• 02/03/2016

“Sulla questione delle concessioni demaniali marittime il Governo deve istituire con urgenza un tavolo con tutti i ministeri coinvolti per affrontare i temi più importanti che dovranno costituire la nuova proposta di legge da approvare entro il 30 settembre 2016, ultima data utile per non veder vanificata la sterilizzazione dei contenzioni amministrativi inserita nella Legge di Stabilità 2016 per le imprese balneari ‘pertinenziali’. Non possiamo attendere con inerzia il pronunciamento della Corte di Giustizia Europea ed è indispensabile anche un confronto istituzionale con la Conferenza delle Regioni, l’Anci e le associazioni di categoria per giungere in tempi rapidissimi alla presentazione di un proposta di legge di riordino della materia”.

Così la vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera, Silvia Fregolent, il deputato Dem della Commissione Attività produttive, Commercio e Turismo, Tiziano Arlotti, e la deputata DemResponsabile nazionale Cultura e Turismo, Lorenza Bonaccorsi, rilanciano l’esigenza di dare una risposta alle oltre 30mila piccole imprese, spesso familiari, che occupano 300mila dipendenti e che fanno del turismo balneare il primo segmento nel settore turistico (10% del Pil e 2,5 milioni di occupati).

Per Fregolent e Arlotti la nuova normativa dovrà certamente prevedere: “La distinzione dei canoni demaniali per impedire disparità di trattamenti, eliminando la valutazione dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare (Omi); l’individuazione di criteri di stima delle imprese accertati con perizie giurate; una specifica norma legislativa che chiarisca la definizione di ‘difficile e facile rimozione’; l’approvazione da parte dei comuni, prima di bandire le gare, degli strumenti di pianificazione urbanistica; la definizione della durata delle concessioni, non inferiore ai 10 anni e non superiore ai 30; e rigorosi criteri di valutazione delle offerte”.