• 09/10/2017

“In merito al tema delle autonomia territoriale, e della sua essenzialità con l’impianto costituzionale italiano, da troppi anni dentro un pendolo che sembra impazzito, la politica italiana e i suoi rappresentanti oscillano tra richieste esasperate di autonomia che sfocia in localismi e addirittura indipendentismi, cui fa da contrappunto un mai sopito ritorno centralista da parte di alcuni strati dirigenziali di Stato e delle Regioni che pensano di liquidare con un ritorno allo Stato giolittiano le difficoltà della modernizzazione italiana. Le tue parole in occasione della recente visita ad Aosta, che ripristinano peraltro il corretto equilibrio sancito all’articolo 5 della nostra Carta Costituzionale sul ruolo fondativo ed essenziale delle autonomie italiane, riportano finalmente il dibattito e soprattutto le impostazioni istituzionali su un essenziale presupposto: la valorizzazione delle autonomie territoriali italiane è il presupposto (e non l’ostacolo) per l’unitarietà nazionale italiana ed è lo strumento essenziale col quale un paese articolato e composito come l’Italia può offrire ad uno scenario europeo dilaniato da nazionalismi di ritorno o nostalgici e irrealistici ritorni alle piccole Patrie ottocentesche”.