• 08/04/2015

“Le affermazioni rese oggi dall’Aiscat in merito all’articolo 5 dello Sblocca Italia, in materia di concessioni autostradali e originariamente sostenuto in maniera molto forte dall’associazione di categoria, segnano un passaggio importante.

Infatti, laddove essi rilevano che “l’Aiscat ritiene che le soluzioni previste dall’articolo 5 siano superate alla luce delle nuove norme contenute nella direttiva 23/2014 relativa alle concessioni”, riconoscono nei fatti la positività del lavoro emendativo fatto dal Pd in sede di conversione del decreto, che andava esattamente nel senso di attribuire alla normativa europea un ruolo essenziale. La direttiva, relativa a modalità di concessioni e appalti, va nel senso di attribuire attraverso gare e procedure ad evidenza pubblica tali strumenti, archiviando la prassi tutta italiana delle proroghe, dei rinvii e degli allungamenti contrattuali. In sede di confronto parlamentare sullo Sblocca Italia avevamo ottenuto la verifica di congruità da parte della Commissione Europea, e ora questa nuova posizione da parte dei concessionari comunicata al Parlamento rappresenta di fatto la fine di una stagione.

Occorre lavorare ora per l’apertura di una nuova fase nella quale si possa dare certezze di investimenti e di ammodernamento della rete infrastrutturale nazionale mediante il pieno e completo recepimento delle direttive europee, senza fronzoli, orpelli o inutili barocchismi”.

Lo dichiara in una nota l’on. Enrico Borghi, capogruppo del Partito Democratico in commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera a margine della audizione odierna dell’Aiscat di fronte alla VIII commissione nell’ambito dell’indagine conoscitiva in materia di concessioni autostradali.