• 11/03/2015

Norma indegna di un paese civile come l’Italia

“Il ministro dell’Ambiente Galletti ha risposto alla mia interrogazione dello scorso 23 gennaio in cui chiedevo di rivedere la normativa che considera gli animali domestici come oggetti e quindi pignorabili, come chiesto dalla campagna #giulezampe. Una risposta positiva visto che si riconosce la necessità di superare l’attuale impostazione legislativa e cancellare la pignorabilità degli animali di affezione. Una norma indegna di un paese civile come l’Italia. Cani, gatti, pesci rossi e ogni sorta di animale domestico sono oggi considerati dal codice civile una ‘res’, ossia una cosa, e quindi pignorabili nei casi previsti dalla legge proprio come televisori, moto, automobili, divani. Un fatto incredibile e contro il buonsenso, che dimostra l’inadeguatezza delle nostre normative. Peraltro la questione interessa ben 25 milioni di italiani insieme ai loro ‘amici a quattro zampe’, non a caso la petizione #giulezampe che l’ha sollevata ha avuto un successo rapidissimo. Proprio per sollecitare l’adeguamento della nostra normativa al principio di civiltà già adottato da Austria e Germania secondo cui gli animali domestici non sono cose pignorabili, ma esseri viventi dotati di propri sentimenti da rispettare, lo scorso 23 gennaio avevo presentato l’interrogazione ai ministri dell'Economia e delle finanze, della Giustizia, dell'Ambiente e della Salute”. Così Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, commentando la risposta del ministro Galletti alla sua interrogazione contro la pignorabilità degli animali di affezione.