• 18/02/2015

“Ciò che sta avvenendo a Malpensa è assolutamente inammissibile e le autorità dovranno spiegare questo trattamento del tutto irragionevole e non degno di un Paese civile”. Così Alessandro Zan, deputato del Partito Democratico, commenta la notizia secondo cui la polizia di frontiera di Malpensa starebbe procedendo all’espulsione di un 26enne brasiliano, unitosi pochi giorni fa in matrimonio all’estero con un cittadino italiano di 24 anni, e respinto alla frontiera poiché l’unione matrimoniale non sarebbe trascritta nei registri di stato civile e dunque del tutto inesistente.

“Di fatto – spiega Zan – si stanno separando con la forza due persone che si amano e si sono unite in matrimonio e, come ha più volte affermato la giurisprudenza della Consulta e la stessa Cassazione, hanno il diritto inviolabile di vivere liberamente la propria condizione di coppia, senza limitazioni e discriminazioni da parte dei pubblici poteri”.

“Un fatto – prosegue il deputato democratico - per cui interpellerò il ministro dell’Interno e il ministro degli Esteri, affinché riferiscano al più presto in Parlamento sulla vicenda”.

“Del resto la totale assenza di una legge sulle unioni civili fa accadere anche questo: l’arbitraria violazione da parte dello Stato di diritti inviolabili come la libertà personale e il ricongiungimento familiare. Mi auguro che il giovane venga rilasciato al più presto, libero di soggiornare in Italia a fianco di suo marito”, conclude Alessandro Zan