• 23/02/2017

Approvata la legge che equipara i beni dell’Unesco a quelli materiali

“Siamo di fronte a un grandissimo risultato perché questa proposta di legge offre la stessa dignità ai beni immateriali e a quelli materiali. Mette, inoltre, il nostro Paese nelle condizioni di costruire una programmazione per la valorizzazione e salvaguardia del patrimonio riconosciuto dall’Unesco e inteso nel suo insieme. Un risultato che arriva a conclusione di un lungo iter. Grazie alla determinazione del ministro Franceschini, ma anche al lavoro della commissione Cultura della Camera con la relatrice Giulia Narduolo, la presidente Flavia Piccoli Nardelli e della commissione Cultura del Senato presieduta da Andrea Marcucci con relatrice Elena Ferrara. Il compimento della modifica alla legge 77 consente ora a Regioni, Province e Comuni di usufruire di uno strumento normativo utile a predisporre iniziative di valorizzazione e sostegno ai beni immateriali patrimonio dell’Unesco”.

Così i Deputati Dem, Alessandro Mazzoli, Massimiliano Manfredi, Giovanna Sanna e Demetrio Battaglia, commentano l’approvazione in via definitiva in Senato della legge che equipara beni materiali e immateriali patrimonio dell’Unesco. La proposta era stata presentata nell’ottobre del 2015 alla Camera dallo stesso Mazzoli insieme ai colleghi Manfredi (Nola), Sanna (Sassari) e Battaglia (Palmi), in rappresentanza della Rete delle macchine a spalla, che comprende la Macchina di Santa Rosa, i Gigli di Nola, i Candelieri di Sassari e la Varia di Palmi.
Il Governo ha già predisposto uno stanziamento aggiuntivo di 800mila euro che vanno ad aggiungersi agli originari 1.300.000 euro, previsti per la tutela del patrimonio materiale e d’ora in poi anche immateriale dell’Italia.
Sono sei sinora gli elementi insigniti del sigillo Unesco: la rete delle Macchina a Spalla in cui rientra la Macchina di Santa Rosa, l’Opera dei Pupi, il Canto a tenore dei pastori sardi, l’Arte del violino a Cremona, la Vite ad alberello di Pantelleria, la Dieta mediterranea.