di poco meno di 10 milioni di euro oltre a una penalità tra i 22mila e i 700mila euro per ogni giorno di ritardo”.
“Si tratta – sottolinea - di una violazione grave di tutte le norme internazionali, nazionali e regionali di tutela non solo ambientali e naturalistiche. L’urgenza dell'intervento che si richiede si inquadra nella fattispecie penale di nuova introduzione. Chiedo dunque al Governo se ci sono indagini avviate sulla vicenda, se non intenda metterne a conoscenza il Presidente della Commissione europea, in relazione al mancato controllo e eventuali violazioni di disposizioni comunitarie. Inoltre, chiedo quali norme si metteranno in atto per evitare la procedura di infrazione e di sospendere o cessare le attività incompatibili e dannose per le aree protette”.