• 09/10/2014

Il nuovo reato di autoriciclaggio che approderà in aula poggia “su condotte accuratamente determinate, che scongiurano i rischi di colpire impropriamente il cosiddetto ‘autoimpiego’, rischi agitati da chi in realtà non vuole proprio che nel nostro ordinamento si possa finalmente punire chi, avendo commesso un delitto, ne occulta o trasferisce il denaro o gli altri proventi in modo da ostacolare l’identificazione della loro origine illecita”. Donatella Ferranti commenta così il via libera da parte della commissione Finanze al ddl sul rientro di capitali, “un provvedimento strategico – sottolinea l’esponente del Pd – e coerente con le linee guida tracciate dall’Ocse”.

Ferranti, a proposito della norma sull’autoriciclaggio, parla di “testo equilibrato e puntuale, frutto della collaborazione tra i ministeri della Giustizia e dell’Economia e anche del contributo costruttivo della commissione Giustizia. Ciò che si vuole colpire con giusto rigore – spiega la presidente della commissione Giustizia della Camera – sono le condotte di occultamento e ostacolo concreto frapposte all’identificazione dei proventi illeciti, specificando per inverso che non sono punibili le condotte di mera utilizzazione o godimento personale attuate in forme agevolmente ricostruibili e trasparenti, che rappresentano soltanto la prosecuzione del delitto presupposto, peraltro già punito”.

In altri termini, “sono del tutto infondati e immotivati – insiste Ferranti – i timori palesati ad arte da alcuni esponenti di Forza Italia in quanto è certo che la norma, così come strutturata nell’emendamento governativo e approvata dalla commissione Finanze, non consente di punire a titolo di autoriciclaggio quanti ad esempio utilizzino i proventi di un reato di evasione Iva per pagare i dipendenti o acquistare macchinari”. L’auspicio è che “l’aula possa approvare in fretta il provvedimento, e che il reato di autoriciclaggio possa finalmente essere introdotto nel nostro ordinamento, come chiesto anche dalla convenzione di Strasburgo del 1999 che l’Italia ha ratificato due anni fa e si è impegnata ad attuare".