• 29/09/2014

“L’ultimo allarme per la vita di don Ciotti lanciato da varie procure ci inquieta. Ma ci sono cose precise e concrete che vanno fatte. Come avevamo già chiesto, ribadiamo con forza che la commissione Antimafia audisca al più presto il Ministro dell'Interno Alfano per capire quali dispositivi per la sicurezza di don Ciotti e di chi gli è più vicino siano stati presi; il sottosegretario con delega ai servizi segreti, Minniti, sugli eventuali collegamenti tra mafiosi ed altri ambienti; e il Procuratore nazionale antimafia, Roberti, per capire quali pezzi dell'organizzazione mafiosa si stiano muovendo. Inoltre, è ancora più urgente che vengano nominati i nuovi capi della Procura di Palermo e del DAP: ruoli nevralgici che non possono restare senza guida in questi frangenti.

Infine, il Parlamento approvi al più presto la riforma sui beni confiscati che è già incardinata in commissione Giustizia alla Camera. La rapida approvazione di questa riforma sarebbe il modo migliore per far capire a chiunque voglia la morte di don Ciotti che nessuno fermerà il cammino verso la sconfitta delle mafie e che l'aggressione ai patrimoni mafiosi e il loro utilizzo sociale è una convinzione condivisa da tutto il Parlamento”.

Lo dice Davide Mattiello, deputato del Pd componente della commissione bicamerale Antimafia