• 30/04/2016

Più risorse, più automatismi, più attenzione al disagio sociale

"Il provvedimento del Governo per i rimborsi agli obbligazionisti che, in buona fede o senza adeguata informazione dei rischi, avevano investito i propri risparmi, rappresenta una risposta significativa alle attese di tanti cittadini, che - per responasbilitá di banchieri e bancari di cui avevano fiducia - avevano investito su titoli e obbligazioni senza avere la piena informazione circa gli altissimi rischi dell'investimento". Lo dichiara Walter Verini, capogruppo Pd in Commissione Giustizia alla Camera.
"Il Governo - continua - con il provvedimento di novembre aveva salvato dal fallimento i quattro istituti bancari, evitando gravissimi contraccolpi all'economia, a migliaia di piccole e medie imprese dell'Italia centrale. E lo ha fatto nel quadro delle rigidissime regole europee. Oggi, dopo mesi di serrato impegno a livello europeo e di difficili trattative, è stato possibile emanare un decreto che raccoglie molte delle aspettative di cittadini e associazioni, ed estende in maniera davvero importante meccanismi automatici per i ristori. In attesa del passaggio parlamentare per la conversione del decreto, si può dire che lo stesso va oltre e migliora i contenuti del provvedimento contenuto nella legge di Stabilità, aumenta le risorse che ricadranno sul fondo interbancario e che offre una risposta seria e concreta a migliaia di obbligazionisti, in particolare, a quelli che vivono in condizioni economiche e sociali più disagiate. Per tutti gli altri ci sarà la possibilità di ricorrere all'arbitrato e sarà nostro impegno fare in modo che questo avvenga nel più rapido tempo possibile".
"Ci sono insomma le condizioni perché il provvedimento approvato possa sortire effetti significativi e una grave ingiustizia subita possa essere riparata. E l'insieme  del provvedimento, con l'auspicato consolidamento del sistema delle quattro banche interessate, potrà offrire in prospettiva risposte anche agli azionisti che hanno subito le conseguenze delle regole europee", conclude.