• 15/10/2016

"Oggi il Consiglio dei ministri deciderà le linee-guida della legge di Bilancio che verrà discussa dal Parlamento. Sulle pensioni, per quanto riguarda le criticità ancora esistenti, occorre che il Governo si renda disponibile ad alcune correzioni: l'accesso all'APE agevolata, se manterrà la soglia dei 30 e 36 anni di contributi, selezionerà in modo inaccettabile la platea dei beneficiari".Lo dichiara Cesare Damiano, Presidente della Commissione lavoro alla Camera.
" Non può sfuggire - prosegue -  il fatto che chi svolge lavori gravosi, ad esempio i muratori o i facchini, spesso ha anche una discontinuità lavorativa che non gli consentirà di totalizzare il numero dei contributi richiesti. Come minimo si tratterebbe di contabilizzare, ai fini pensionistici, anche i periodi di disoccupazione e di NASPI e di eliminare la soglia dei 36 anni di contributi". 
"Per quanto riguarda il limite di 1.350 euro mensili di pensione, all'interno del quale si potrà fruire in modo totalmente gratuito dell'APE agevolata - spiega Damiano - noi pensiamo che si tratti di una soglia troppo bassa che va quindi innalzata. Inoltre, per ciò che concerne l'ottava salvaguardia degli esodati, se si vuole che sia quella definitiva, l'allungamento delle scadenze dovrà essere di 36 mesi per la mobilità e di 24 mesi per le altre platee. Le risorse nel Fondo esodati ci sono e non sarebbe ammissibile che fossero dirottate per altri obiettivi".
" Infine, lo stesso discorso vale per Opzione Donna. Aspettiamo di vedere il consuntivo dei risparmi che derivano dall'applicazione della normativa, che a nostro avviso saranno significativi, per utilizzarli al fine di prolungare la sperimentazione. Non accetteremo soluzioni al ribasso: come ha detto giustamente il ministro Poletti si tratta di risorse esclusivamente destinate per Opzione Donna. In caso contrario riprenderà la mobilitazione democratica per far applicare integralmente la legge", conclude.